Shadow ▪︎ 3

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Jin stava fissando la sua immagine riflessa nel grande specchio della sua camera da letto mentre allacciava con un perfetto nodo la cravatta intorno al colletto della camicia bianca. I suoi occhi erano spenti, privi di lucentezza, ed il volto visibilmente dimagrito ed impallidito.

Gli erano sempre piaciuti i matrimoni, Jin adorava parteciparvi. 

Ricordava ancora il giorno in cui un suo caro cugino si era sposato sulla spiaggia di Jeju; l'atmosfera luminosa e gioiosa, la sua famiglia felice ed orgogliosa, l'amore respirabile nell'aria, la felicità quasi palpabile. E sembrava ironico che un giorno felice ed allegro come quello, potesse renderlo invece così dannatamente triste e demotivato. 

Chi l'avrebbe detto che si sarebbe ritrovato in una situazione più assurda e patetica di quella ?

 Con una voragine al posto del cuore. 

E perché lui, fra tutti, non era in grado di assaporare quello stesso spiraglio di felicità ?

Perché lui, fra tutti, non era degno di ricevere il suo tanto sognato lieto fine ?

Jin desiderava soltanto amare nel modo giusto ed essere amato come davvero credeva di meritare. Uscire con Namjoon, l'amore della sua vita, sino a tarda sera, tenere la sua mano durante una passeggiata al parco, mangiare insieme un gelato, ballare per le strade solitarie, ridere insieme, assaporare il gusto dei suoi baci ogni singola mattina. Questo non era chiedere il mondo, seppur quei piccoli gesti per Jin il mondo lo erano per davvero.

La vibrazione del suo cellulare interruppe presto i suoi pensieri mostrando sullo schermo un messaggio in entrata da parte del suo migliore amico Yoongi.


"So che ne abbiamo già parlato ma questa è la tua ultima possibilità. Forse puoi essere ancora felice, non è troppo tardi"


Jin aveva fissato le parole incise sul display mordendosi un labbro.

Ed era vero, il tempo poteva essere ancora dalla sua parte.

Jin aveva discusso di quella situazione con Yoongi innumerevoli volte e altrettante erano state le volte in cui Yoongi gli aveva ribadito che Jin più di tutti meritava di essere felice, di essere egoista. Ma fino ad allora però il corvino aveva rifiutato di ascoltare le sue parole.

Non poteva farlo, non a Namjoon.

Lo stesso Namjoon che aveva bussato alla sua porta supplicandolo di fermarlo e di essere felice insieme a lui.

Lo stesso Namjoon che, forse, voleva che fosse egoista.

In quel momento allora, dietro le stesse porte chiuse le cui ombre nascondevano gemiti, spinte e confessioni sussurrate, Jin si era reso conto che quella poteva essere la sua occasione per rimettere a posto gli ingranaggi e far funzionare finalmente tutto senza altri ostacoli.

Si era guardato così nuovamente allo specchio vedendo i suoi occhi scuri per la prima volta, dopo tanto tempo, brillare feroci di determinazione e tenacia.

Avrebbe ottenuto ciò che voleva. Per il bene suo e di Namjoon.

Una parte del suo essere stentava a credere che proprio lui, Kim Seokjin, stava per mandare a rotoli un matrimonio da milioni di won per conquistare una volta per tutte il cuore dell'uomo che amava.

Doveva farlo.

Lo doveva a se stesso. Poiché Jin quasi rifiutava l'idea di vivere una vita in cui lui e Namjoon non avrebbero avuto il loro 'per sempre felici e contenti'. Dopo un anno da fuggitivo, ad amarsi l'un l'altro dietro le porte spesse del suo piccolo appartamento, un anno di lacrime e dolore, i due meritavano di vedere il loro amore sbocciare più di tutti.

Shadow ❀ NamjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora