L'incontro

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<Lilith! Lilith! Muoviti è tardi!> urlò mia madre dalla stanza di sotto.
<Si mamma arrivò! Non rompere> dissi mentre scendevo le scale.
<Ecco! Hai perso l'autobus, sia chiaro, io non ti accompagno.> disse mentre aprivo la porta per uscire e dirigermi verso scuola ma mi fermò e mi disse <Ah, e guai a te se usi di nuovo quel tono con me>. Sbuffai mentre sbattevo la porta e alle orecchie ascoltavo il nuovo album di Mostro, The Illest vol. 2.
Mentre attraversavo il parcheggio della scuola sentii tutti ridere e divertirsi, alcuni lamentarsi, e alcune coppie nate durante l'estate sbaciucchiarsi. Provavo un certo disgusto ma rimasi appoggiata al muro aspettando che la campanella suonasse, <Cazzo, mancano 10 minuti> pensai mentre mi accendevo una malboro light ma, sfiga vuole, che l'accendino non funzionava più, così mentre ritentavo per la millesima volta un ragazzo sui 20 anni mi porse il suo e, senza nemmeno ringraziarlo, lo afferai e glielo ridiedi subito dopo averla accesa.

Questo non è amore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora