<Light Yagami. So che sei Kira>
Il ragazzo era visibilmente teso. I suoi pensieri erano fugacei e precisi, cercava di arrivare ad una qualche conclusione. In quel frammento di secondo riuscivo a percepire, seppur in modo astratto le rapidi sinapsi del ragazzo, che provava a trovare una soluzione per uscire da questa situazione. Era con le spalle al muro, anche se non lo sapeva. Lo si riusciva ad intravedere dai suoi occhi, puntati su di me, che insieme a quella sua naturale smorfia formavano una maschera perfetta. Quasi impossibile da togliere per mostrare ciò che in realtà era Light Yagami. Kira.
<Ma che ti salta in mente? Pensavo fossi venuta qui solo per restituirmi gli appunti. Come mai questi discorsi campati per aria, Reiko?> Disse leggermente irritato.
<Agisci solo per il tuo ego, ti credi un Dio mentre sei solo un umano privo di empatia, altamente egocentrico, un essere umano tanto fiero di sè da essere l'unica persona che ama. Ti riduci a fingere emozioni e sentimenti solo per convenienza, tipico dei narcisisti patologici. Sei pronto ad uccidere chiunque sia un pericolo per il tuo piano, così non diventi molto diverso da coloro che condanni a morte.> Continuavo il mio discorso ignorando Kira, che stringeva i denti mentre provava a nascondere la sua irritazione. Light stava aprendo un quaderno nero e con fare noncurante iniziava a scrivere qualcosa...
<Io non mi disturberei tanto ad usare il Death Note.>
A quelle parole Light rabbrividì. Smise di scrivere e si voltò verso di me sorridendo
<Mi sono permessa di cambiare le pagine di quel quaderno....> gli lanciai un figlio stropicciato dove c'era scritto il mio nome, Reiko Takatsuki, scritto in modo errato quattro volte
<Questo...questo cosa significa?> Chiese Light diventando meno paziente.
<Quel foglio? Prima di falsificare il quaderno mi sono permessa di strappare una delle pagine e di chiedere a un completo sconosciuto di scrivere il mio nome quattro volte, dopo avermi vista bene in faccia. Ho solamente dettato il nome, se devi rivolgere a qualcuno i tuoi istinti omicidi dovresti farlo al mio complice che ha scritto in modo sbagliato il mio nome, non trovi?> ridacchiai appoggiandomi alla libreria.
<La nostra conversazione è stata registrata. Se morissi per causa tua...beh devo avvertirti che ho incaricato quello stesso sconosciuto di spedire alla polizia tutte le prove che ho raccolto sul caso Kira. Compreso l'omicidio del dirottatore dell'autobus diretto a Space Land.>
<Come hai...> Chiese Light. Ma io lo interruppi prima che potesse finire.
<Come ho fatto a capirlo? Vedi. Io e Ryuk ci conosciamo da tempo....Light, non eri l'unico che in quel frangente di tempo ha visto cadere il quaderno dal cielo. La prima proprietaria, la prima persona che ha toccato il quaderno ero io. Ho incontrato Ryuk mentre tu e gli altri eravate a lezione, ho fotografato le regole e rinunciato alla proprietà del quaderno.> feci una breve pausa
<Vedo che la tua sanità mentale sta calando...a dire il vero anche la mia! Dopo aver passato anni ad essere sempre e solo la seconda, avevo l'opportunità di eliminare il primo studente del Giappone e prendere il suo posto. La mia vita sarebbe stata completa, mi sarei tolta un bel peso sulle spalle....>
<Eppure non lo hai fatto> disse con uno sguardo beffardo
<Se continui a rinfacciarmi gli errori che ho commesso non fai altro che affermare di essere infantile, affermi che hai ucciso migliaia di persone solo per te stesso. Chissà quali esperienze hanno formato una mente tanto malata come la tua? Una famiglia perfetta....una vita perfetta....molte persone desiderano essere te. Forse il mio peccato capitale è l'invidia. Il tuo, la superbia.> feci un respiro profondo. Pure io stavo iniziando ad arrabbiarmi.
<Non penso che ci ritroveremo all'inferno, a meno che io non ti uccida.>
<In tal caso finiresti nel settimo cerchio infernale, insieme agli assassini. Insieme a me. Kira.>