6. inchiostro velenoso.

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I miei occhi son acrilici,

i miei capelli di nylon,

la mia pelle fatta di gomma di poliuretano

e le mie ossa di debole roccia e argilla.

Desidererei dunque morir incenerito dal cor tuo che di tristezza tanto straripa, 

e lo so:

le lacrime tue tutti le han viste,

ma permettimi di essere l'unico in grado di asciugarle senza scottarsi.

°

❝Finalmente il soffitto s'è franato, ora posso davvero percepire l'aria notturna, i raggi del sole. A volte mi chiedo perchè, ma poi mi rispondo dicendo di non sapere, che è colpa del tempo, non riesco a spiegarlo. Sento come fosse qualcun'altro a tessere l'anima mia al mio posto, e forse non son così lontano dalla veritiera realtà. Son deleterio verso me stesso, me ne accorgo: la consapevolezza è il primo passo verso la finta beatitudine dei sensi. E allora come mai son qui a piangere lacrime provenute da un corpo fittizio, tutto solo? Il tempo sta finendo, e io ne sono la stessa causa, e tutto questo amore... mi riempe in doloroso modo. La gola mi si secca, il respiro mi rallenta, e son dolci le percosse; allora colmatevi di me, saziatevi delle mie carni sporche d'un inchiostro permanente che v'ammalerà tutti quanti.

-JIMIN.

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