destino

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E voi ci credete al destino?
Io sì.
Come quella sera maledetta, così nera che non si capiva dove finisse il mare e iniziasse il cielo.
Tutto era iniziato al tavolo di un ristorante:
io seduta, cliente, e tu in piedi a servire.
Ho pensato più volte che il tuo sorriso fosse innaturalmente bello.
Quella sera mi avevi chiesto di uscire, per fare un giro.
Ho aspettato un'ora sul quel cornicione bianco, nello stesso punto in cui mi avevi lasciata.
Il destino c'è .
Il destino ha deciso che non ci saremmo mai incontrati.
Ha cominciato a piovere a catafascio.
Pioveva forte, fortissimo.
Tu non sei mai arrivato... o forse sei arrivato troppo tardi, quando io me ne ero già andata.
Chissà.
E voi ci credete al destino?
Io sì.
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Il destino ha voluto che la
mattina dopo ti trovassi sotto casa mia... insieme nello stesso punto, alla stessa ora ma per motivi diversi:
io ero semplicemente uscita di casa per andare in spiaggia, tu avevi appena staccato da lavoro.
Il destino è strano alle volte, inspiegabile.
Nel giro di un paio d'ore eravamo in barca insieme a parlare del più e del meno tra un tuffo e una Chesterfield.
Ho pensato più volte che il tuo sorriso fosse innaturalmente bello.
La sera dello stesso giorno il destino ha voluto mettermi alla prova con un mare calmo e una luna piena, innaturalmente bella.
Certo che è davvero infame il destino...
E voi ci credete al destino?
Io sì.

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