Capitolo 10

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-Tony si può sapere cos'hai?! Sei appena uscito dal coma senza gravi problemi, sei ritornato nel mondo dei vivi e ti comporti come se volessi tornare in quello dei morti!- Sbraitò Steve con aria confusa e preoccupata alzandosi di scatto dal divano del salotto di Tony.

-Steve lascia stare non capir-- Tony venne fermato da Steve.

-No Tony! Adesso apri quelle cazzo di orecchie e mi ascolti. NON MI VA PIU' DI VEDERTI UBRIACO DALLA MATTINA ALLA SERA, DI VEDERTI LITIGARE CON TUTTI PER TUTTO, DI NON ANDARE D'ACCORDO CON NESSUNO, DI VEDERTI CON UNA DONNA DIVERSA OGNI MATTINA, DI VEDERTI SEMPRE SPENTO, VUOTO, SENZA EMOZIONI E NON NE POSSO PIU' DEI TUOI SGUARDI COSI INTENSI SENZA UN MOTIVO.- 

-Quindi adesso, dimmi la verità, cosa c'è che non va?- Steve disse queste parole con più calma, con lo sguardo fisso su Tony e la mascella serrata, con lo sguardo inarcato dalla rabbia. Non riusciva più a sopportare tutto quel caos. Non sapeva neanche lui il perchè, in fondo era la vita di Tony, lui poteva fare quello che voleva con essa. Ma allora perchè lui si sentiva così tanto responsabile delle sue azioni? Perchè sentiva come la necessità di proteggerlo? Ogni volta che stava lontano da Tony non riusciva a smettere di pensarlo. Tony, per quanto assurdo fosse, gli trasmetteva serenità. Quel sorriso, quegli occhi, quel viso.. Tutto di lui riusciva a tranquillizzarlo, tutto di lui gli faceva provare qualcosa. 

Questi pensieri furono interrotti dall'improvviso singhiozzio di Tony. Tony odiava piangere davanti alle altre persone, odiava farsi vedere vulnerabile, ma in quel momento lui non riusciva a fare altro se non piangere, piangere per tutta quella finzione che aveva vissuto e che voleva tanto fosse realtà, piangere per quell'uomo che tanto vorrebbe baciare, per quell'uomo per cui prova troppe emozioni, per quell'uomo che è lì davanti a lui con lo sguardo corrucciato e pieno di domande.

Steve si precipitò da Tony, l'ultima cosa che avrebbe voluto era farlo piangere. 

"Perfetto Steve, ora ti metti pure a fare il papino" pensò fra se e se mentre abbracciava Tony. Un senso di colpa lo pervase per tutto il corpo. Si sentiva triste, stanco, di vedere Tony sempre in quello stato.

Tony si mise sul divano, aveva lo sguardo perso nel vuoto, pensando chissà a cosa bevendo un pò di caffè mentre Steve era fuori al balcone che guardava Tony da lontano. 

Dopo qualche minuto Tony fù raggiunto da Steve che si mise a sedere nel divano.

-Vuoi sapere che cos'ho Steve?- Disse Tony guardando fisso davanti a sè.

Steve si limitò ad annuire curioso di sapere finalmente la risposta.

-Hai ragione, preferivo il coma alla vita vera. Preferisco le cose che ho visto mentre ero in coma che le cose che vedo adesso. E tu adesso ti chiederai "Ma cosa avrai mai visto di così tanto speciale da farti desiderare di tornare in coma?". Non è tanto per quello che ho visto o vissuto, ma per quello che ho capito... Steve io ho capito cos'è l'amore.. E ti sembrerà strano, ma è così- Disse tra una lacrima e l'altra guardando finalmente in faccia il soldato.

Steve non sapeva che dire, quindi chiese:

-Che vuoi dire con capire l'amore?- Disse con voce dubbiosa .

-Ho provato emozioni mai provate prima con una persona del tutto inaspettata.- Disse con un sorriso.

Steve lo guardava con più curiosità. Voleva tanto sapere chi fosse la persona che tormentava i suoi pensieri.

-Quella persona eri tu Steve, quella persona che amo sei tu.-


Farò il bravo. //Stony Story//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora