Capitolo 8

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Steve rimase lí, accanto a Tony, in attesa che il suo ragazzo si svegliasse. I sensi di colpa lo stavano uccidendo. Avrebbe voluto piangere, avrebbe voluto urlare tutto il dolore che sentiva, come per liberarsi, invece rimase lí, ad osservare Stark, che anche mentre dormiva profondamente, con il viso rilassato, rimaneva bellissimo. Con i suoi capelli un po' scompigliati che Steve gli carezzava di tanto in tanto, i suoi bellissimi occhi a mandorla che venivano ricoperti da quelle ciglia così lunghe e folte, le sue labbra che ritraevano quel sorriso così bello dell'uomo, ed una fitta attraversò Steve per qualche secondo, ripensando al fatto che avrebbe potuto perderlo per causa sua. Scosse la testa per cercare di mandar via quell'immagine. Voleva riabbracciarlo, baciarlo, chiedergli scusa per tutto ciò che era successo. Voleva averlo con lui, come sempre.

Erano passate circa 3 ore da quando i due si trovavano all'ospedale. Steve non voleva tornare a casa, non senza Tony. Decise di dormire lí, vicino a lui seduto su una sedia, tenendogli la mano e aspettando il suo risveglio. Fece un po' di fatica ad addormentarsi, sia per la posizione scomoda in cui si trovava e sia per i pensieri che gli tormentavano la mente, ma fortunatamente dopo un'oretta circa, riuscì ad addormentarsi.

Dopo una notte abbastanza tranquilla, Steve venne svegliato dal Bip continuo provocato da quei macchinari che indicavano il regolare battito di Tony.
Steve era tutto indolenzito, inutile dire che aveva dormito malissimo. Ma non voleva lasciare Tony da solo, non dopo quello che era successo.
Steve prese il suo cellulare e controllò l'ora. Erano le 9:00 del mattino. Un'infermiera entrò nella stanza di Tony, controllando che i segni vitali dell'uomo fossero regolari.Una volta finito, l'infermiera sorrise a Steve e uscì dalla stanza.

-Tony.. perché non ti svegli..? Disse sussurrando all'orecchio dell'altro con tono triste.
-Mi dispiace tanto per tutto... Non avrei dovuto attaccarti così. Sono stato un coglione sapendo anche della tua dipendenza.. Avrei dovuto ascoltarti, calmarmi, invece faccio sempre di testa mia.. ti prego Tony, perdonami...
-Linguaggio Rogers! Ma dai davvero mi dai del coglione? Tu?! Lo stesso Rogers che arrossisce se dice o sente una parolaccia? Fece Tony con la voce un pó rauca e con un tono ironico
-Tony!- Rogers era contentissimo di rivederlo sveglio, avrebbe voluto baciarlo, abbracciarlo, coccolarlo, ma subito dopo il suo sguardo si fece cupo, era stato lui a ridurlo in quel modo, era colpa sua se Tony era li su un letto d'ospedale.
-Ehi sta tranquillo, non è colpa tua. Infondo sono stato io a prendere quelle cose, no?- Disse Tony sempre con quel tono ironico ma con un po' di tristezza nella voce.
Steve annuì e basta, non aveva la forza per parlare, era come se avesse un nodo in gola.
Tony si piegò un po' più avanti, mise la sua mano dietro la nuca di Steve e gli diede un bacio. Un bacio che sapeva di scuse accettate, un bacio senza lingua ma con una lussuria pazzesca, nei loro baci non c'era quasi mai malizia, c'era tanto amore però, ogni bacio per loro era come il primo. Con tutte quelle sensazioni, le farfalle allo stomaco, la voglia di quelle labbra sempre vicine.
Steve guardò Tony con gli occhi lucidi, non aveva espressione, bastava il suo sguardo per trasmettere ciò che voleva dire e Tony lo comprese a pieno. Tony gli sorrise, come per dirgli che fosse tutto apposto, che non doveva preoccuparsi per lui. A quel sorriso Steve iniziò a piangere silenziosamente.
-Mi dispiace tanto Tony. Perdonami ti prego.. per tutto quello che ti ho fatto. Mi dispiace..- Disse fra una lacrima e l'altra.
Tony si limitò ad abbracciarlo, tutto quello che aveva da dire lo aveva già detto. Era ovvio che lo avrebbe perdonato, perché anche se volesse, non riuscirebbe a stare un minuto di più incazzato con Steve.
I loro sguardi si incatenarono perfettamente, l'uno in quello dell'altro. Quello sguardo magnetico di Tony che si perdeva in quello elettrico di Rogers, era una scena bellissima, vedere il contrasto tra un celeste cristallino e un marrone quasi tendente al nocciola.

I due tornarono a casa dopo qualche giorno. Ormai Tony lo aveva perdonato, non gli importava di cosa fosse successo, decisero di lasciarsi tutto alle spalle e non pensarci più.
Si amavano ancora di più di prima. Passavano ogni secondo insieme, non volevano perdere neanche un minuto della loro vita lontani.
Erano seduti sul divano a guardarsi un film, quando Tony iniziò a baciare Steve con foga, con anche un po' di malizia. I baci si approfondivano di più ogni minuto che passava. Tony si mise a cavalcioni su di Steve e dopo qualche minuto sentì la sua erezione premergli contro il fondoschiena. A quel tocco Tony sorrise continuando a baciare Steve.
-Perché non ci trasferiamo di sopra?- disse fra i baci Tony.
Steve non se lo fece ripetere due volte, prese Tony in braccio e si avviò verso la camera da letto. Poggiò delicatamente Tony sul letto ed iniziò a sbottonargli la camicia, continuando a baciarlo. Una volta tolta la camicia, Steve lasciò una scia di baci su tutto il torace di Tony, fino a quando non arrivò all'inguine.
Gli sbottonò i pantaloni e li butto in un punto impreciso della camera. Iniziò a lasciargli una scia di baci anche sulle gambe facendo gemere Tony che già non ne poteva più di ricevere solo dei baci.
-S-Steve.. disse Tony con il fiato corto, gemendo dalla goduria.
Finalmente Steve sfilò i boxer di Tony, facendo uscire così il membro che c'era al loro interno.
Prese il gingillo di Tony ed iniziò a giocarci con la lingua. Fece su e giù, prima lentamente poi più intensamente, sfiorando di tanto in tanto le sue vene con la punta della lingua
-O mio di— Steve.. continua- Disse Tony fra un ansimo e l'altro tenendo delicatamente fra le mani i capelli del biondo.
Quando Steve capí che Tony stesse quasi per venire, smise di giocare con il suo pene, venendo fulminato immediatamente dallo sguardo assassino ed interrogativo di Tony.
Steve iniziò a togliersi i pantaloni e successivamente anche i boxer. Si mise un preservativo e prima di entrare dento il suo uomo, si assicurò di avere accesso abbastanza facilmente. Infilò prima un dito bagnato, facendo gemere l'altro dal piacere, subito dopo che Tony si era adattato alla presenza del dito di Steve, ne fece entrare un altro. Tony diventava sempre più eccitato.
-Stev-ve.. ti prego..
Dopo aver estratto entrambe le dita, Steve entrò dentro Tony.
Tony gemette forte all'improvvisa presenza dentro di lui. Steve mosse prima lentamente, poi sempre più veloce, aumentando quindi le botte. 1,2,3,4,5 orgasmi uscirono dalla bocca di Tony e qualche sospiro pesante dalla bocca di Steve. Quando i due erano al limite del piacere, Steve spinse più forte, venendo dentro il preservativo e Tony sul suo petto.
I due erano sfiniti, sudati, ma felici. Steve accarezzava i capelli di Tony, mentre quest'ultimo sfiorava con le estremità delle dita i pettorali ben scolpiti del capitano. Si addormentarono così, l'uno accanto all'altro con un sorriso stampato in volto.

Farò il bravo. //Stony Story//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora