Chapter 3

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Quando mi svegliai fui sorpresa nel non riuscire ad aprire i miei occhi e, nel mio stato di dormiveglia, la mia mente cominciò a considerare l'idea di essere stata catturata

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Quando mi svegliai fui sorpresa nel non riuscire ad aprire i miei occhi e, nel mio stato di dormiveglia, la mia mente cominciò a considerare l'idea di essere stata catturata. Una volta capito dove effettivamente mi trovassi, ridacchiai realizzando cosa avessi in faccia e togliendomi di dosso quella palla di pelo.

"Stavi provando a soffocarmi huh?" Sussurrai divertita alla piccola gatta.

"Ti porterò al lavoro con me oggi." Dissi appoggiandola sulla sedia e mettendomi seduta per stiracchiarmi. Il sole entrava a malapena dalla finestra quando mi alzai per scrocchiare la mia schiena, uscendo dalla camera da letto. Dopo una doccia veloce presi tutte le cose di cui avrei avuto bisogno, lasciando che Muffin stesse comodamente sulla mia spalla mentre andavo al campus. Ero in anticipo, così mi sedetti alla cattedra, in sala insegnanti, iniziando a tirare fuori i miei appunti. Ero talmente immersa nella correzione dei miei appunti da dimenticarmi che non sarei stata sola ancora per molto.

"Ciao micetto." Disse una profonda voce divertita vicino a me, che mi fece alzare di scatto la testa per la sorpresa, e cadere gli appunti a terra.
Aizawa era seduto in un sacco a pelo giallo sul divano accanto a me e aveva un braccio fuori per accarezzare Muffin che stava facendo i pugnetti sulla sua vita.

"Uh." sussurrai stupidamente, la mia mente era momentaneamente in stand-by dallo shock mentre mi abbassavo per raccogliere i miei fogli.

"Scusa non ti ho sentito entrare." Sussurrai lievemente, tenendo chinata la testa nella speranza di non arrossire.

"Sembrava stessi lavorando a qualcosa di importante quindi non ho voluto dire niente." Disse Aizawa in una voce più vispa del solito.
Alzai la testa e lo vidi sorridere a Muffin che stava strusciando la testa nel palmo della sua mano.

"Ti piacciono i gatti?" Chiesi e lui alzò lo sguardo verso di me.

"Si, ne ho uno anche io, ma penso sarebbe troppo schiva da portare al lavoro con me." Mi rispose e io sorrisi.

"Quel è il suo nome?" Chiese.

"Uh Muffin." Dissi grattandomi la guancia mentre lui alzava un sopracciglio.

"Non l'ho chiamata io così, quando l'ho tirata giù dall'albero c'era una bambina che prima si era presa cura di lei e le aveva dato un nome, ma non poteva tenerla perché la madre ne era allergica. Mi sembrava ingiusto cambiarle nome quindi le ho lasciato questo." Spiegai e lui annuì.

"La tua invece? Come si chiama?" Chiesi curiosamente.

"Mana." Disse, e c'era una punta di affetto nel tono in cui lo disse.
Mi morsi il labbro per trattenere il mio sorriso, cercando di non sembrare spaventosa.

"Mi hai sorpreso ieri e posso dirti onestamente che non mi succede spesso." Disse e io guardai verso di lui incontrando i suoi occhi scuri.

"Scusa." Dissi, grattandomi la nuca a disagio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 19, 2019 ⏰

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AIZAWA X OC [Traduzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora