Prologo

380 19 1
                                    

- Ecco fatto -.

Le passò una scatola già imballata ed etichettata.

Aspirò profondamente l'aria umida del capannone: il contenuto delle scatole si sentiva anche tra metri di plastica accartocciata.

Prese la scatola e la depose accuratamente nel camion dove altre decine identiche erano state ammucchiate svogliatamente.

- Ne mancano poche - annunciò Dodge, fumando una canna.

Sorrise complicemente e tornò al suo lavoro.

Si sentì un tonfo poco lontano dai due e lei rivolse la propria attenzione alla porta d'entrata.

- Cos'è stato? - chiese fermando le mani, intente ad imballare una busta poco più grande di un pugno.

- Sarà Alex - rispose l'altro tirando un'altra aspirata.

Uno sparo.

- Alex ha paura delle pistole! Cazzo Dodge sei proprio drogato - gli urlò e lui calpestò sbuffando la canna.

- APRITE POLIZIA -.

- Merda - imprecò la ragazza ad alta voce correndo verso la porta sul retro.

"Dodge è troppo drogato, riesce a malapena a reggersi in piedi" pensò rivolgendogli uno sguardo accusatorio.

- AIUTAMI - strillò il ragazzo barcollando verso lei, che era intenta ad aprire la porta blindata.

Quando ci riuscì, corse dall'altra parte della soglia.

- Scusa Dodge, niente di personale - gli disse ammiccando prima di chiuderlo nella stanza "da lavoro".

Cominciò a correre: attraversò la stanza delle prostitute (ancora zeppa di clienti e "fornitrici"), quella dei trafficanti era vuota, probabilmente erano in giro a compiere il lavoro.

Corse velocemente, da una stanza all'altra, attirando l'attenzione di molte, troppe persone.

Quando arrivò all'ultima porta sentì come se fosse tornata a respirare.

Appena giunse nel giardino però delle imponenti luci l'abbagliarono.

- FERMA! MANI DIETRO LA TESTA E STENDITI A TERRA -.

Maledì in tutte le lingue che conosceva quegli "sbirri".

***

- Elena McAllister sei accusata di produzione di stupefacenti illegali. Sarai relegata nella casa di riabilitazione "St. Mary Grace" fino a nuovo ordine -.

L'uomo sulla sessantina batté il martelletto sul tavolo per poi fare cenno alle guardie di portarla via.

Our drug || Louis Tomlinson//SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora