3.A-Annyeong...

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Milano-Seoul è un viaggio piuttosto lungo perciò cominciamo ad allenarci con il Coreano. O per lo meno io e Julia, Carola conosce perfettamente ogni singolo segno strano ( come dico io, ma dettagli) perché lei è mezza Coreana. Quando aveva 23 anni sua madre è andata in Corea, dove si è sposata ed è nata e cresciuta Carola fino all'età di 6 anni, quando l'intera famiglia si è trasferita qui in Italia a pochi isolati da casa mia.
Carola continua a urlarmi: no, la n non si pronuncia!
Allora io bortotto: a-annyeong...
Carola allora si tira uno schiaffo in fronte e sta con la testa appoggiata sulla mano a sua volta appoggiata sulla gamba per un po' di secondi sbuffando e fissandosi le ginocchia. Allora io mi sento in imbarazzo e Julia borbotta a Carola, dandole una pacca sulla schiena, di non arrendersi e anche se questo è un grande ostacolo della vita va superato e forse ne trarrà grandi conclusioni. Allora scoppiamo a ridere e tutto ricomincia da capo per poi ripetersi, questa è la settima volta ed è passato all'incirca un quarto d'ora da quando abbiamo cominciato ad allenarci.
Alla fine ci riusciamo, abbiamo imparato questa impossibile lingua! Ma... la cosa che mi spaventa maggiormente... è la scrittura, Carola ha tentato di insegnarci qualcosa ma nel frattempo ci siamo addormentate tutte, e ci credo sono le 5.45 di notte...
Dopo 7 ore mi decido ad aprire gli occhi, sveglio le altre e facciamo colazione, tra imparare le pronuncie e la scrittura ci siamo spostate e siamo andate in aereo, e devo dire che qui il cibo è molto buono.
Abbiamo preso, come amiamo dire noi "a cap of tae whit suga and a kookie" e dei pancake.
Io: ci credete che fra esattamente 30 minuti saremmo nel posto dove siamo sempre volute andare fin da bambine ad incontrare, speriamo, i nostri più grandi amori?!?
Julia: Ancora no, lo realizzerò domani credo
Katrina: O dopo essere tornata?
Carola: E comunque non si vedono idol per strada ogni secondo
Io e Julia: La smettete di rovinare sempre tutto? E non ricordateci che un giorno andremo via.
Allora dopo mezz'ora l'aereo atterra e noi impazziamo, benissimo, ci facciamo prendere male appena arriviamo.
La cosa che notiamo per prima è la gente, in Italia sono tutti brutti mentre qua a Seoul... Ci guardiamo con degli sguardi complici maliziosi.
E poi cominciamo a pianificare tutto ciò che vogliamo fare.
Io: Io voglio stolkerare i BTS stando vicino alla BigHit
Carola: Ma prima andiamo a fare un giro della città
Katrina: Però prendendo qualche numero, avete visto quello gnocco laggiù?, dice indicando un ragazzo facendo per corrergli dietro ma noi la fermiamo prendendola per le braccia.
Julia allora propone ironica: E se smettiamo di sembrare psicopatiche e andiamo in hotel a sistemarci?
Noi approviamo, dopo nove ore di viaggio siamo stanchissime e non desideriamo altro che disfare le valigie e riposarci.

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