Capitolo 7: Appuntamento

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Ero seduto su una panchina nel parco accanto alla chiesa, aspettando Kirishima.
Controllai l'orario sul cellulare. Erano le 19:10. Era da dieci minuti che lo stavo aspettando.
"Dov'è finito Kirishima?! Gli avevo detto di non farmi aspettare"
Poi sentii qualcuno gridare il mio nome. Mi girai, e vidi Kirishima correre verso di me.
«Hey Bakugo! Scusa per il ritardo, mi ero fermato ad un bar per prendere delle bibite» mi disse quando mi raggiunse.
Mi offrii una Coca-Cola e si sedette accanto a me sulla panchina.
Aprii la lattina e mandai giù un sorso della bibita.
«Senti Kirishima, c'è un motivo per cui ti ho chiesto di uscire»
«Di che si tratta?»
«Ti ho sentito parlare con Kaminari oggi e... Pensavo che se avremmo dovuto parlarne sarebbe stato meglio farlo da soli, senza rompi coglioni in giro»
«Cosa hai sentito della conversazione con me e Denki?»
«Non molto. Ho sentito solo che ti incoraggiava a chiedere di uscire a qualcuno»
Rimasi in silenzio per qualche secondo.
Poi parlai.
«È quel tizio dell'altra sezione, vero?»
«Chi?»
«Qul tizio... Tetsutetsu... O qualcosa del genere»
Kirishima scoppiò a ridere.
«Cosa cazzo ridi Cappelli di Merda?!»
«Ma no! Non è lui! Come ti è venuto in mente, bro?» disse lui, ancora ridendo.
«Pensavo che... È perché avete un sacco di cose in comune... avete persino un quirk identico»
«Non è lui. È come un fratello per me, niente di più»
«Allora chi è?»
A quelle parole Kirishima diventò rosso e abbassò lo sguardo.
«Andiamo, dimmelo! Siamo amici no? Non ti fidi di me?»
Alzò lo sguardo e mi guardò con quei suoi occhi che sembravano rubini, in cui mi perdevo ogni volta che vi possano lo sguardo.
E prima che me ne accorgessi, le sue labbra si erano posate sulle mie. Io non mi lamentai, né mi staccai.
Restammo così per qualche secondo, trattenendo il fiato, per poi staccarci per riprendere aria.
Kirishima abbassò lo sguardo, con il volto rosso quasi quanto i suoi capelli.
Anch'io mi sentivo le guance andare a fuoco.
Dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio Kirishima parlò.
«S-scusami... Non so che mi è preso... io...»
Con una mano presi il suo volto, che ancora stava fissando il pavimento.
Gli sollevai il viso, per guardarlo in faccia.
«Te l'ho mai detto che i tuoi occhi sono stupendi?» gli dissi.
Lui mi sorrise, si avvicinò lentamente al mio viso e ci baciammo di nuovo.

Your Eyes || Kiribaku fanfiction [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora