~Investigatore professionista~Agenzia di provenienza: Agenzia coreana-'S&M'
Mok la ritiene un'ottima agenzia, e il suo pensiero si basa su ovvie ragioni: nonostante abbia soltanto una sede e tratti discretamente amatoriali, la "S&M" si è guadagnata da sola la popolarità attraverso l'insegnamento della disciplina e il rigoroso impegno di ogni detective. E questo, a differenza di alcune agenzie investigative spesso raccomandate, non può far altro che onore.Nome: Mok, nome coreano dal significato di "spirito e anima". Questo nome gli è stato dato da entrambi i genitori in ricordo del nonno materno, portare dello stesso nominativo.
Cognome: Seong, cognome di origine coreana che significa esattamente "successore". Associato al suo nome, a detta dei genitori, tale cognome porterebbe a dare voce al "successore in spirito e anima" del caro nonno in questione.
Nazionalità: coreana
Età: 33 anni, compiuti il 31 marzo nel segno dell'ariete.
Aspetto: Mok è un giovane adulto che- per il suo aspetto, ma anche per i suoi modi di fare abbastanza grotteschi -di certo non passa inoservato. Ha la carnagione molto pallida, quasi cadaverica, e- nonostante non lo sia - sembra perennemente stanco e spossato. I suoi occhi sono grigi e cupi, simili al colore del cielo coperto di nuvole durante una tempesta. Il suo naso è di media grandezza, acuto e leggermente all'insù, ereditato dal defunto nonno. I suoi capelli sono rossi, tinti con qualche piccola ciocca colorata di verde in memoria di una piccola stella nel cielo. Sono tagliati abbastanza corti e lui li porta sempre un po' scompigliati, ritenendo che ci siano cose molto più urgenti e importanti da fare nella vita piuttosto che acconciarsi per bene i capelli. Le sue labbra sono molto sottili e leggermente screpolate, ma manetengono sempre il loro colorito lievemente roseo. I suoi abiti quotidiani sono sempre tutti abbastanza formali ed equilibrati; trovarlo con la camicia sgualcita o la cravatta fuori posto è quasi impossibile.
Carattere: Mok è un uomo, a detta di molti, piuttosto stravagante. Sentirlo parlare è come udire il sibilare di un serpente a sonagli, e molti lo trovano parecchio inquietante. Ogni tre per due sarà consuetudine vederlo sbadigliare, e questo porta spesso le persone intorno a lui a sbadigliare di rimando. Di solito se ne sta spesso sulle sue, mandando a destra e a manca occhiate guardinghe e corrucciate verso i suoi sottoposti, assicurandosi che ogni cosa fili sempre liscia come dovrebbe. All'interno della sua agenzia è riconosciuto per essere uno dei più duri e rigorosi, e dato che le sue sanguinose occhiate non piacciono a nessuno, pare che lo invidino e temino in parecchi.
È un uomo parecchio schietto: dice le cose in faccia- critiche costruttive comprese -senza tanti giri di parole, e lo fa con una nonchalance e una pacatezza tali da lasciare non poco di stucco tutti i suoi interlocutori. Se qualcuno, per esempio, gli domandasse il suo parere su un genere di musica che lui detesta, Mok non esiterebbe a sminuire tranquillamente tale categoria musicale. La sua parlantina è sempre diretta e sfrontata, e grazie anche a ciò questo bizzarro investigatore viene riconosciuto per essere perfettamente in grado di mentire. Infatti, nel momento in cui si trovasse a decidere se rivelare o meno qualcosa di rilevante, probabilmente la terrebbe per sé e per coloro facenti parte della sua agenzia investigativa.