CAPITOLO 1

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Drin Drinn. Il rumore frastornante della sveglia dell mia camera nella casata dei Black mi sveglió. Non ero pronta per tornare ad Hogwarts dopo quello che era successo l'anno prima ad Harry e poi dopo il suo giudizio al ministero riguardo ai dissannatori. Non ero terrorizzata, ma preoccupata.
Presi le mie cose e con una passaporta ci ritrovammo subito dopo pochi secondi davanti alla stazione di King's Kross. Attraversammo uno dopo l'altro io, i miei fratelli, Harry ed Hermione il binario nove e tre quarti salutando i miei genitori che si assicurarono che ci fossimo tutti quanti e subito dopo salimmo sull' Hogwarts Express. Mi sedetti in uno scompartimento con Harry, Ron ed Hermione, ma subito dopo io e Ron fummo chiamati da uno dei caposcuola con l'ordine di andare nel loro scompartimento privato. Diedi un bacio sulla guancia ad Harry e seguí mio fratello che ormai si era già diretto senza aspettarmi. Entrammo ed ad accogliervi ci furono già altri ragazzi del nostro anno. Due per casata. Tra quelli c'era anche il figlio dell'acerrima famiglia  nemica dei nostri genitori. Era l'unico che avevo riconosciuto dal primo istante che sono entrata; come non notarlo senza quel ciuffo biondo platino sulla sua testa. Mi sedetti con quegli occhi di ghiaccio che mi fissavano e mi facevano sentire un pochino intimidita, ma a interrompere quel suo sguardo su di me fu mio fratello che fece una delle sue idiote domande.
R:"perchè siamo qui? Noi non abbiamo fatto niente ve lo possiamo assicurare"
Tu:"Ron" gli dissi dandogli una gomitata guardandolo sbalordita
R:"che c'è?"
C(caposcuola): "vi abbiamo chiamato qui perché volevamo farvi sapere che quest'anno i professori hanno scelto di assumervi come nuovi prefetti del vostro anno"
R:"che cosa?"
Tu:"davvero? Avete scelto mio fratello come prefetto?" Dissi trattenendo le risate
D:"esatto, avete scelto quei due Weasley?"
Tu:"come ti permetti" gli dissi severamente
D:"non mi sembrate due persone molto affidabili voi due" disse ridendo con la Parkinson
R:"che faccia tosta Malfoy"
Tu:"Ron non dargli retta, è solo un poverino invidioso che ha paura di fallire"
D:"come osi..."
Tu:"ah no caro, non puoi darmi della lurida sangue marcio. Ricordatelo che noi Weasley siamo dei perfetti purosangue che a contrario dei Malfoy ragioniamo e capiamo che i mezzosangue sono dei veri maghi e non sono da sottovalutare"
P:"siete ridicoli e poi guardate che Draco e la sua famiglia prima o poi scomunicheranno anche tutti voi traditori del vostro sangue e..."
D:"basta Parkinson, andiamocene" disse prendendo la sua spilla da prefetto e uscendo seguito dalla Parkinson come se fosse il suo asticello d' accompagnamento.
Quando arrivammo ad Hogwarts nulla era cambiato, era tutto fantastico come l'anno prima tranne che per quell'odiosa insegnante somigliante ad uno squallido rospo rosa. Come tutte le sere appena arrivati decidemmo di andare da Hagrid, che tra l'altro scoprimmo che per ora era in viaggio, quindi ci rassegnammo e ci andammo a riposare.
Il giorno seguente era stato un trauma unico, la maggior parte delle personale stava alla larga da me e sopratutto da Harry, il rospo aveva praticamente stabilito che durante le sue lezioni non faremo mai pratica e Draco durante la lezione di astronomia non faceva altro che puntarmi gli occhi addosso. La cosa era altrettanto imbarazzante ed io ogni volta che incontravo il suo sguardo sentivo il mio cuore battere a mille. Non potevo essere innamorata di lui, insomma io stavo con Harry e poi un Weasley non potrebbe mai stare con un Malfoy sarebbe come andare contro la legge no?
Entrai nella mia sala comune mano nella mano con Harry, fino a quando arrivó Seamus che accusò Harry di essersi inventato tutto. Lui ovviamente non lo ignoró e inizió una lunga discussione finita quasi per farsi a botte. " andiamocene" gli dissi prima che Seamus gli tirasse un pugno in faccia. Entrammo nel mio dormitorio e lui era fuori di sè. Incominció a lanciare tutti i cuscini contro la porta che avevo appena chiuso.
Tu:"calmati" gli dissi con tono dolce
H:"come faccio a calmarmi? La gente pensa cose false su di me"
Tu:"si, ma a te non te ne deve fregare nulla"
H:"dici così solamente perché nessuno pensa cose brutte sul tuo conto" disse urlandomi in faccia
Ero spaventata, non mi aveva mai detto delle cose del genere urlandomi addosso. Presa dal nervoso afferrai uno dei cuscini che c'era a terra e glielo scagliai contro uscendo dalla porta e sbattendola a sua volta. Corsi nel giardino del castello verso la capanna di Hagrid piangendo, fino a quando mi accorsi di essermi scontrata con qualcuno più alto di me. Alzai il volto e vidi Draco Malfoy.
D:"Ehi stai un po' più attenta" mi disse in tono non più di tanto scocciato
Tu;"scusami" gli dissi portandomi una mano sulla fronte
D:"Ehi ma tu stavi piangendo" disse abbassandomi per guardare il mio volto rivolto verso il basso
Tu:"non è niente"
D:"che è successo?"
Tu:"non vedo il motivo del perché dovrei spiegarlo proprio a te" dissi alzando sempre di più il tono di voce
D:"hai ragione"
Tu:"lo so di aver ragione"
D:"mi sembri mio padre" disse quasi ridendo
Io iniziai a ridere per quella specie di battuta che aveva fatto
Tu:"mi stai paragonando a tuo padre?"
D:"no, insomma tu sei diversa da mio padre"
Tu:"ma non mi dire"
D:"ok, sono ridicolo"
Tu:"già" dissi ridendo ancora
D:"e tu sei davvero carina" disse sottovoce
Tu:"cosa?"
D:"no, niente"
Tu:" ehm io devo andare"
D:"si anche io"
Iniziai a camminare verso il castello quando risentì la sua voce che chiamava il mio nome. Mi girai di scatto.
D:"t/n. Ti andrebbe di armi ripetizioni di astronomia? Oggi ho visto che te la cavi.
Tu:"va bene" gli dissi senza pensarci e andandomene

Dalla parte sbagliata-DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora