Scesi dall'auto e vidi la mia casa. Non l'hanno demolita anzi c'è un cartello con scritto cosiddette parole "Qui fu stato l'incendio in cui morissero Mr. Tight e Mss. Tight". Non mi hanno nominata ed è già un passo avanti. Scavalcai il cancello tutto rigiunito e guardai attentamente la mia casa. Era tutta bruciata. Il tetto quasi non c'era più, le finestre spaccate, la porta rovinata, tutto rovinato. Chiusi i gli occhi e quando li riapri vidi la casa come me la ricordavo e sorrisi. Il tetto violetto, la porta grigia, le finestre intatte, il giardino verde e poi vidi me. Una piccola me che leggeva il libro di sua nonna. « Kat e l'ora di rientrare a casa su vieni » disse una signora dalla trentina d'anni. Aveva i capelli ben pettinati, era truccata con solo mascara e rossetto rosa, i vestiti erano eleganti ed era con i tacchi, « ora arrivo mamma » disse la piccola e inizio a correre verso dentro. La seguì, non so il perché ma i ricordi mi si stanno assalendo. Arrivai in camera dei miei genitori ed ecco che rividi come lo ricordavo. Il letto matrimoniale era grandissimo, la stanza non era tanto accesa ma era bella. Le tende rosse, l'armadio marrone, il tappeto pieno di piume. Piume? Mi guardai intorno e vidi me e un signore non molto anziano che si stanno tirando le cuscinate e risi vedendo quella scena. Andai nella mia camera e vidi la mia lampadina preferita tutta bruciata ma poi la vedo con i suoi colori stupendi e la forma da stellina, stupenda. Guardai il letto e vidi la bambina sotto le coperte con accanto i genitori che le raccontano la sua storia preferita "Cappuccetto Rosso". «E vissero tutti felici e contenti?» chiese la bambina alla fine della storia «si tesoro e vissero tutti felici e contenti» disse la madre con un gran sorriso. Si alzò e andò fuori « bambina mia tu ormai sai che le favole sono inventate perché le vuoi continuare ad ascoltarle?» chiese il padre e la bambina lo guardo e prese un quardenetto e glielo porse « perché un giorno anche le mie favole diventeranno famose in tutto il mondo, io per ora prendo spunto papà. » disse la bambina con un sorriso a trentadue denti « tranquilla ci riuscirai. Buona notte stellina » le diede un bacio sulla fronte e uscì. Scesi le scale e andai in soggiorno e vidi la bambina per terra a disegnare. Si alzò e andò verso la grande finestra però quando si sporse fece cadere la candela e la tenda prese fuoco. Le fiamme rosse si fecero più grandi e l'aria era diventata calda e secca. All'improvviso tutto e sparito. Uscì dalla casa e mi ricordai le parole che mi disse un giorno mio padre "La vita non è tutto rose e fiori. Ci sarà qualcosa o qualcuno che farà cadere la disgrazia in ogni momento della tua vita. Quindi vivila al meglio piccola stellina" mi vennero le lacrime agli occhi « Papà stanne certo la vivrò » dissi e mi girai verso l'auto e la raggiunsi. Prima di salire guardai un ultima volta quella casa ormai distrutta dal l'incendio causato da me. Salii in auto e guardai Maurizio « Partiamo? » chiesi e lui annui e avviò il motore è partimmo per arrivare alla destinazione.
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ChickLitKatherine Stalin, 18 anni e amante della musica e i libri. Occhi azzurri mare e capelli neri. Cresciuta dal migliore amico dei genitori. È una ragazza carismatica e molto sociale. Ama molto la pace e la tranquillità. In poche parole una ragazza intr...