Ti versi un bicchiere di vino. Hai la camicia azzurra di lino che ti ho regalato al compleanno dell'anno scorso.
Sono appoggiata allo stipite della porta, in vestaglia; ti guardo la schiena. Hai un fisico atletico, le spalle larghe: hai fatto nuoto per tanti anni.
«Perché non mi hai detto niente? » esordisco a bassa voce.
Ti vedo fare un sussulto, non pensavi fossi qui. «A cosa ti riferisci? » non ti giri neanche.
Non mi avvicino. «Ho saputo che tua madre sta morendo » rispondo secca. «Perché non me l'hai detto? »
Finisci di bere il bicchiere di vino e, finalmente, ti volti, mentre te ne versi un altro. Viviamo insieme da dieci anni, siamo sposati da quattro, abbiamo una figlia piccola e io non so che tua madre sta morendo. Tutto questo è assurdo.
«Cosa c'era da dire? » ribatti con un piccolo ghigno. «Non è che ci sia molto da fare »
Ti guardo stralunata. «Stai scherzando, vero? »
Fai spallucce e bevi.
Ti raggiungo e prendo un bicchiere a mia volta. Mi verso una dose abbondante di vino e ti imito. «Wow » commento sarcastica. «Scusa tanto se ero interessata a conoscere le sorti di mia suocera»
Siamo appoggiati al bancone della cucina, vicini. Eppure non ti ho mai sentito così lontano.
Non dici niente e la cosa mi fa innervosire. Continuo a sentire il tuo respiro, i tuoi sospiri, ma non sento te. Non sento niente di te, in tutto questo. Non ti sento più da anni, forse, e me ne sto accorgendo solo adesso.
«Vuoi dire qualcosa, cazzo? » trattengo un urlo isterico.
«Cosa vuoi sentirti dire? » usi un tono piatto.
Sto facendo uno sforzo per non tirarti uno schiaffo in faccia; poggio il bicchiere sul tavolo di legno in maniera rumorosa, per sfogarmi. «Tipo che cosa ha? Perché sta succedendo? Perché non me l'hai detto? »
«Abbassa la voce: Anna sta dormendo » dici soltanto mentre continui a bere.
«Ma tu sei cretino » scuoto la testa incredula. «Ti senti quando parli? »
Non dici niente.
Finisco il bicchiere di vino in un sorso. «Scopi con un'altra? »
Questa volta è il tuo turno per sgranare gli occhi: mi guardi in maniera incredula e scuoti la testa, ti avvicini a me, improvvisamente premuroso ed affettuoso, appoggi il vino sul tavolo e mi accarezzi un braccio. «Perché lo pensi? Non lo farei mai »
«In che senso perché lo penso? Forse perché noi non facciamo l'amore da mesi? O perché non ti confidi nemmeno più con me su quello che succede? Chi sono diventata? La prima deficiente che passa per strada? Se almeno facessimo sesso saprei di essere una tua valvola di sfogo, ma non sono nemmeno quello » mi viene da piangere, però mi trattengo.
Tu continui a cercare i miei occhi, ma io ti evito, perché non so se un tuo sguardo sono in grado di reggerlo, adesso. Mi prendi il mento in una mano e mi costringi ad affrontarti.
«No, non ti tradisco con nessuna » sentenzi alla fine; dato che io non aggiungo altro, a mezza voce mi chiedi: «E tu? »
« Sì » rispondo secca.
Ti allontani istintivamente e mi guardi. «Pensavo mi amassi » ribatti soltanto.
«Infatti ti amo » replico. «Ti amo, ti amo da morire. L'ho sempre fatto. Ma non facciamo sesso da mesi, non stiamo più bene insieme, ti rendi conto? » indico prima me e poi te. «Lo capisci? Sembriamo distanti anni luce, sembriamo su due pianeti diversi... Non so cosa ci stia succedendo, ma di sicuro non è nulla di buono »
«Chi è? » hai il fiato corto, sembra tu abbia fatto una corsa.
«Non importa »
«Perché? Decido io se importa »
Ora sono io a prenderti il volto tra le mani. «Non importa perché io scelgo sempre e comunque te. Non è importante perché, per quella persona, io non provo niente »
Scoppi a piangere e mi abbracci. Rimango stordita, per un secondo, poi ricambio la stretta.
«Mi dispiace » sussurri.
Siamo arrivati ad un momento di rottura così grave che non so nemmeno come faremo a risollevarci. Abbiamo costruito muri di silenzi, mattone dopo mattone, parola dopo parola non detta ed ecco dove siamo arrivati. Tu non mi confidi cose importanti, io vado a letto con un'altra persona, per la quale non provo nemmeno nessun sentimento.
Eppure ti amo ancora e sento che mi ami anche tu.
Ti sceglierei al posto di chiunque altro; perché nel mio cuore ci sei sempre stato solo te e sarà così per sempre. Anche se dovessi lasciarmi dopo aver scoperto che ti tradisco, che sono una persona sporca; anche se dovessi lasciarti io perché non mi dai nemmeno la metà di quello che mi davi nei primi anni della nostra storia. Ci saresti sempre tu, al posto di chiunque altro.
Non importa quanto mi farai soffrire e quanto abbia già sofferto.
«Dispiace anche a me » ribatto.
Il mio naso sfiora il tuo collo e sento il tuo profumo che mi inebria le narici. Sollevo appena la testa e la tua bocca cerca la mia, mentre fai respiri pesanti.
Mi baci di un bacio arrabbiato, ma bisognoso.
E io ti bacio allo stesso modo.
In un momento mi hai sollevata e portata sul bancone della cucina e facciamo l'amore.
Un sesso crudo, veloce, nervoso, silenzioso, di sfogo. Non ti togli la camicia e non mi spogli nemmeno. Semplicemente entri dentro di me.
Fai un sussulto, prima di fermarti. Ed esiti prima di uscire e di scostarti da me.
Appoggi la tua fronte alla mia; ansimiamo tutti e due.
Mi baci ancora e io mi lascio trasportare. Le tue mani si muovono ancora su di me: sui miei fianchi, sulle mie gambe, sui miei seni, tra i miei capelli.
«Mi eri mancata » riesci a dire, alla fine.
Sorrido. «Anche tu »
«Possiamo andare a stenderci? Al resto penseremo domani »
Annuisco, mentre ti accarezzo i viso.
Mi prendi in braccio e mi fai scendere dal bancone, mi prendi per mano e mi porti su per le scale, cercando di fare silenzio, per non svegliare la bambina.
Ti togli i vestiti e vai sotto le coperte, io faccio lo stesso.
Appoggi la testa sul mio petto ed inizio ad accarezzarti i capelli. «Andrà tutto bene » sussurro.
Ed inizio a pensarlo davvero.
E al resto penseremo domani, come dici tu; ora mi basta sapere che sto con te, nel letto che abbiamo condiviso per così tanto tempo ed è la prima volta che ti sento accanto dopo mesi. E al resto penseremo domani, mi continuo a ripetere, mentre chiudo gli occhi e mi addormento.
Vorrei che domani non arrivasse mai.
YOU ARE READING
Frammenti
Short StoryUn agglomerato di storie brevi che ogni tanto mi vengono in mente senza apparente motivo e che sento il bisogno di scrivere. In ognuna di essere c'è una piccola parte di me, se non un'intera parte di me stessa. Le ho sempre scritte, fin da quando er...