Riprendere vita dopo la morte è un po' come nascere una seconda volta, ma in un corpo già cresciuto: non c'è luce, solo oscurità, all'inizio non riesci bene a controllarti e non ti rendi neanche conto di dove sei, cosa sta succedendo e soprattutto non ricordi neanche chi sei (o chi sei stato sarebbe meglio dire). Ma poco a poco, la memoria riaffiora e tutti i ricordi della tua vita passata ti ritornano in mente, anche l'ultimo momento prima di morire. E quando te ne rendi conto, le emozioni che provi possono essere svariate: spavento, nostalgia, rabbia, tristezza, stupore, per alcuni addirittura felicità, ma il ricordo non lascia mai indifferenti.
Nel mio caso, ho provato all'inizio incredulità e stupore, e poi una vagonata di tristezza mista a nostalgia ha iniziato a pervadermi. Ero triste perché avevo vissuto una vita davvero bellissima, merito anche delle persone che avevo intorno e, pensando che non avrei mai più potuto vivere quei momenti un'altra volta, iniziai a deprimermi.
Solo in quel momento però, mentre mi asciugavo una lacrima, mi ricordai che comunque, morto o non morto, in quel momento ero vivo... cioè potevo muovermi, sentire, parlare. Provai a pizzicarmi e sentii dolore, quindi non era neanche un sogno. Insomma, sembrava davvero come una nuova vita, un po' strana ma una nuova vita.
Ma in quel momento, in cui un briciolo di entusiasmo si stava creando dentro di me, sentii quella voce.
"Anima persa, sai perché ti trovi qui?".
Diceva a me?
Probabilmente si, ma che significava? Voglio dire, anima persa? Sul serio?Non risposi, così la voce ricominciò:
"Tu, che ti permetti di non rispondere. Sei muto per caso?"
Continuavo a non capire.
"Chi è che parla?" chiesi.
"Con chi pensi di avere a che fare, stolto?"
"Vorrei saperlo anche io. E non chiamarmi stolto..." risposi trasparendo finto coraggio.
"Sei un caso disperato, stolto. Ancora non comprendi la situazione in cui ti trovi?" disse la strana voce.
"Direi di no, non so dove sono, non so chi o cosa tu sia e vorrei una spiegazione, grazie." e continuai "e, ti prego, non rispondermi con un'altra domanda".
Dopo una breve pausa, la voce tornò a parlare:
"Vuoi una risposta? Ebbene, l'avrai: io sono Hozer, a capo della guardia demoniaca, e tu sei qui per pagare dei peccati che hai commesso nel corso della tua deplorevole vita, vile umano".
I peccati cosa? Voglio dire, Sono sempre stato un uomo onesto nella mia vecchia vita: non ho mai fatto male ad una mosca, mai fatto niente di immorale, non ho mai neanche fumato per la miseria! E questo Hozer viene a dire a me che devo pagare per i peccati commessi? E per di più mi ha chiamato anche "vile umano"? Era uno scherzo vero?
Così lo chiesi anche a lui, ma dopo la sua risposta niente sembrava più poter essere uno scherzo...
"Mi sto stufando, umano. Questi giochetti non ti aiuteranno in nessun modo con me. Rassegnati. Da adesso la tua vita, se si può definire tale, è segnata. E questo tuo far finta di non capire non ti aiuterà a sentirti meglio". Poi proseguì:
"Soffrirai, umano, soffrirai tanto da pregare di venir ucciso una volta per tutte. Ma non succederà. Sei condannato a questo luogo in eterno: benvenuto nell'Inferno ".
Mi ammutolìi. Ero scioccato e spaventato a morte. Io... nell'Inferno... per l'eternità... non poteva essere vero.
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Inferno - Primi Capitoli
HorrorSi tramanda fin da sempre che l'oltretomba sia un luogo orribile, pieno di crudeltà, creature mostruose, sangue e dolore. Si narra anche però, che chi si comporta bene in vita non ha nulla da temere, perché dopo la morte finirà in un luogo paradisia...