Vita Passata

20 3 1
                                    

Prima di raccontarvi il seguito, voglio parlare un po' della mia vita passata, per farvi capire quanto ingiusta sia la mia presenza qui all'Inferno.

Ma adesso vi farete un'idea.

Mi chiamo Walt Anderson, ma chiamatemi solo Walt. Sono nato in una piccola cittadina dell'Oregon, vicino a Portland. La mia infanzia é stata abbastanza felice direi: molti amici, un futuro da medico e tanto tanto studio. Mi sono laureato in medicina e, dopo la specializzazione di 5 anni in psichiatria, sono finalmente entrato nel mondo del lavoro. All'inizio ho lavorato come assistente ma, vista la mia bravura, dopo solo sei mesi sono diventato operativo come psichiatra primario del Greystone Park Psychiatric Hospital, in New Jersey, per poi, 5 anni più tardi, aprire il mio personale studio psichiatrico a Portland.

Ogni anno curavo (o quanto meno provavo a farlo) oltre cento pazienti con i più svariati disturbi mentali. Ero considerato uno dei migliori psichiatri in circolazione e persone da tutto il mondo venivano per farsi visitare da me. Io, da parte mia, ho sempre fatto quello che potevo per risanare più pazienti possibili, utilizzando tutte le mie conoscenze e le mie tecniche, indipendentemente dalla disponibilità economica del paziente che si presentava. Infatti molti altri psichiatri si rifiutavano di lavorare, nel caso in cui dall'altra parte non ci fosse stata una situazione economica stabile. Ma io avevo principi sani, non corrotti dal denaro. Certo, guadagnavo bene, ma la mia era una passione, una vocazione quasi, e i soldi erano relativi.

Venni candidato anche per il Nobel per la medicina nel 1983, vinto poi da una certa Barbara se non ricordo male. Ma questo per farvi capire l'importanza che il mio lavoro aveva raggiunto a livelli mondiali.

Ma non mi vantavo mai di quanto avevo ottenuto con anni e anni di studio e lavoro, anzi, ero sempre ben disposto ad aiutare o consigliare ai meno esperti, senza risultare presuntuoso.

Poi a 60 anni ho deciso di smettere e sono tornato a Portland, dove ho vissuto fino alla mia morte, a 90 o 92 anni. Per la verità ricordo poco dagli 85 anni in poi, forse a causa della mia vecchiaia, ma so che sono morto felice.

Insomma, ho passato una vita intera a salvare menti umane e, dopo la morte, mi ritrovo all'Inferno a "pagare per i miei peccati" e mi chiamano anche "vile umano". O c'è un errore oppure l'aldilà é fortemente ingiusto. Ma forse, se solo di un errore si tratta, c'è anche un modo per farmi spostare. Almeno devo tentare.

Inferno - Primi CapitoliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora