~Capitolo 6~

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Buio.
Buio.
Non riesco a vedere nulla... solo buio.
Il mio respiro è affannato.
Ho qualcosa che mi copre gli occhi, tipo una fascia.
Ho anche un pezzo di scotch sulla bocca.
Sono seduto apparentemente su una sedia.
Provo a muovere le mani.
Non ci riesco: sono legate, questa cosa vale anche per le gambe.
Addosso non ho la maglia.
E nemmeno i miei stivaletti, quindi riesco a sentire la moquette sotto i miei piedi.
Provo a dimenarmi.
Non succede nulla.
Improvvisamente senti una porta aprirsi.
Deve essere in metallo e pesante, perché quando si richiude fa un bel tonfo.
Passi.
Passi che si avvicinano a me.
La persona appoggia le sue mani sulle mie guance.

"Oh John... potevamo essere felici insieme... invece te hai preferito i soldi che me..."

Penso che l' uomo si stia riferendo al fatto che vado in giro a vendere il mio corpo per guadagnare un po' di denaro.

"...e adesso, mio caro, ne pagherai le conseguenze."

L' uomo mi sta togliendo ma fascia permettendomi di vedere.
Dando una rapida occhiata in giro, noto che mi trovo in un angolo di una camera da letto.
C'è una sola finestra forno con le tende semichiuse, ma riesco comunque a vedere che fuori è buio è nuvoloso.
Dopo di che il mio sguardo cade sulla figura davanti a me.
Lo guardo dall'alto in basso.
Lui è magrolino, apparentemente più basso di me.
Ha i capelli molto corti e di colore castano scuro.
Addosso ha un giubbotto nero di pelle e dei jeans attillatissimi come la giacchetta, nei piedi porta delle comuni sneakers blu scuro.
Io sto fissando lui e lui sta fissando me con uno sguardo gelido.
Avvicina la mano verso la mia bocca e con un colpo secco toglie il pezzo di scotch che mi impediva di parlare.
Prima che io possa dire qualsiasi cosa, si siede sulle mie gambe e inizia a baciarmi sulle labbra.
Solo a stampo però, perché nonostante lui voglia farmi schiudere le labbra, io continuo a serrare la bocca.

Dopo un po' smette, si alza e apre il cassetto di un mobile vicino.
Prende una siringa contenente un liquido trasparente.
Delle lacrime iniziano a scendere sul mio viso, con quelle lacrime faccio anche dei piccoli singhiozzi.
Lui mi guarda e sorride maleficamente.
Ritorna da me e impianta l' ago della siringa nel mio braccio, iniettandomi qualcosa che non mi fa più muovere nulla apparte gli occhi.
Mi slega e, considerato che non riesco a muovermi, mi sfila i jeans e mi stende sul letto legandomi le mani.
Anche lui si toglie il giubbotto e pantaloni.
Subito dopo, si siede su di me e con un sorriso compiaciuto mi dice

"Adesso ci divertiamo"











*emoji a caso*

Madonna santa lo ammazzo anche se ho scritto io il capitolo...

Comunque CHE DIO DEACON BENEDICA IL MIO REGNO
In particolare la cavaliera Brisus_Chris che vende toast al formaggio :))

E... Nulla

Ma ciao raga, Ali🖤

In The Lap Of The Gods / Deacury fanfiction ita {IN PAUSA} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora