✐ ATTENZIONE! ✎
La storia è protetta da copyright, se qualcuno prova a copiarla, può essere denunciato per legge, detto questo, buona lettura.La mia vita fino a qualche anno fa era semplice e lineare. Per me era come percorrere una maratona priva di fine, in assenza di vari ostacoli e curvature che "difettavano" la strada. Come ho già detto, era semplice, ma mai mi sarei immaginata che tutto questo sarebbe stato rovesciato per terra, tutta questa vita svanita in un solo giorno, in un solo momento, in un solo sguardo...
Ciao,
mi presento, sono Hermione Jean Granger detta Mione o semplicemente Herm, già, i miei amici mi chiamano con i miei diminutivi per comodità, ho 17 anni e vivo in una città abbastanza grande, così grande da essere calpestata dai piedi di molti cittadini e turisti, ma soprattutto studenti provenienti dall'estero e celebrità. Londra, ammirata e invidiata da molti Paesi per la sua cultura, ma ora parliamo di me, sono una giovane donna piena di speranza e talento, ma che ancora non ha ideato piani per il proprio futuro...sono nata in una famiglia babbana, così veniamo chiamati quando con nostra fortuna abbiamo capacità magiche ma con genitori normali come tutti gli altri, eppure per me saranno sempre magici anche se non sono capaci di agitare una bacchetta e compiere incantesimi.
Vivo la mia vita adolescenziale come ogni ragazza, nel tempo libero mi reco in biblioteca a sfogliare le fresche pagine dei libri. Da piccola leggevo saghe intere di libri in un solo giorno e non facevo altro che imparare sempre cose nuove.
Bene, siamo arrivati al punto critico della storia...
la mia vita familiare và sempre meglio, purtroppo per cause scolastiche non vedo i miei genitori, oltretutto ora più che mai sono impegnati sul lavoro ma quando riescono ad avere del tempo libero, mi dedicano tutte le attenzioni possibili scrivendomi una miriade di lettere. Il problema è fuori casa, fuori dal dormitorio...ogni volta che oltrepasso quella barriera invisibile mi sento una persona diversa, più riservata. I miei voti sono molto alti, mi reputano una ragazza davvero brillante per la mia età e questo dovrebbe farmi sentire sollevata ma non mi sento poi così serena. Per me non sono i voti a determinare la personalità di un soggetto ma il carattere, purtroppo sembra come se non contasse molto questa cosa e quindi giudicano anche solo dall'abbigliamento della persona.
Sto parlando in particolare di un ragazzo qui a scuola proveniente da una famiglia purosangue i quali avevano stretto contatto con colui che non dev'essere nominato...Voldemort;
Draco Lucius Malfoy, il solito biondino ossigenato dai penetranti occhi color ghiaccio freddi come la morte, da anni non fa altro che chiamarmi "Mezzosangue" per via della mia famiglia, un insulto spregevole per noi figli di babbani, non è di certo un termine da gente civile!
Al mio fianco ci sono sempre stati Ronald Weasley e il famosissimo Harry Potter ad aiutarmi, i miei migliori amici, all'inizio non eravamo in grandi rapporti, ma ora siamo legati da una forte amicizia la quale non fa altro che aumentare negli anni.Ed eccomi qui appena fuori dal dormitorio come se stessi partendo per un viaggio di sola andata verso l'inferno con lo zaino sulle spalle e tutto il peso che mi cadeva addosso in quel periodo.
Camminavo a testa bassa canticchiando un po', era l'unico metodo che riusciva a tranquillizzarmi più di una ninna nanna...quello è il momento più bello...vivere nel proprio mondo immaginario, peccato che sia così bello quanto impossibile.A causa della mia disattenzione andai a sbattere contro qualcuno cadendo a terra, mi scusai immediatamente posando le mani sui libri dello sconosciuto raccogliendoli.
Glieli passai senza nemmeno rivolgergli uno sguardo ma ad un certo punto udii il mio nome provenire dalle labbra del ragazzo, la voce era così delicata e scandita che per poco rabbrividivo a sentirla.- Granger.
Alzai lo sguardo posandolo su quello del ragazzo rimanendo sorpresa da chi fosse.
- Malfoy.
To be continued...
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✓┇ PERFECTLY WRONG
RomanceE ogni giorno mi sembrava sempre più intenso e pesante per quanto fosse inattuabile stare senza lui. L'unica fiamma che splendeva in quelle giornate soffocanti oramai se n'era andata... sarà stata colpa mia? Era lui che non riusciva a capirmi? Tant...