Un obbiettivo confuso

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Ah porco cavol fiori c'è voluto tanto tempo per arrivarci, come si può vedere dalla data di pubblicazione di questa parte di storia e ora sono a casa. Ma come sono arrivato è stato come prendere una zucchina nel sedere. Una gang di vecchi-catarro mi stava aspettando per bullizzarmi. Ma perchè deve esser così difficile cagare in bocca al cesso? è da circa un anno che devo cacare! Per fortuna c'era il mio Acapaquaradasete per terra. Qualche spruzzo d'acqua negli occhi è bastato a spaventare quei poveri vecchietti. Non avendo la porta sfondai la chiave. Entrai, tutto buio, era sera, quindi era normale, penso, troppe virgole, quindi ho paura. Inizio l'iniziativa di iniziare ad avviarmi diretto in direzione del bagno ma noto che l'intera casa ha il pavimento bagnato. E' passato molto tempo da quando le suore mi sculacciavano giornalmente e ora che torno qua consapevole della pericolosità di qualsiasi mia azione, quindi pronto a reagire razionalmente, il cesso è spaccato in due. Magari non è questo l'obbiettivo nella mia vita, magari avrei dovuto concentrarmi più sui classici obbiettivi, come insultare gli immigrati perchè ci rubano il lavoro più brutto che c'è, ovvero quello di raccogliere pomodorini sotto il sole, o magari ascoltare robe sul quattro a volume 86 per poi stare fuori sedermi su una sedia e ammirare la fastidiosità dei bambini che giocano a calcetto. Ma le mie ricerche non potevano fermarsi qui. Guardo dalla finestra e vedo il peggio del peggio: la pecora-dario, o come mi hanno imparato in questi giorni di dura imparazione: la pecora-diario!

Sono musulmano.

Dura è meglioWhere stories live. Discover now