Capitolo 1

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Vic

Quando avevo ricevuto l'invito per quella festa ero scoppiata a ridere. Ma sapevo con certezza che, nonostante i miei giudizi a riguardo, ci sarei andata. Avevo intenzione di combinare qualche casino giusto per non smentirmi, ma non avrei mai pensato che sarebbe stata quella festa ad incasinare me.

Fisso la locandina che mi hanno dato l'altro giorno al campus. Ero andata a ritirare i nuovi orari delle lezioni e all'entrata c'erano due ragazze ben vestite che distribuivano gli inviti. C'è scritto a caratteri cubitali: Festa di apertura -  California Northern Valley College. La lancio con disprezzo sulla scrivania. Sbuffo appoggiando i piedi sul tavolo che fanno un tonfo a causa dei miei pesanti anfibi.

Mi chiedo perché ci tengano tanto a festeggiare l'inizio del nuovo anno accademico. Io lo vedo più come un incubo. Nonostante tutto però a quella festa ci andrò. Non per festeggiare, ma per rovinare il divertimento agli altri. Dato che il mio concetto di divertimento è di sicuro differente da quello di chi frequenta quel luogo. La villa dei Turner, ovvero la villa più sfarzosa in città che ovviamente appartiene alla famiglia più ricca. Mi viene il vomito solo a pensarci. E mi chiedo perché non abbiano scelto un posto più neutro in cui festeggiare, ma già mi immagino la risposta.

L'unica cosa che mi sprona ad andare è che ci sarà anche Tay. Non si tira mai indietro quando le propongo queste serate. Le mando un messaggio e in qualche secondo ricevo la sua risposta affermativa.

Dopo essermi preparata corro al piano di sotto. Sono in ritardo e devo passare a prendere Tay. Mentre cerco le chiavi della macchina, che come sempre vengono inghiottite dal disordine della casa, una voce mi spaventa.

<<E' bello ogni tanto vederti vestita decentemente!>>dice Christina che dalla porta della cucina mi scruta con un sorrisetto soddisfatto.

In realtà ho aggiunto solo un tocco di eleganza al mio solito abbigliamento dark-rock. Probabilmente sono le scarpe con il tacco e il vestito corto a fare questo effetto.

<<Grazie sei sempre gentile>>sbotto continuando la mia ricerca.

<<Non vai in moto?>>mi chiede.

La guardo male. Non ne posso più di lei e del suo modo di controllarmi.

<<Secondo te posso salire su una moto vestita così?>>chiedo scocciata indicandomi il vestito e i tacchi. <<E poi devo passare a prendere Tay, stiamo più comode in macchina>> rispondo in fretta afferrando le chiavi che sono finite sotto i cuscini.

La saluto senza lasciarle tempo di replicare ed esco di casa.

Arrivo davanti alla confraternita in cui abita Tay. Ormai quell'edificio sta per cadere a pezzi, ma non ci sono i soldi per sistemarlo. Anch'io faccio parte di quella confraternita, ma non ci sono mai andata a vivere. La scusa ufficiale che uso è che non ci vado a vivere "per sgarrare alle regole come al solito", ma la verità è che, anche se adoro stare con loro tutto il giorno, ho bisogno di un posto tutto mio dove stare in pace ogni tanto.

Mentre penso vedo una chioma blu uscire. Le faccio cenno con la mano di muoversi a salire.

<<Sei uno schianto!>>dico a Tay mentre si siede in macchina e la gonna le si accorcia vistosamente.

<<Certo mica posso farti sfigurare>>mi risponde ridendo.

Colgo il sarcasmo con cui lo dice.

<<Dai andiamo a questa festa di merda che ho bisogno di bere>>conclude in tono più serio.

Io scoppio a ridere e scuoto la testa. Tay è famosa per le sue sbronze colossali. Un altro motivo per cui andiamo a quelle feste è perché l'alcol non finisce mai.

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