Basket.

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_Candice_

La campanella che segnava la fine della prima parte delle lezioni e dava inizio al pranzo,mi risollevò il morale. Ciò voleva dire che il tempo stava trascorrendo,e quindi l'incubo stesse per finire.

Mi diressi alla mensa e mentre prendevo un vassoio mi sentì qualcuno da dietro darmi una pacca sulla spalla:

-Hey Harry!Oggi Niall vuole ficcarsi in bocca più patatine possibile,pronto ad immortalare tutto?- era Louis.

-Oh si,non vedo l'ora!-gli risposi con falso entusiasmo.

-Bene,allora ti aspettiamo al tavolo-concluse lui dandomi l'ennesima pacca sulla spalla,che massaggiai con il braccio opposto. Erano delle belve!

Quando finì di riempire il mio vassoio mi girai lentamente verso il tavolo che prima mi aveva indicato Louis e con disgusto,osservai un ragazzino biondo che continuava ad ingurgitare patatine senza mandarle giù.

Oh mio Dio,che schifo! Ed io avrei dovuto mangiare con loro?

D'un tratto davanti a me si fece tutto buio. Poi focalizzai che erano due mani,e di ragazza, se non sbaglio,perché sentivo il forte odore di crema provenire da esse.

Cercai di divincolarmi e finalmente ci riuscì.

-Hey stallone!-.Cavolo,era Caroline! Come diamine me la sarei tolta di torno?!

-C ciao Caroline...-le risposi mentre lei mi baciava il collo.

-Ma che fai?-sussurrai,però molto probabilmente lei non mi sentì.

-Sai, i miei genitori oggi non ci sono quindi pensavo che magari potevi passare da me per decidere cosa mettere per il ballo...- mi sussurrò all'orecchio la sciando la frase come se fosse incompiuta.

-Ah,ho da fare scusa!- mi limitai a dirle mentre cercavo di allontanarmi.

Lei mi tirò di nuovo a se e completò la frase:

-D'accordo, quello che volevo dire era che finalmente saremmo stati da soli e magari potevamo provare quella posizione che...- e mentre lo diceva si avvicinò ancora di più al mio orecchio mentre mi sussurrava cose disgustose.

Mi cadde il vassoio dalle mani mentre le urlai:

-Schifosa troietta assatanata!Ma non hai alcun pudore?!- e mi allontanai lasciandola con l'attenzione di tutta la mensa rivolta su di lei.

Guardai l'orologio e notai che era l'ora di scendere in palestra per gli allenamenti, speravo solo che le due ore sarebbero passate in fretta.

Nello spogliatoio, la puzza di sudore era insopportabile.

Louis arrivò poco dopo di me e cinque minuti più tardi il coach ci venne a chiamare per scendere in campo. Oh mio Dio, si iniziava!

I ragazzi della squadra iniziarono a prendere i palloni e, palleggiando, correvano verso un canestro per poi tirare e centrare il cesto.

-Harry!Che stai aspettando?Prendi una palla!- mi urlò Louis dall'altro lato del campo mentre mi lanciava una palla. Me la lanciò talmente forte che, appena mi colpì le gambe caddi a terra.

-STYLES!Che diamine fai?!!!Avanti alza il tuo fondoschiena e comincia a riscaldarti seriamente!- mi urlò il coach!

Mi alzai e raccolsi la palla; cercai di palleggiare come facevano gli altri ma, ogni tre passi, la palla mi scappava.

-Hey amico!Ti sei scordato come si gioca?- disse uno dei ragazzi che si stava allenando.

Non gli risposi ma continuai ad avanzare verso il canestro. Provai a tirare, più e più volte, ma la palla sbatteva sempre sul palo al centro.

Poi il coach fischiò e tutti si misero in due file,uno di fronte all'altro. Li osservai attentamente fino a quando non sentì una presenza dietro di me:

-Harry!Ma che hai oggi?Cosa aspetti a metterti in fila con i tuoi compagni!?-. Sussultai in maniera evidente.

-Si coach,mi...mi scusi- gli dissi mentre mi andavo a mettere accanto a Louis, che mi guardò con rimprovero; gli risposi alzando le spalle,che altro avrei potuto fare?.

Il primo della fila iniziò a passare la palla a quello che gli stava di fronte e così via,fino ad arrivare a me,che ero l'ultima.

Afferrai bruscamente la palla e mi guardai intorno per capire cosa dovevo fare. Forse dovevo correre a canestro e tirare?

Sentì Louis che mi dava una spallata e mi faceva segno di ripassare la palla. Aah! Ok,avevo capito,si doveva rifare il giro, e così feci.

Questo "giochetto" lo ripetemmo una decina di volte e notai che io ero sempre la più lenta,ma pian piano che si ripeteva ci presi gusto e lo feci anche ridendo; fino a quando il ragazzo (anzi,la bestia!) di fronte a me mi rilanciò la palla in faccia.

Indietreggiai leggermente mentre la testa mi girava e le mie orecchie sentivano le risate degli altri.

-Scusami amico!- mi disse il colpevole con tono poco convinto mentre continuava a ridere con i suoi compagni.

Un'altra volta il coach fischiò e ci divise in due gruppi da cinque: ci posizionò,me ed un altro ragazzo abbastanza alto di fronte,quattro dietro di me e altri quattro dietro questo armadio .

Quella doveva essere una partita.

Sentii il fischio d'inizio e il coach lanciò al centro di noi due la palla ma non sapevo cosa cappero fare! L'armadio di fronte a me saltò, prese il possesso della palla e corse verso il canestro della mia squadra;mentre tutti gli altri correvano verso di lui per rubargliela mi limitai a correre in maniera ridicola attorno al campo.

Cominciai a non sopportare più quel fischietto all'ennesimo suono che provocava.

-Styles, sveglia!Da capo ragazzi-.

E ripetemmo tutto dall'inizio con la variante che ora sapevo cosa fare.

Questa volta saltai più in alto e riuscì a prendere la palla. Mi voltai verso il coach sorridente e gli mostrai il mio trofeo urlando:

-Guardi!L'ho presa!- ma subito dopo mi furono tutti addosso,così violentemente che caddi a terra sbattendo la testa sul pavimento.

Persi un attimino i sensi e dovetti concentrarmi per ricordare dove mi trovavo.

Poi vidi una mano stesa verso di me e una voce sghignazzare:

-Amico, dammi retta:meno seghe!-.

Louis mi sollevò da terra dandomi delle pacche sulla spalla mentre il coach ci diceva di tornare agli spogliatoi e mi osservava con sguardo pieno di rimprovero,erano due in un solo giorno già!

Ma grazie al cielo,era finita!

Tornai a casa praticamente distrutta,volevo farmi una doccia ma....sapevo che sarebbe stato molto disgustoso,però non riuscivo a resistere con quella puzza di cane bagnato addosso!

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