The aswer was there.

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"Sappiate vivere insieme alla persona tanto odiata e troverete la risposta l'una nell'altro".

- Sappiate vivere insieme alla persona tanto odiata e troverete la risposta l'una nell'altro- ripetei ad alta voce.

Ne ero sicura, la risposta era lì.

Ora, però dovevo vestirmi. Mi guardai attorno e a terra c'era la maggior parte dei vestiti che quell'idiota possedeva.

Frugai nei cassetti e trovai una maglietta della divisa che sarebbe andata bene, ora toccava ai pantaloni: questo invece fu più complicato, perché dentro l'armadio di Harry non ce n'era traccia!

Una soluzione ci sarebbe stata ma avevo paura di frugare in quel macello; non volevo trovare brutte sorprese. Ma dato che non potevo andare a scuola in mutande, mi arresi e accovacciandomi iniziai a cercare un paio di pantaloni puliti.

Finalmente ne afferrai un paio che sarebbero dovuti andare bene,li indossai e dentro una tasca ci misi il foglietto che avevo trovato prima.

Adesso che il problema vestiti si era risolto ne sorgeva un'altro:affrontare i genitori con aria indifferente, perché di questa storia non ne doveva sapere nessuno;ci avrebbero presi per due pazzi!

Scesi le scale che portavano al piano di sotto molto lentamente e, seguendo l'insopportabile odore di frittura, mi diressi verso la cucina, dove si sentiva rumore di padelle e di giornali sfogliati.

Varcai la porta di quella stanza e silenziosamente mi andai a sedere al tavolo di fronte al padre del riccio, immerso nella lettura di un giornale sportivo.

-Oh, buongiorno Harry!- disse la donna che stava armeggiando con le padelle.

-Eehm... bu buon gi giorno- balbettai

L'uomo di fronte a me abbassò il giornale e disse:

-Buongiorno figliolo!-

-'Gi giorno papà-

-Tutto ok?-

-Si, si certo!- gli risposi con la voce più convincente che avevo.

-Tesoro, ti è passato il mal di testa che ti era venuto ieri?-mi domandò la madre di Harry. Mal di testa? Anche lui aveva sofferto di mal di testa ieri?

-Eehm, si!-

-Bene - e mentre lo diceva, versò sul piatto di fronte a me della carne inzuppata d'olio e uova.

Guardai quella schifezza con aria piena di disgusto e chiesi titubante:

-Questa cos'è?Carne di maiale?-Tutti e due si girarono a guardarmi perplessi, quasi increduli.

-La carne di porco fa crescere l'uccello-disse il padre di Harry facendomi gesto di continuare a mangiare. Ecco da chi aveva appreso il linguaggio l'idiota!

Con la forchetta mossi un po' quella che doveva essere la "colazione" e poi chiesi:

-Non è che avete farina d'avena?O anche latte e cereali!-.

_Harry_

La cosa più difficile era stata mettere quel dannato reggiseno; e avevo anche dovuto accettare di mettere la gonna... lasciamo stare.

Ora per uscire avevo un piano: dovevo farlo molto silenziosamente, senza farmi notare, così avrei evitato i genitori di Candice,almeno per ora.

Cercando di non fare rumore,scesi le scale. Ero quasi arrivato al portone ma:

-Buon giorno signorina!Dove stavi andando senza fare colazione?Su dai vieni in cucina che la farina d'avena è già pronta!-

Cazzo!Ero stato beccato quando ero quasi arrivato alla meta!

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