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Io e Sebastian passiamo tutto il pomeriggio nella nostra villa. Facciamo il bagno un paio di volte, poi ci mettiamo seduti in salotto a vedere un programma demenziale che ci fa ridere tantissimo.
È orario di cena e Sebastian ha prenotato in un ristorante davvero carino che ha trovato per caso su internet.
È la prima volta che esco a cena con un altro uomo che non sia Charles o Lewis.
Sono in camera mia davanti all'armadio. Non so cosa mettermi. Il mio sguardo cade subito su quel vestito.
È passato un po' di tempo dall'ultima volta in cui l'ho indossato.
<<Eccomi, sono pronta!>>
Scendo le scale e trovo Sebastian che mi sta aspettando.
<<Wow! Stai benissimo vestita così. Cioè, sei sempre bella Winter, non fraintendermi>>
<<Grazie Seb!>> sarò di sicuro diventata rossa come un peperone.
<<Chi te l'ha regalato quel vestito?>> chiede Sebastian mentre finisce di annodarsi la cravatta. Per la nostra cena insieme indossa uno smoking nero. Gli sta davvero bene.
<<Charles>>
<<Ti manca vero?>>
Perchè dobbiamo affrontare l'argomento prima di andare a cena?
<<Possiamo parlarne quando rientriamo Seb? Devo raccontarti un po' di cose>>
<<Si certo>>
Mi mette il suo braccio intorno alle spalle e usciamo a prendere il taxi che è appena arrivato.

Il ristorante è abbastanza piccolino, per cui per nostra fortuna quando arriviamo non c'è molta gente.
La gente ovviamente riconosce Sebastian ma nessuno viene a disturbarlo.
Ci fanno accomodare sulla terrazza di fronte al mare.
Decidiamo di ordinare i piatti in comune, partiamo con un piccolo antipasto, un po' di paella e un secondo a piacere dallo chef.
Il cibo qui è davvero squisito e vale la penare fermarsi qui.
<<Era tutto davvero molto buono, complimenti allo chef!>>
Sebastian ha appena finito di pagare. Si, ha voluto offrirmi la cena.
Scattiamo anche una foto ricordo per il proprietario del locale, tifosissimo della Scuderia Ferrari ma soprattutto di Sebastian.
<<Grazie a voi per essere stati qui, ci vediamo la prossima volta allora!>>
<<Grazie ancora!>> dopo una stretta di mano ritorniamo alla nostra villa.

Più ci avviciniamo più divento nervosa. So che dovrò affrontare il discorso Charles e tutto il resto con Sebastian. Posso fidarmi di lui. Questa piccola vacanza mi deve aiutare a riflettere su alcuni aspetti e per farlo devo confidarmi con Sebastian.
<<Ti aspetto di sopra in terrazzo allora>>
<<Va bene, arrivo subito Win>>
Salgo le scale e mi cambio, indosso un paio di pantaloncini e una maglietta che mi sono portata di Lewis. Poi mi siedo aspettando che arrivi Sebastian.
Quando sale di sopra mi raggiunge sul divanetto in terrazzo, mi faccio coraggio ed inizio a parlare.
<<Si Seb, mi manca come l'aria.>>
<<Allora perchè non state insieme? Guarda che comunque si vede lontano un miglio che vi desiderate. E come me ne sono accorto io, se ne saranno accorti anche gli altri>>
<<È complicato>>
Sebastian mi guarda senza capire.
È arrivato il momento di raccontargli tutto. Il mio passato, il giorno in cui sono salita da Charles e il giorno in cui l'ho mollato lì come uno stupido e me ne sono andata in America.
<<Cazzo Winter! Come sei riuscita a sopportare tutto quanto?>> dopo il mio racconto Sebastian è cambiato. È diventato teso e continua a tormentarsi le mani.
<<Solo grazie a Lewis, mi ha davvero salvata>>
<<Sei fortunato ad averlo trovato, mi sembra un ragazzo per bene>>
<<Eccome se lo è, è davvero un tesoro. Mi ha sempre aiutata e supportata>>
Siamo seduti uno di fronte all'altro, Sebastian tiene le mie mani fra le sue.
<<Cosa pensi di fare con Charles?>>
<<Tu cosa mi consigli? Perchè non lo so proprio. L'ultima volta l'ho visto con Giada. Sai, il problema è che io mi sono innamorata di lui>>
Si raddrizza meglio ed inizia a parlare. <<L'ho capito Win. Io penso che comunque uscire con Giada non sia servito a molto. Li avrò visti insieme si e no un paio di volte. Quando te ne sei andata poi c'è rimasto malissimo e sicuramente tu non gli sei indifferente>>
<<Allora perchè non mi scrive? Che senso ha rispondere sotto alle mie foto e poi non chiamarmi nemmeno? Non lo capisco..>>
<<Dai Win, è un maschio. Siamo fatti un po' così noi>>
<<Si, siete proprio stupidi!>>
<<Anche io?>> chiede Sebastian facendo finta di offendersi.
<<Tranne te>> gli rispondo facendo l'occhiolino.
Ci mettiamo sdraiati sui divanetti e passiamo il resto del tempo in silenzio. Osserviamo il mare e la luna riflessa sull'acqua poi ci mettiamo ad osservare le stelle.

Ma Chérie. ~ Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora