Prologo.

361 13 6
                                    

Mi svegliai a causa di un gran mal di testa e con una sensazione di debolezza. Ultimamente era sempre così. I muscoli mi facevano male a tal punto che rinunciai a girarmi di fianco, e l'idea di alzarmi dal letto era assolutamente da escludere. Non andava bene così. I miei amici continuavano a ripetermelo. Ogni santo giorno mi dicevano 'Non devi cacciarti in queste situazioni.' Oppure 'Sei diverso, non ti riconosciamo più! Le persone vanno aiutate, non ferite. Abbiamo la possibilità di contribuire a loro favore, non agire nel modo sbagliato.' E bla bla bla.

Ma perché? Insomma, da quando sono nato ho conosciuto molti tipi di persone. Erano tutte false, bugiarde e soprattutto traditrici. L'ultima categoria, una delle tante, era odiata dal sottoscritto in particolar modo. Perché? Beh, la mia ex ragazza era, e probabilmente è, tutt'ora così. Ma non mi va di ripensare a lei, anzi. Se devo essere del tutto sincero, non mi va di pensare in linea generale. Mi fidavo solamente dei miei quattro migliori amici: Liam, Niall, Zayn ed Harry. Loro potevano capirmi dato che erano simili in tutto e per tutto a me, ad eccezione del comportamento. Ero abbastanza ribelle e menefreghista. Non è colpa mia, è colpa delle persone. Ed ecco che si ritorna all'argomento di prima... Lasciamo stare. In un certo senso mi piaceva dire che io ed i ragazzi eravamo tutti 'sulla stessa barca'. La vita non era stata facile per nessuno di noi, abbiamo affrontato problemi di ogni tipo, e ne avremmo dovuti affrontare ancora chissà quanti.

Un rumore mi fece sobbalzare, distogliendomi dai miei pensieri.

Riuscii a distendere il braccio e ad afferrare il telefono, nonostante il dolore ed aprii il messaggio. Era da parte di Niall.

'Ciao Lou. Io e i ragazzi vogliamo parlare, ieri sera hai oltrepassato il limite. Oh, quasi dimenticavo... Buon Compleanno.'

Oh povero me. Persino il giorno del mio compleanno avrei dovuto subire una ramanzina da loro.

Sbuffai, lanciai dolorante il telefono ai piedi del letto e chiusi gli occhi.

Sarebbe stata una giornata di merda, me lo sentivo.

Unnatural.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora