Una nuova casa ad Alola.

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"Ciao! Ti sei persa per caso?"
"In realtà sì...non abito a Kanto."
"Capisco, forse posso aiutarti a tornare a casa."
"Davvero? Mi servirebbe sul serio un po' di aiuto!"
"Sì, ma niente è gratis, sai?"
"Uhm...non ho soldi con me..."
"In questo caso...ripagami diventando mia amica!"
"Tua...amica?"
"Sì. Diventiamo amici!"

. . .

"Moon."
"MOON!"

Mi alzo di scatto. Era un sogno, quello?...

"Ti sei addormentata? Devi aiutarmi con il trasloco!"
"Eh?...Giusto, siamo ad Alola."
"Eh sì! Penso che un po' di sole ti farà bene, guarda quanto sei pallida!"
"Mamma...ti ho già detto che non mi importa di abbronzarmi."

Questa è mia madre, una rompiscatole di prima categoria. Non perde occasione per darmi fastidio...

"Allora? Mi aiuti o no?"
"Sì, arrivo."

Così ho cominciato ad aiutarla, poi mi è capitata una cosa fra le mani.

"Mamma...cos'è questa foto?"
"Quale foto? Oh...quella foto!"

Si avvicina a me, per poi parlarmi di quella foto.

"Non ti ricordi della vacanza a Kanto, tesoro?"
"No."
"È stato otto anni fa. Era capitato di notte...ti eri persa nel bosco Smeraldo, ma per tua fortuna un bambino del posto era lì. Ti aveva aiutata a tornare indietro, eravate diventati amici. Ora ricordi?"

Esattamente lo stesso che è successo nel sogno...strano.

"Com'è che si chiamava?...Proprio non ricordo. Vabbè! Continua a sistemare le valigie in camera tua, al resto ci penso io."
"Agli ordini..."

Torno nella mia nuova stanza, mentre sistemo mi capita di guardare fuori dalla finestra...tutto questo sole, quei bambini rumorosi che giocano, quest'aria tropicale...non fa per me. Lo so, forse sono pazza, ma davvero non fa per me. Preferivo Sinnoh...e quel fantastico laboratorio. Era il mio paradiso.
I miei pensieri vengono interrotti da una chiamata.

"Pronto, brontolona?~"
"Quando la smetterai di chiamarmi così, Yvonne?"

E lei è Yvonne Gabēna. È un'amica che ho conosciuto online, è veramente simpatica...ma a volte penso che andrebbe d'amore e d'accordo con mia madre.

"Haha, okay, okay! Ti ho chiamata perché volevo sapere com'è andato il viaggio."
"Beh, poteva andare peggio, ma questo posto non fa davvero per me."
"Hey, io darei la vita per essere su una sdraio adesso!"
"Se vuoi possiamo fare cambio."
"Eh già...solo tu potevi disprezzare un paradiso come Alola, brontolona!"
"Guarda che Kalos non è così male."
"Lo so, ma vuoi paragonare Kalos ad una spiaggia da sogno? Cioè, pensa a quel mare fantastico, al parco vulcano Wela, a..."

E a quel punto ho deciso di non ascoltarla più. Prima di partire mi diceva le stesse cose. È quel tipo di persona che parla molto...

"So che non mi stai ascoltando!"
"Ops..."
"Comunque...conosci già la tua nuova scuola?"
"No...e sinceramente sono un po' nervosa."
"Immagino...ma non preoccuparti! Yvonne è con te, qualsiasi cosa succeda~"
"...Lo terrò a mente."
"Era esattamente ciò che volevo sentire! Ora scusami, ma devo chiudere."
"Eh? Di già?"
"Sì, perché?"
"Di solito le nostre chiamate durano quasi due ore."
"Beh, non oggi. Ci sentiamo presto!"

E chiude la chiamata. Forse ha da fare con i compiti? Non so...ma non è il problema più grande adesso, devo sistemare queste valigie.
Dopo aver finalmente messo tutto al suo posto, mia madre mi chiama per la cena.

"Moon, perché dopo non ti fai un giro fuori? Almeno inizi ad ambientarti."
"Sì...penso sia la cosa migliore, ho bisogno di aria."

Così, dopo cena esco per una passeggiata. Devo ammetterlo, le stelle qui si vedono benissimo...e anche la luna. Decido di andare in spiaggia; odierei andarci di giorno, ma di notte potrebbe essere rilassante. Durante il tragitto noto un edificio...simile a una scuola.

"Quindi questa sarà la mia nuova scuola...non sembra male."

Poi mi dirigo in spiaggia. Avevo ragione, di notte è bellissimo. È la prima volta che riesco a trovare il lato positivo in qualcosa grazie a mia madre. Il mio telefono squilla di nuovo, non ho bisogno neanche di leggere il nome per sapere chi è.

"Yvonne, non hai perso tempo."
"Eh no, non ti mollo! Che fai di bello?"
"Sono in spiaggia."
"Di notte?"
"Sì, mi piace di più."
"Deve essere bello il panorama, vero?"
"Mentirei se ti dicessi di no."
"Vedi? Non è poi così male!"
"No...non è così male."

Poi sento delle voci provenire dall'altro lato della spiaggia...

"Hau, hai perso la scommessa. Ora paga!"
"Non so perché continuo a fare scommesse con te, vinci sempre tu..."
"Ma fare scommesse è divertente! Guadagni tanti soldi perché i tuoi amici sono negati!"
"Sì, ma...hey! Perché sei sempre così diretto?..."

. . .

"Pronto? Moon, sei ancora sulla Terra?"
"Eh? Sì, scusami...è che ho visto qualcuno, mi sembrava di conoscerlo."
"Davvero? Magari è così. Prova a parlarci!
"Parlarci? E che dovrei dire?"
"Ma insomma, Moon! Devo insegnarti proprio tutto?" Dice ridendo.

. . .

"Sai cosa sarebbe perfetto adesso?"
"Una cosa come...una malasada maxi?"
"Esatto! Come fai a saperlo?"
"Sono un veggente, Hau."
"Davvero? Non suona male: "Sun il veggente"! "
"Dici che la gente ci cascherebbe? Potrei guadagnare tantissimi soldi!"
"Sì, forse...però non è una truffa?"

. . .

"Sun...?"

"Quindi...qual è il tuo nome?"
"Il mio nome?..."
"Esatto! Per essere tuo amico devo saperlo!"
"Il mio nome è Moon."
"Piacere di conoscerti, Moon! Il mio nome...è Sun!"

Continua...

We Met Under The Moon.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora