journal

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A volte mi sento così incazzata che non ce la faccio.
Oggi, Bro e mamma hanno urlato a pranzo.
Non succedeva da tempo, e non ne aveva bisogno nessuno. Soprattutto io.
Mamma ha mandato più volte a fare in culo Bro, e lui non ha detto nulla e se n'è andato in camera sua.
Certe volte vorrei piangere forte e scomparire. E vorrei avere un'amica che quelle ragazze chiamano "Best" o cose simili. E vorrei essere maschio. Vorrei non avere problemi con il mio corpo.
Vorrei avere più amici standard. Ne ho solo tre. Vedo la gente che va in giro a gruppi di quindici, e poi vedo me. Da sola. Da solo.
Sola e solo con i miei amici immaginari.
Odio l'estate perché neanche i miei amici scolastici ci sono, e perché c'è il grest, dove la gente mi ha chiamato "Donald trans" e "frocia".
Odio la gente.
Comunque, ho seguito Bro nella sua stanza, dove l'ho visto piangere.
Non l'avevo mai visto così.
Abbiamo parlato.
Mamma si arrabbia per cose futili, tipo i capelli di Bro. Li ha lunghi e coi boccoli.
Mamma lo critica perché si veste di rosa.
A me non dice nulla. Forse perché anche lei si vestiva "mascolina".
Io odio quando qualcuno mi dice di essere "più femminile". Ma vaffanculo, femminile di sta ceppa.  Io non sono femminile.
Sono Ash e basta.
Sono un mix.
Porto i binder, sono bisex, asessuale e non-binary.
Sono un esperimento. Sono io.
Allora, quando lui mi ha detto questo, sono andata da mamma e le ho detto come lo faceva sentire. Quindi mamma si è scusata.
E ha smesso di dire queste cose.
Ha detto che le dispiaceva.
Papà è diverso. Papà è l'unico a cui ho detto di essere non-binary a parte mio fratello, e ha detto che l'anno prossimo andiamo al pride.
Adoro papà.
E adoro Bro.
E ho il ciclo.
Cazzo.


Out of the closetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora