Il clima oggi é torrido.
Dove mi trovo?
Intorno a me vedo solo una desolata landa di cemento.
Oggi per me é stata la prima volta. La prima volta che sono stato calciato, intendo. Si, perché noi sassi di città veniamo spesso presi a calci dai passanti, ed oggi é capitato anche a me.
Me ne stavo lì, vicino a quel sasso più grande e vecchio da cui mi ero staccato, o ero nato, io, quando arriva un' uomo che mi comincia a prendere a calci, e non per pochi metri come fanno gli altri, no! Questo continua per mezz' ora buona, pensando a come l' ha trattato male lei, la bella Michelle.
Dovete sapere che noi sassi, a forza di venir calciati, abbiamo sviluppato la capacità di creare un legame col "calciatore". Comprendiamo ogni suo pensiero, ogni minuscolo meandro della sua patetica vita, ogni singola idea che sia passata, inosservata, in quel piccolo spazio tra le orecchie.
-Come ha potuto?- si lamentava -Cacciarmi così, con la sola spiegazione che non ne può più di me! Che sono noioso, che litigo facilmente, che non mi ama! E piangere, lei! Io che dovrei fare, suicidarm...- non finì la parola. Una macchina, nera, abbastanza comune ma comunque lussuosa, gli passò sopra. La strada era deserta. Un uomo in passamontagna scese, mi diede un calcio verso il marciapiede
-Il lavoro sporco, sempre a me!- sentii dalla sua mente
Poi estrasse una pistola dalla tasca del suo giubbotto nero e sparò due colpi al corpo che giaceva gemente a terra.
-Allora?- chiese una voce dall' auto
-Morto. Non ha sofferto troppo... Purtroppo.-
Rise.
Una risata crudele, sottile, lunga.
Salì sulla macchina e sfrecciò via, lasciandosi alle spalle un cadavere il cui ultimo pensiero fu per Michelle ed un sassolino smarrito su una lunga strada bollente.
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Lacrime di pietra
Mystery / ThrillerSu una strada di periferia giace un sassolino. Un piccolo pezzo di roccia, un inutile granello d'asfalto a cui tirare calci quando si è tristi, quando si è angosciati, quando si sta per morire.