Vita Sull'isola

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Elly uscì con passo incerto dalla capanna. Aveva deciso di non mangiare neanche un frutto, ma la sua mente continuava a richiamare Felas che ingrassava proprio davanti ai suoi occhi. Il sole accecante le fece perdere un paio di attimi per abituarsi alla luce. La capanna era affiancata da altre capanne, in una specie di piazza verdeggiante. Le bastò un attimo per rendersi conto che, come aveva sospettato, tutto le donne dell'isola erano grasse quanto, se non più di Felas. Elly vide enormi seni prosperosi, immense pance e giganteschi glutei ondeggiare davanti ai suoi occhi, sfilando per lei come una tentazione quasi irresistibile. <Oh, eccoti, Elly.> erano passate poche ore da quando Felas era uscita dalla capanna. Il sudore dava alla sua pelle ambrata un aspetto lucido e, in qualche modo, ancora più invitante agli occhi di Elly. La donna corpulenta si avvicinò, con il solito ondeggiamento seducente del suo grasso. <Come ti senti?> chiese. ELlly riuscì solo a boficchiare un "sto bene" prima di deglutire a vuoto. Felas le sorrise prima di premere col dito sul suo ventre piatto. Elly arrossì: a differenza di tutte le donne che vedeva attorno, lei era magra, con delle curve appena abbozzate, un seno piccolo e sodo e un sedere appena sporgente. <Santo cielo. Non dirmi che non hai mangiato i frutti che ti ho lasciato> Elly spalancò gli occhi e indietreggiò shockata <C.. Che intendi?> Felas parve confusa <Ma come? Non dirmi che non desideri un corpo grasso e attraente> replicò alzando con una mano la sua grossa pancia. <I.. Io...> Felas mise un dito sulle sue labbra <Tesoro, ho visto come mi hai guardato> non c'era un solo movimento che non causasse un ondeggiamento del suo corpo. Elly deglutì. Le altre ragazze le guardarono a distanza, dietro Felas. <Provane almeno uno> disse mostrandole un altro frutto. <Provalo>. Detto ciò, Elly prese il frutto tra le sue mani <D.. Diventerò come te?> Felas scosse la testa. <Una così magra dovrebbe mangiare almeno 5 frutti di fila solo per raggiungere metà del mio peso.> Dopo un paio di momenti di silenzio Elly guardò Felas, prima di addentare il frutto. Il succo denso e dolce le colò sulle labbra, prima che la polpa le scendesse lungo la gola. Ogni autocontrollo svanì ed Elly divorò il resto del frutto in pochi grandi morsi. Le sue dita erano appiccicose per via del succo rimasto su di esse ma Elly non si fece scrupolo a leccarlo via. Si concesse un sospiro di sollievo, ma poi lo avvertì. Era iniziato come un basso brontolio dello stomaco. Elly guardò in basso. Vide la sua pancia piatta gonfiarsi lentamente, seguita poi dalle cosce, dal sedere, dal seno e infine dalle braccia. Sentì il suo intero corpo ingrassare e crescere, premendo sempre più contro la sua camicetta e i suoi jeans. Quando il frutto aveva esaurito il suo effetto, Elly rimase senza fiato. Non era neanche lontanamente grassa quanto le altre, ma era decisamente più grossa di prima. Poteva sentire il suo seno premuto nel suo ora stretto reggiseno, le maniche corte affondavano nel nuovo grasso delle sue braccia, le sue grosse e morbide cosce erano terribilmente strette nei jeans così come il suo sedere, ora molto più abbondante di prima. I bottoni della camicetta facevano fatica a non cedere sotto la pressione della sua pancia. Infatti, bastò che Elly espirò l'aria che si era tenuta dentro fino a quel momento per far saltare il bottone più basso, rivelando una piccola collinetta di grasso che ancora premeva sui jeans. Elly si portò le mani sulla bocca, sorpresa, e poi sulle guance: con sua sorpresa, anch'esse erano morbide e tonde. Un turbinio di emozioni diverse invasero la sua mente. Guardò Felas e le altre e loro le sorrisero come avrebbe fatto una madre che assiste al successo della figlia. Elly deglutì e iniziò a sondare il proprio nuovo corpo con il tatto. Tutto ciò che trovò erano forme ben più morbide e abbondanti di quanto non fosse abituata a sentire dal suo corpo. Di tutte le domande che le passavano per la mente, una sola riuscì a trovare la strada per le sue labbra. <Dove... Dove crescono questi frutti?> nel sentirla, Felas sorrise dolcemente. <Seguimi e lo saprai.> Sollevò il suo braccio pieno e morbido e aprì la mano verso Elly. Lei la prese senza neanche chiedersi perché.

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