18 Settembre 2017
L'arte quando si manifesta è sempre arte.
Artista è un pianista che si perde nel vorticoso tormento del suono di un vecchio pianoforte.
Artista è il violinista sotto casa, quello che incontri per strada, che suona per i passanti.
Artista è l'adolescente che resta fermo davanti una tela bianca e inizia a fantasticare con un dolce sorriso sul volto e i colori in mano.
Artista è il giovane scrittore dimenticato, con le dita tremanti che accarezzano i tasti della macchina da scrivere: mille parole nate e altre mille giacenti nel luogo natio.
Artista è il cantante che trovi qualche volta nei vecchi pub, con gli occhi illusi dal mondo e la gente che applaude e crede possa fare strada.
Artista è il poetastro che neanche si reputa tale, mentre riversa su carta ciò che prova.L'artista però soffre.
Soffre molto di più, perché vede tutto con gli occhi che solo un artista possiede.
L'artista lo fa suo il dolore, lo abbraccia, e resta in silenzio a farsi divorare.
Il futuro scrittore si starà logorando l'anima perché non saprà come descrivere ciò che sente.
Il futuro musicista starà strimpellando la sua chitarra con note forti e amare, aspettando che la tormenta che ha dentro passi, eppure non passa.
Il futuro pittore starà cercando di dipingere la tela bianca, conferendole un fardello troppo pesante: intrappolare il dolore.Quanto vorrei non essere un'artista. Quanto vorrei semplicemente consumarmi dentro come chiunque altro affronti una perdita senza sentir lacerare ogni tendine, ogni muscolo.
Il cuore.
Il mio cuore.
Batte, continua a battere. Perché batti?
Perché ti ostini a vivere?
Perché soffri?Soffrire.
Molti hanno sempre avuto paura della sofferenza, alcuni fisica, altri temono quella spirituale, quella dell'anima.E vorrei smettere di soffrire.
Ma cosa significa soffrire?
Probabilmente è un'accezione negativa perché mi provoca malessere, un forte malessere e le cose negative sono associati con ciò che ci impedisce di preservare il nostro corpo, il nostro primo istinto, secondo Hobbes.La verità è che qualunque cosa significhi o sia, fa male.
"Un giorno starai bene. Passerà."
Hanno continuato a ripetermi per 2 anni, ma non passa.Stare bene.
La gente lo ripete spesso, forse più spesso di quanto voglia.
La massima aspirazione umana: lo stare bene. Un'accezione positiva che tende a preservare il nostro corpo."Starai bene."
"Andrà tutto bene."
Ma cos'è il bene? Cosa si prova a stare bene? Me lo ripetono spesso, seguito da una sguardo compassionevole e allora mi chiedo se cercano di convincere me o loro stessi.
Io li osservo e mi domando se mai capiranno che a me lo stare bene non interessa, che va bene così. Che le condizioni mentali, le loro catene, i loro limiti non mi interessano.
E poi eccola, compassione.
E vorrei urlare. Forse sto già urlando, forse è un grido silenzioso il mio, una richiesta disperata di aiuto, un monito verso l'umanità, una richiesta di ascolto.
Non passa e non voglio che passi, non può passare.
Lei non può passare.
I miei fratelli ci sono riusciti mamma. Sono andati avanti e non posso biasimarli, non voglio.
Era ciò che tu desideravi per noi: andare avanti.
Ma io non ci sono riuscita, sai mamma?
Sono ancora qui, intrappolata nei miei demoni. E la cosa che fa più male è sapere che tu sei diventato uno di questi.
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The Mistress of Words
RomanceLa vita di Cassandra Hall si è fermata il 27 novembre 2016, quando la sua mamma l'ha lasciata. Tutto è andato avanti, una volta elaborato il lutto, tranne lei che sembra essere morta in quell'incendio. Eppure il suo essere un'artista non le permett...