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Drin Drin Drin
Mi svegliai di colpo. O quanto sei odiosa cara sveglia, ti distruggerò prima o poi. Allungai la mano per spegnere quell'apparecchio che disturbava il mio sonno ogni mattina; appena quell'acuto suono si dissolse nell'aria mi alzai dal letto stropicciandomi gli occhi. Un momento che giorno è oggi? Mi guardai intorno e notai tutti gli acquisti per hogwarts che avevo fatto nei giorni precedenti, in quel momento realizzai. Per la barba di Merlino oggi è primo settembre. Corsi in bagno, mi guardai allo specchio e notai il mio aspetto pietoso accentuato dalle occhiaie, dovevo seguire il consiglio di mio padre ovvero andare a letto presto. Mi diressi verso la camera presi l'intimo e i vestiti e ritornai in bagno; feci una veloce doccia e indossai gli indumenti. Dopo essermi preparata raggiunsi mio padre in cucina, gli rivolsi un tenero sorriso e mi sedetti. <<Come stai?>> mi chiese versandomi del succo d'arancia nella tazza. <<Mi sento un po' agitata ma per il resto tutto okay>> gli sorrisi giuliva.
Erano le 10:30 ed eravamo appena arrivati alla stazione. Mio padre mi spiegò come raggiungere il binario 3/4 ed io un po' titubante attraversai il muro. Straordinario pensai; non riuscivo ancora a capacitarmi di come potesse esistere tutto questo, era così surreale. <<Pronta per questa nuova esperienza?>> mi domandò mio padre riportandomi alla realtà. <<Sì>> risposi ancora incredula. <<Bene, vieni>> poggiò la sua mano sulla mia spalla in modo tale da confortarmi <<ti presento alcuni miei vecchi amici>> Mi fece conoscere Fleamont ed Euphemia Potter, due persone semplici e garbate, e loro mi presentarono il loro figlio: James Potter.
Giunta ormai l'ora di salire a bordo salutai mio padre con un abbraccio e poi mi risolvi ai signori Potter salutandoli con una stretta di mano, successivamente presi la mia roba e insieme a James salii a bordo. Fu davvero difficile trovare un scomparto vuoto ma alla fine ne trovammo uno dove c'era solo un ragazzo. <<Questi posti sono occupati?>> chiese James. <<No>> scosse la testa <<Potete pure accomodarvi>> ci rivolse un timido sorriso. Ricambiammo il sorriso e prendemmo posto davanti a lui. <<Io sono James Potter>> si presentò James allungando la mano verso di lui. <<Remus Lupin>> rispose per poi ricambiare la stretta, poi volse lo sguardo su di me e io affrettai a presentarmi: <<Grace Jackman>> imitai i movimenti di James sorridendogli. Iniziammo a parlare del più e del meno, Remus ci offrì della buonissima cioccolata; insomma tra noi tre era nata una certa simpatia che ci avrebbe portato all'amicizia.
<<L'abbiamo scampata grossa>> disse un ragazzo dai capelli corvini facendo irruzione nel nostro scomparto <<Già>> lo seguì un altro ragazzo ridacchiando. Il primo ragazzo si accomodò vicino a Remus rivolgendo un'occhiata curiosa a tutti i presenti, invece il secondo si sedette vicino me. <<Ti ho salvato la vita ricordalo>> puntò un dico contro quest'ultimo <<Dovrai sdebitarti>> <<Non esagerare adesso e poi se tu che hai deciso di allontanare da me quegli stupidi ragazzi>> controbatté togliendosi la giacca. <<Cosa avrei dovuto fare, eh? Farti picchiare e farti rubare tutte le cioccorane?>> <<Beh no, però non bisogna vantarsi>> <<Io non mi sto vantando!>> alzò il tono di voce <<Non mi hai nemmeno ringraziato>> In tutto questo Io, Remus e James li guardavamo seccati, dato che si stavano mandando frecciatine da più di mezz'ora. Remus tossì cercando di attirare l'attenzione dei due e riuscì appieno nel suo intento infatti essi si voltarono verso di lui guardandolo straniti come se avessero notato solo ora che non erano soli. <<Oh ciao, io sono Sirius Black> disse il ragazzo dai capelli neri spostandosi una ciocca che gli copriva l'occhio destro. <<Lui invece è Peter Stupido Minus>> <<Daii>> lo guardò male. <<Voi siete?>> domandò Sirius. <<Io sono James Potter>> disse indicandosi <<Lui è Remus Lupin>> lo indicò <<E io invece sono Grace Jackman>> precedetti James rivolgendo un occhiata a Sirius. Da questo brusco e strano incontro sarebbe nata in amicizia fuori dal comune, questi cinque ragazzi sarebbero stati inseparabili da quel momento in poi.
