One

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Era una calda mattinata d'Agosto. Per le strade di Parigi, era presente il solito viavai di automobili dai mille colori.

Fortunatamente, Rose era abituata ad andare a lavoro in bici, per questo, non fu un problema attraversare un intero isolato in meno di mezz'ora.

La panetteria in cui lavorava, era di sua proprietà, tramandata di generazione, in generazione, sin dall'inizio della prima guerra mondiale, o come diceva sua nonna, "i tempi bui".

Lasciò la bici davanti al muro, assicurandosi che fosse ben stabile, per poi entrare nel locale ed aprire le tende, illuminando il locale con della luce naturale. Prese il suo grembiule ed entrò nella cucina attraverso la porta situata dietro al bancone, ed iniziò a preparare le solite pietanze.

Nel frattempo, anche Theo era entrato e stava aiutando Rose.
"Dimmi che non sono in ritardo." Disse mentre si chinava per lasciare un bacio sulla guancia della ragazza.
Si aggiustò le bretelle ed infornò il primo vassoio della giornata pieno di piccoli pezzi di pasta frolla pronti per essere cotti e diventare biscotti.
"Oh, no, stai tranquillo." Rispose sorridendo.

Theo e Rose continuarono a cucinare per un altro paio d'ore, fin quando, una volta che fu tutto pronto, Rose uscì dalla cucina e si diresse verso la porta.
Vi era appeso un cartellino, con le parole "chiuso" ed "aperto", e lo girò in modo tale che la seconda parola fosse ben visibile dall'esterno attraverso il vetro.
Misero in esposizione sul bancone i vari dolci e panini precedentemente preparati.

La panetteria "La Boulangerie De Les Enfants" era la panetteria più famosa del quartiere. Era nata per gioco, ed all'inizio era un negozio di soli dolci, ma tutto cambiò una generazione fa, quando sua madre la trasformò in una panetteria, con l'aiuto dei suoi figli, da cui poi, derivò anche il nome.

Rose e Theo si posizionarono dietro al bancone, in attesa di clienti.
"Un giorno, vorrei poter andare in Italia."
Disse ad un tratto Rose, facendo sorridere Theo.
"Come mai così lontano?"

Ma a quella domanda Rose non rispose, perché entrarono due signore, entrambe sulla sessantina, e si diressero verso i due ragazzi.
"Le solite due baguette, e un paio di fette di quella torta al cioccolato, caro." Indicò la più bassa fra le due, mentre Theo prendeva le pietanze e le mettesse in una busta di carta.
"Per me, invece, quattro biscotti alla vaniglia e due al cioccolato." Disse l'altra mentre Rose eseguiva gli ordini.
Una volta consegnate le buste, ed aver pagato, le due signore uscirono dal negozio, esattamente nello stesso momento in cui Francois, il fratello minore di Rose, entrò.

"Mi dispiace, non volevo essere così in ritardo!" Si affrettò dietro al bancone e guardò prima Rose, poi Theo.
"Non fa niente. Ma oggi annaffiarai tu le piante." Disse sua sorella prendendo un grande innaffiatoio d'ottone da una panca in legno e porgendolo al minore.
Il ragazzino lo prese e si avviò all'esterno.

1950Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora