Six

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Rose ritrasse velocemente la mano, come se la copertina fosse stata incandescente, e lo stesso fece lo sconosciuto, facendo cadere il libro al suolo.

"Oh, mi scusi." Disse chinandosi.
"Non fa nulla." Si chinò anche lui.

Per la prima volta, i due, si guardarono.

Gli occhi color nocciola di Rose, incontrarono quelli color ghiaccio di un ragazzo dal colorito pallido.
Rose aveva come l'impressione di averlo già visto, eppure non ricordava dove.

Entrambi avevano ancora la mano sul libro quando si alzarono.

"Ehm, grazie." Disse quando il misterioso ragazzo le porse il libro.
Adesso che erano entrambi in piedi, Rose si rese conto come fosse alto, lei gli arrivava a malapena alla spalla, seppur indossante un paio di tacchi!

"Sei la ragazza della panetteria, vero?" Disse sorridendo.
In un baleno, Rose, ricordò: aveva visto quel ragazzo per un veloce momento mentre stava leggendo.

"Sì, sono io." Gli sorrise.
"Sai, il libro che stavi leggendo quel giorno, è il mio preferito."

Rose stentava a crederci. Era la prima volta che incontrava un ragazzo che avesse letto quel libro.

"Davvero?"
"Sì. Mi piace come l'autore metta in primo piano i sentimenti dei personaggi."
"Personaggi." Conclusero insieme.
"Sì, esatto." Rise leggermente il ragazzo.

Una volta preso in prestito il libro, Rose e il ragazzo misterioso, che si presentò come Adrian, passarono del tempo insieme in un bar nelle vicinanze, parlando ancora e ancora sulle proprie considerazioni riguardo quel libro.

"Sai che stanno girando il film di quel libro?" Disse ad un tratto, finendo di bere il suo caffè.
"Oh, sì. Era su tutti i giornali. Non vedo l'ora di poterlo vedere. È raro che un film sia pienamente concordante con il libro, per questo, spero non mi deluda." Rispose Rose, con un leggero tono di preoccupazione.

Adrian, fu tanto gentile, da accompagnare Rose fino a metà strada, e le comprò anche un mazzo di fiori, da un fioraio nei paraggi.

"Da adesso proseguo da sola, grazie." Disse Rose, non volendo essere troppo di disturbo.
"Va bene, Rose. Mi ha fatto piacere la tua compagnia, oggi."
"Spero di rivederti, Adrian." Lo salutò lei.

1950Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora