CAPITOLO 5

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Le prime luci del sole entrarono fitte nella camera facendomi svegliare. Inevitabilmente ieri riflettendo mi addormentai senza accorgermene. Mi vestii piano per non svegliare Laura e le lasciai un messaggio e me  ne andai a casa.  Era già tardi ed io dovevo andare a lavorare. Quando entrai in negozio già ci trovai Lucas che appena mi vide venne verso di me.
<<Che cazzo hai fatto ieri? Perché non mi hai risposto? >> mi disse strattonandomi il braccio.
<Stai davvero facendo la morale a me? TU CHE ESCI SEMPRE SENZA DIRMI NULLA? >> gli risposi alzando un po' la voce. E a quel punto ci spostammo mettendoci più in disparte.
<<lo sai che non mi piace quando siamo  troppo attaccati. Voglio I miei spazi ma tu devi rispettarmi >>
<<Stai scherzando vero? Per chi mi hai preso? Per Un'idiota? >> gli risposi senza pensarci troppo. Era palesemente infastidito ma gli piaceva quando ribattevo... Forse il fattore che ci teneva uniti era l'attrazione fisica.
Lui non rispose  mentre io scocciata della situazione me ne andai. C'erano dei clienti quindi iniziai subito a lavorare cercando di superare quella discussione. Era davvero incredibile Lucas, lui era il primo a fare come gli pareva e poi faceva la paternale a me. Ero talmente avvolta nei miei pensieri che non me ne accorsi che era appena entrato lui. Sentì la sua voce dalla mia stanza, mi affacciai e confermai il mio sospetto. Era ancora più bello... Indossava una giacca di pelle con una camicia a fantasie, un pantalone semplice nero e degli stivaletti. Aveva uno stile ambiguo ma il fattore che mi faceva impazzire erano i suoi capelli. Erano così morbidi e ricci che li avrei toccati per ore. Mi nascosi subito continuando a consigliare la mia cliente su qualche tatuaggio scegliere. Sentivo la sua voce così profonda e la voce della mia collega Sara che gli consigliava di aspettare sui divanetti sentendo i passi provenire verso la mia stanza.
<<Senti Chiara potresti spicciare il ragazzo di la? È molto indeciso ed io non sto in vena di passare 30 minuti su un tatuaggio>>disse iniziando ad infilarsi i guanti già pronta per tatuare la cliente di chiara.
<<ma no ti prego... Vai tu, io... Devo continuare qui perché ho già iniziato vero? >>mi rivolsi alla cliente che mi guardo sbigottita. Sapevo che avevo appena fatto una figura di merda ma non volevo assolutamente farmi vedere così conciata senza trucco e con i vestiti di ieri. OSCENA in pratica. Presi coraggio e andai, sapevo che sarebbe stato inutile ribattere. Lui era girato di spalle dando uno sguardo alle vetrine.
<<ehm ciao... Così vuoi farti un tatuaggio? >> gli dissi con l'imbarazzo stampato in faccia. Volevo sparire... Ma perché a me? Perché doveva venire proprio qui? Tra l'altro c'era anche Lucas e non volevo che si creassero casini.
<<dimenticami giusto?... Dovrebbe essere questo il tuo nome se non sbaglio >> mi disse sorridendo. CHE FIGURA DI MERDA.
<<il mio vero nome è chiara. >>gli dissi porgendogli la mano. Lui me la prese e ci stampò un bacio sopra. Non poteva comportarsi come voleva qui. Proprio per questo lo presi e lo portai in bagno.
<<che ne sapevi che lavoravo qui? Sai che non puoi venire così all'improvviso e fare come ti pare?! >> gli dissi con un tono ansioso... Avevo davvero paura che qualcuno venisse.
<<Non è stato difficile capire che lavoro facessi... Sai qui non ci sono molti tatuatori. >> mi disse super fiero. Era ancora più bello quando faceva quegli sguardi ma io dovevo resistere.
<<ok va bene, ma ora devi andare via >>gli dissi mentre nel mio cervello pregavo che nessuno entrasse.
<<perché? Ti ho cercata ed ora ti ho trovata e voglio fare un tatuaggio... Mia cara. Me lo farai tu? >> mi disse iniziando a sbottonarsi il pantalone ed a baciarmi il collo. Sarei andata proprio nei casini se qualcuno fosse entrato.
<<che cazzo fai? >> gli dissi mentre mi baciava il collo.
<<Calma calma volevo farti vedere dove voglio fare il tatuaggio>>mi disse con un ghigno.
<<usciamo immediatamente da qui. Prima io e poi tu >> gli risposi scansandomi dalle sue grinfie.
Dopo un po' me lo ritrovai dietro ed io con tutta la tranquillità del mondo che in quel momento non avevo aprii il libro di tatuaggi.
<<ti potrebbe piacere questo? >> gli indicai un teschio piccolo. Mi sembrava intonato con il suo stile.
<<Ehm no. Sai che ti dico? Ripasso, non sono così sicuro di volerlo >> mi disse con l'aria da totale stronzo. Mi avvicinai e gli dissi <<non farti vedere mai più >>. Dopo che lo vidi andarsene con un'aria fiera, mi resi conto che io di lui non conoscevo nulla. Nemmeno io suo nome.
CIAOO RAGAZZE/I. Spero che leggerete anche questo capitolo e scusate l'assenza ❤️

I Pregiudizi fanno male all'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora