IL CIELO NEI SUOI OCCHI

capitolo 3.

Non fece caso a quel numero. Andò a dormire, con la voglia di sapere chi la stesse pensando a quell'ora.

Il mattino successivo si svegliò. Era una giornata fredda e ventosa, uscì di casa, con un giaccone pesante, sembrava già inverno. Lei amava l'inverno solo che quell'anno non c'era stata l'estate o meglio non c'era stato il calore del sole che bacia coi suoi raggi la terra, non c'era stata l'abbronzatura di tutti gli anni, i capelli non si erano schiariti tanto come al solito. Si incamminò verso scuola come tutte le mattine. Stava male era raffreddata, non aveva voglia di far niente tantomeno sedersi ad un banco e stare sei ore seduta ad ascoltare delle persone, sconosciute, che le riempivano la testa di informazioni che non le interessavano minimamente.

Fuori da scuola riconobbe il ragazzo dagli occhi color cielo, capì che lo conosceva già di vista da un paio d'anni, però evitò di ricordarsi altri particolari.

Sapeva solo che, se per innamorarsi bastava guardare due occhi, c'era riuscita. Guardando quelli aveva capito tutto, era come se quegli occhi avessero parlato. Immaginò che era ordinato, che a scuola andava bene e che era un po' stronzo, ma questo ci stava, sapeva benissimo che nessuno era perfetto, tantomeno lei. Ipotizzò che a causa della sua bellezza era circondato da tante ragazze, sempre. Lui in mezzo a loro a parlare, a ridere. Allo stesso tempo le sembrava una persona buona, che non se ne andava nel momento del bisogno. Fece finta di niente, entrò a scuola come tutte le mattine, un po' più svogliatamente. Non immaginava che la giornata sarebbe continuata come una delle peggiori della sua vita..