Here's a letter from me to you

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Ero ancora lì in ospedale, dovevo fare riabilitazione. Lili ancora non si era svegliata, era passato un mese dal nostro incidente ma i medici dicevano che era questione di giorni e si sarebbe svegliata e io lo speravo con tutto il mio cuore.

Avevamo iniziato l'anno sempre qui in questo ospedale e me ne ero stancata. Volevo solo lei.
Trascorrevo le mie giornate a fare fisioterapia e a parlare con Lili, aspettando una sua risposta.

Ero nel mio letto ed erano le sei di mattina, in ospedale le giornate iniziavano abbastanza preso, a quell'ora le infermiere passavano a fare le analisi e cose del genere e poi portavano la colazione e dopo la visita del dottore potevo andare da lei.
Come previsto arrivò l'infermiera a misurare la pressione e fare un'analisi del sangue, tutte le infermiere che venivano cercavano di rassicurarmi e di farmi ridere un po' ma fallivano sempre. Il mio viso non era più splendente come prima e non lo sarebbe stato finché Lili non si sarebbe svegliata.
Arrivò la colazione che consisteva in fette biscottate, marmellata e latte o tè, dipendeva dalle preferenze anche se di solito Jisoo e Rosè mi portavano un cornetto o delle ciambelle e poi facevamo colazione insieme.
Facevo un'ora e mezza di fisioterapia la mattina e il pomeriggio, la mia gamba, che si era rotta nell'incidente migliorava ogni giorno di più e ormai ero tornata ad essere indipendete. Dopo la fisioterapia ormai le infermiere non mi portavano più in camera mia ma in quella di Lili.

Lei era sempre lì, sdraiata su quel letto attaccata ai fili. Ogni volta che entravo in quella stanza, il mio cuore si spezzava e delle lacrime percorrevano le mie guance.
Non si può sapere cosa prova qualcuno quando l'amore della propria vita è sdraiata su un letto inerme a tutto, e fino ad un mese fa nemmeno io sapevo nulla. Si prova tanto dolore, quel dolore dove vorresti urlare tutto ciò che tieni dentro ma non puoi, perché tanto non puoi risolvere niente. Mi mancava la mia Lili, svegliarmi al suo fianco e vedere il suo sorriso mentre viaggia nel mondo dei sogni. Mi mancava baciarla e sentire il sapore delle sue labbra carnose. Mi mancava guardare film sul nostro divano e anche andare al parco, il nostro posto. Mi mancava fare l'amore con lei. Non c'era una cosa che non mi mancava di lei e pensavo che avrei dovuto godermi di più quei momenti.

Dopo essermi risvegliata dai miei pensieri, andai sul suo letto e presi il mio quaderno e iniziai a scrivere. Avevo deciso di scrivere ogni giorno i miei sentimenti e i miei pensieri a Lili, come una grande lettera che ormai raccoglieva i pensieri di un mese, il più brutto della mia intera vita. Oltre ai miei pensieri scrivevo anche delle canzoni per lei oppure delle frasi.

"I cried enough tears to see my own reflection in them.
Am I out of my head?
I want you forever
Even when we're not together
Scars on my body so I can take you wherever like
I want you forever
Even when we're not together
Scars on my body I can look at you whenever.
When I am with you, there's no place I'd rather be.
When you're gone I can't tell if my heart's even beatin'
Sometimes I think it's just for you that I live and breath in
So stay, I know you gotta be tired
When the night gets dark Iemme be your fire
In the world full of lies, my only truth is you
Here's a letter from me to you"

Avevo passato le mie giornate cosi a scrivere e a parlarle, mi addormentavo sempre al suo fianco e le lasciavo qualche bacio che però non veniva ricambiato.
Intrecciavo le nostre mani e pregavo che lei stringesse la sua mano alla mia, ma ormai avevo un po' perso le speranze. Pensavo che Lili non si sarebbe svegliata ancora per un bel po' di tempo. Mi ripetevo che non dovevo perdere le speranze, che Lili era una ragazza forte e che avrebbe trovato anche la forza di aprire i suoi bei occhi come avevo fatto io.

Mi addormentai, perché la notte non ci riuscivo e solo al suo fianco riuscivo a cadere tra le braccia di Morfeo.

Ad un certo punto sentii qualcuno muoversi al mio fianco e aprii i miei occhi pensando fosse un'infermiera oppure Jisoo e Rosè che erano venute a trovarci, ma non era cosi.
Era Lili, era la mia piccola e dolce Lili.
Vedevo che apriva e chiudeva gli occhi e sapevo cosa stesse provando, era ancora confusa e sotto shock.
"Si è svegliata" inizia a gridare, "Lili è sveglia" dopo poco entrarono decine di persone e mi fecero scendere dal letto.
Si era svegliata e non potevo crederci, sentivo il mio cuore esplodere dalla gioia. Le chiesero se si ricorda il suo nome e cose del genere e dopo aver accertato che stesse bene tornai da lei.
"Lili, amore come stai?" le domandai
"Sto bene, ma tu chi sei?" mi rispose lei.

Non si ricordava di me, com'è possibile, sentii il mondo cadermi addosso, l'amore della mia vita non si ricordava di me.

"Davvero non ti ricordi di me, di noi?" le dissi preoccupata, i medici avevano detto che non aveva ripotarto nessun danno celebrale, perché non si ricordava?. Iniziai a piangere e lei mi disse "Unnie, scusami, stavo scherzando, non potrei mai dimenticarmi di te, nemmeno dopo un incidente quasi mortale." dopo aver sentito le sue parole smisi di piangere "Lalisa Manoban ti sembra il momento adatto per fare certi scherzi? stavo per avere un infarto"
le dissi e l'abbracciai forte a me, come mai avevo fatto.

I miei genitori erano partiti per lavoro ma quelli di Lili erano rimasti e quindi entrarono in camera e l'abbracciarono. Lili non pensava che i suoi fossero venuti e iniziò a piangere.
"Lili ci hai fatto preoccupare tanto e la tua Jennie è sempre stata al tuo fianco, si allontanava solo per fare fisioterapia e le visite. È una ragazza stupenda Lili, in questo mese abbiamo imparato a conoscerla ed è davvero una ragazza d'oro, sono felice che tu abbia lei" le disse la madre che mi fece un grande sorriso.
Dopo aver parlato un po' con lei, i suoi tornarono in hotel e io chiamai Jisoo e Rosè per avvertirle del risveglio di Lili e dopo nemmeno dieci minuti arrivarono e ci riunimmo tutte e quattro in un caloroso abbraccio. Parlammo un po' e poi quando finì l'orario di visite andarono via.
Io e Lili rimanemmno finalmente da sole e io avevo tante cose da dirle.

"Pensavo che non ti saresti più svegliata piccola, siamo in ospedale da un mese. Ogni giorno ti parlavo sperando che mi avresti risposto ma non succedeva e avevo tanta paura. Scusami, non volevo che ci accadesse questo" le dissi con le lacrime agli occhi.
"Unnie non è colpa tua, non volevi fare un incidente, è stata colpa del camion. A proposito a lui cosa è successo?" mi domandò.
"Lui è rimasto illeso ma è stato arrestato, perché nel suo camion hanno trovato grandi quantità di droga e stava scappando per questo" le dissi.
Dopo aver finito di parlare i nostri sguardi si incontrarono e Dio quanto mi mancava vedere i suoi occhi marroni, il suo sorriso e le fossete che si creavano sulle sue guance quando lo faceva, era perfetta pensai.
La baciai, mi mancava farlo, mi mancava sentire le sue labbra sulle mie e quindi la baciai, fu un bacio abbastanza passionale. Chiamai l'infermiera e le domandai se sarei potuta rimanere a dormire con Lili, non volevo lasciarla sola ora che era di nuovo sveglia e me lo permisero.

"Mi eri mancata unnie" mi disse
"Anche tu Lili, non puoi capire quanto".
Ci portarono la cena e mangiammo un po' per poi addormentarci e finalmente dopo un mese lo feci con un sorriso.

Era tornata lei e anche io, perché da come si era capito, io non ero più la stessa senza lei, non ero Jennie ma più un corpo senza anima. Senza la mia Lili non potevo vivere nel vero senso della parola. Lei era la mia linfa vitale, era la mia routine preferita.

𝑖𝑙 𝑠𝑜𝑙𝑒 𝑒 𝑙𝑎 𝑙𝑢𝑛𝑎||jenlisaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora