Capitolo 18

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Prima che me ne potessi rendere conto avevo la schiena schiacciata al muro e un peso che mi bloccava.

La pistola mi cadde dalle mani facendo un rumore sordo, sbarrai gli occhi e cercai di liberarmi da quella presa.

"Lasciami stare!" Sibilai in cerca d'aria.

"Non puó essere vero, Abby dimmi che mi sto sbagliando, che quello che mi hanno detto Louis e Niall non é vero" mi disse Liam lasciandomi lo spazio per poter respirare.

"Cosa ti devo dire?! Lui se n'è andato mi ha lasciato per due fottuti lunghi anni, nessuno si é preso cura di me, ho imparato a starmene in silenzio quando l'unica cosa che volevo fare era gridare. Gridare per il dolore, per il vuoto che mi ha lasciato dentro. Louis era tutto per me, ma in una frazione di secondo è diventato niente!" Dissi spingendolo e allontanandomi da lui, passai una mano sul viso e asciugai quelle stupide lacrime che mi bagnavano il viso.

"Credi che Harry sia meglio di Louis?" Mi chiese facendosi serio.

"Non lo so, ma chi siamo noi per poter giudicare?" Dissi in tono freddo, glaciale.

Ho sempre odiato questi pregiudizi sulla gente, non lo so che ruolo occupo nella vita di Harry ma non mi importa io sto bene insieme a lui.

"Se questa é la tua deciosione dimenticati di me, di Mary, di Louis, di Niall e perfino di Jessica. Per noi ormai sei il nemico!" Sibiló tra i denti con odio.

"Io ho già voltato pagina" dissi guardando i miei piedi che per un momento apparvero interessanti ai miei occhi.

"Addio Abby, spero che tu stia bene" si voltó e andó via. Scomparve nel buio della notte.

Non volevo stare un minuto di più da sola, recuperai la pistola e andai alla ricerca di qualcuno, sembravano tutti scomparsi.

Il silenzio era diventato opprimente per le mie orecchie.

Aprii la luce e per un paio di minuti gli occhi mi bruciarono. Notai Stan nella cucina che mi fissava, mi voltai e notai che sul muro del corridoio c'era una grande scritta diceva:
'Abby pagherai per tutto quello che hai fatto!'

Tremai e due grandi braccia mi presero da dietro. Sapevo che era Harry sentivo il suo odore, mi prese di peso e mi portó in camera.

Mi adagió sul letto e lo tirai con me, non volevo rimanere da sola, avevo bisogno di lui. Io non avevo nessuna colpa, io mi ero solo illusa che tutto potesse tornare come due anni fa, ma così non è stato. Mi dispiace davvero di essermi invaghita del nemico, ma era l'unica persona che in quel momento mi dava affetto. Mi sono sentita amata dopo tanto tempo.

Guardai Harry che mi fissava con attenzione, aveva lo sguardo attento cone se cercasse di leggermi dentro. Chiusi gli occhi e feci un gran respiro.

"Stai bene?" Mi chiese Harry accarezzandomi la mano.

Negai con la testa e scoppiai in un pianto liberatorio. Avevo bisogno di sfogarmi e le braccia di Harry furono pronte per avvolgermi in uno stretto abbraccio.




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