3. PRIME IMPRESSIONI

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Non è passata nemmeno un'ora ed ho già fatto un bagno rilassante nella vasca enorme del nuovo bagno, ho riordinato gran parte dei vestiti nell'armadio ed ho riposto il materiale scolastico nel poco spazio vuoto della libreria accanto al letto.
In questa famiglia leggono davvero tanto, ho paura di sentirmi un pesce fuor d'acqua.
A proposito...
Apro lo zainetto che ho usato per il viaggio, tiro fuori il romanzo che mi ha prestato mia sorella e lo metto sopra il comodino, nella speranza che vederlo lí mi faccia venire voglia di leggerlo.
Ho anche chiamato mia madre mentre ero in vasca e le ho raccontato tutto quanto era successo qui. Mi è sembrata piú tranquilla, ora che ha la certezza che non sono finita in una famiglia di pazzi.
Mia sorella invece ha voluto un video tour della mia nuova stanza e mi ha fatto promettere di mandarne anche uno dell'intera casa.
Forse piú avanti, non voglio fare brutte figure già il primo giorno.
Nel pomeriggio, dato che Isabelle era uscita, ho fatto di nuovo un giro della casa, scoprendo che esiste anche una tavernetta dove il Signor Blaze tiene i suoi vini costosi, una vasca idromassaggio ed una sauna nella zona accanto al giardino ed una cucina esterna dove mangiare d'estate.
A pranzo io ed Isabelle abbiamo mangiato lí anche se non fa ancora cosí caldo ed il ragú di Sarah è stato semplicemente delizioso.
Lancio un'occhiata rapida alla sveglia che segna quasi le sei. Tra poco Lisa ed il Signor Blaze saranno a casa e spero di cuore di fare una buona impressione ad entrambi.
Non so se conoscerò anche Braxton, ma dopo i racconti di Isabelle a pranzo, non ne ho nemmeno troppa voglia. Mi da l'idea del classico ragazzetto grassottello e bullo che nella vita non ha altri divertimenti se non la droga e la ribellione.
Mi guardo nello specchio un'ultima volta e decido di levare la felpa da maschiaccio ed indossare qualcosa di un pò piú carino. La camicetta nera che mi ha regalato zia Clara andrà benissimo.
I jeans chiari vanno bene ed anche i capelli, che ho deciso di legare in una treccia.
Mi spruzzo un pò del mio profumo del discount e scendo al piano di sotto.
Svolto subito a destra e vado verso la cucina dal quale sento arrivare un invitante profumo.
Appena metto piede nella stanza, convinta di trovare Sarah intenta a cucinare, vedo invece tutt'altro tipo di scena.
Sarah è seduta sul bancone della cucina e tra le su coscie se ne sta in piedi un ragazzo, che però vedo solo di spalle. È alto, ha una folta chioma di capelli mossi, una silouette che farebbe invidia ad un modello e le braccia piene di tatuaggi.
Sarah deve aver invitato il suo ragazzo qui di nascosto.
La cosa mi fa ridere e credo che anche mia sorella la troverà divertente quando gliela racconterò.
Non si accorgono che sono entrata e continuano a scambiarsi effusioni e baci. Faccio per andarmene e lasciar loro un pò di privacy, ma la mia goffaggine mi tradisce e senza volere con il braccio ribalto la saliera sull'isola in marmo.
Entrambi si voltano verso di me, lei ha lo sguardo mortificato e si scosta subito dal ragazzo, mettendosi in ordine il grembiule. Lui invece sembra parecchio scocciato e mi guarda come un leone, interrotto durante il suo banchetto dopo la caccia.
"I-io..." non so che cosa dire, biascico qualche sillaba e poi, senza il minimo senso, scappo via di corsa.
"Ci penso io" sento dire al ragazzo a bassa voce.
Oh, no! Ti prego no!
Di certo ora verrà qui ad intimarmi di stare zitta.
Che figuraccia!
"Hey, tu!" urla una voce maschile alle mie spalle. Mi fermo ma non mi volto.
"Sto parlando con te"
Soltanto in quel momento mi decido a girarmi per educazione.
Mi prendo un secondo per squadrarlo e per un attimo resto senza fiato. Ha un viso spigoloso, ma smussato dai suoi capelli mossi e scuri. Gli occhi sono del verde piú chiaro che abbia mai visto e le sue labbra sembrano disegnate, talmente sono perfette. È decisamente uno dei ragazzi piú belli conosciuti fin'ora.
"Non...Non volevo spiarvi, lo giuro. Sono entrata pensando che Sarah fosse sola e..."
"E hai visto qualcosa che non avresti dovuto vedere"
"Non lo dirò alla signora Blaze, davvero" lo tranquillizzo.
Cosa potrebbe mai importarmene delle tresche della domestica? Anche se mi sembra un pò troppo grandicella per lui Quanti anni avrà questo ragazzo? Venti? Ventitrè?
"Puoi star certa che non glielo dirai, o ti farò licenziare in poco tempo, mi sono spiegato?"
Licenziare?
Pensa che io lavori qui?
E poi, con quale faccia tosta osa minacciarmi?
"Puoi star tranquillo, il tuo segreto è al sicuro, stronzo!" gli alzo il dito medio, mi volto e prima che dica qualcosa sono già sulle scale, diretta nella mia stanza.

È passata un'ora da quando ho scoperto Sarah ed il suo ragazzo in cucina e nessuno dei due ha ancora avuto la decenza venire a chiedermi scusa per come sono stata trattata da quel deficente. Dopo tutto, sono stata piú che educata. Un'altra persona al mio posto avrebbe anche potuto spifferare tutto ad Isabelle, ma non l'ho fatto. E cosa ho ottenuto? Nemmeno un ringraziamento.
Sento la porta d'entrata aprirsi ed il mio cuore schizza in gola. Lisa, Thomas e Isabelle sono a casa.
E se non dovessi piacergli? O peggio, se loro non dovessero piacere a me?
Faccio un respiro profondo e scendo le scale. Al piano di sotto, trovo gli occhi di tutti puntati su di me.
"Santo cielo, tu devi essere Cleo!" esclama una ragazza dai capelli rossi, che senza farsi troppo pregare mi corre incontro e mi abbraccia forte.
"Io sono Lisa, tanto piacere" mi dice con un sorriso smagliante. È bellissima, ha due occhi verdi scintillanti per l'eccitazione ed il viso spruzzato di lentiggini.
"Non riesco a credere che per un pò avrò una sorella!"
"Perdonala, non ha mai imparato a trattenere l'entusiasmo" mi dice l'uomo alle spalle della ragazza, prima che anche io possa presentarmi.
"Thomas Blaze" si presenta tendendomi la mano "Sono molto felice di averti qui" aggiunge, con un sorriso.
Lisa ha certamente preso tutto da suo padre. Thomas ha i capelli scuri ma dai riflessi rossi, la barba rossastra ed il viso pieno di lentiggini. Ha le labbra sottili e due occhi verdi come l'acquamarina.
"Molto piacere Signor Blaze, sono Cleo Vincenzi" gli stringo la mano "Avete una bellissima casa"
"Ti ringrazio, ma ti prego, chiamami Thomas"
"D'accordo" dico abbassando lo sguardo per la timidezza.
"Ho il tempo di bere un drink, o è già pronta la cena?”
"Solo un momento" risponde la Signora Blaze, camminando verso la cucina.
Spero che il ragazzo della domestica non sia ancora in casa o Isabelle avrá un infarto.
"Sarah, potresti avvisarci quando.. ." si interrompe, restando immobile di fronte alla porta della cucina e a giudicare dalla sua faccia, credo che l'ospite di Sarah sia ancora qui.
"E tu che cosa ci fai qui?”
Quindi lo conosce già.
Forse non è la prima volta che quel tipo fa una sorpresa simile.
Passano pochi istanti ed eccolo lí, di nuovo, praticamente dove lo avevo lasciato un'ora prima. Ha addosso la stessa maglietta nera dei Ramones,la stessa bandana nera annodata per tener fermi i capelli, i suoi jeans neri strappati e quel velo di arroganza negli occhi, che si abbina perfettamente alla sua maleducazione.
Sono quasi contenta che lo abbia beccato di nuovo. Almeno imparerà la lezione.
Il ragazzo si volta verso di me, mi lancia un sorrisetto viscido e poi si rivolge ad Isabelle.
"Scusami, stavo rovistando come al solito nel frigorifero"
Oh, ora si chiama cosí entrare di nascosto in casa d'altri a pomiciare con la domestica?
Un momento...Ha detto 'solito'?
Il volto di Isabelle si illumina di colpo, sorride al ragazzo e gli salta il collo.
"Non importa, siamo felici che tu sia qui"
Che cosa? Felici?
Quindi sanno tutto di lui e Sarah?
"Vieni con me, voglio presentarti una persona"
Come? Io? Oh, ti prego, no!
Mi si para di fronte in tutta la sua altezza ed io impallidisco per la situazione imbarazzante.
"Lei è Cleo Vincenzi. Arriva dall'Italia e starà con noi per i prossimi sei mesi"
Mi maschero dietro al mio orgoglio, alzo la testa e con fare deciso gli tendo la mano.
"Molto piacere"
Lui osserva divertito prima me, poi la mano e decide di ignorarla.
"E cosí non sei la nuova assistente" mi risponde.
Cosa?
Assistente?
Davvero credeva che lavorassi qui?
"Cleo, lui è Braxton, nostro figlio" lo presenta il Signor Blaze, venendo verso di noi con Lisa.
Cosa? Non può essere.
Devo aver sentito male. Non può essere lui!
Me lo immaginavo piú basso, con l'aria piú da sfigato e magari qualche brufolo e la fedina penale sporca.
Di certo non pensavo potesse essere cosí. E soprattutto mai avrei pensato di conoscerlo in certe circostanze.
"Braxton, perchè non vieni un momento nella biblioteca? Vorrei parlarti in privato, per favore" chiede Thomas con aria contrariata.
Oh..C'è anche una biblioteca? Come ho fatto a non vederla?
"Magari dopo cena, papà. Ho molta fame" gli risponde tornando in cucina. Credo che tra i due ci sia parecchia tensione e non so perchè, ma ho idea che sarà una gran lunga serata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 25, 2019 ⏰

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