Epilogo

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8 Febbraio 2004

Draco's p.o.v.

Weasley aveva ragione su una cosa e torto su un'altra.

Il cibo è davvero ottimo, per quel poco che sono riuscito a piluccare a causa del mio stomaco contratto.

Per contro, non è vero che la gente è interessata solo a quello, anzi: il piatto più succulento della serata è il pettegolezzo. Le lingue dei presenti si sono accanite per tutta la serata molto di più sui problemi del prossimo che sui canapè e le tartine, dal vestito fuorimoda di Tizia alla relazione extraconiugale di Caio all'arresto di carriera di Sempronio.

Alle ultime avventure dell'ex MangiaMorte, ex pupillo di Voldemort Draco Malfoy.

Quando Hermione ed io abbiamo fatto il nostro ingresso mano nella mano, al seguito del resto dello staff di Hogwarts, sulla sala è sceso un silenzio innaturale. Sarebbe stato possibile sentire perfino il rumore di un capello che cadeva a terra.

Solo il sorriso rassicurante di Hermione – e una spintarella in avanti da parte di Pansy – mi ha impedito di darmela a gambe sull'istante.

Mi sono sbagliato anche io nella mia previsione, però: immaginavo che sarei stato emarginato e che avrei trascorso la serata in un angolo, vittima di occhiate di fuoco di chiunque si trovasse a passarmi davanti, cercando di rendermi invisibile per non rovinare ulteriormente l'immagine di Hermione.

Ora, dopo più di due ore, quasi rimpiango che non sia andata così.

Non ho avuto un minuto di requie.

Sono stato separato quasi subito da Hermione e assaltato da tutti i curiosi del mondo magico, ovvero il 90% abbondante dei presenti. Tutti vogliono sapere cosa ho fatto nei cinque anni della mia fuga, cercano di strapparmi descrizioni dettagliate – e il più raccapriccianti possibile – di come ho sconfitto questo o quel MangiaMorte, mi impartiscono, per il mio ruolo nella difesa del Quartier Generale Auror, pacche sulla spalla così energiche che credo che domani avrò un livido. Tutti vogliono farmi sapere quanto sono dispiaciuti per il modo in cui sono stato coinvolto nella fazione Oscura da ragazzino e mi augurano che Lucius si rimetta presto, come se fossimo amici di famiglia.

La peggiore, non c'è nemmeno bisogno di dirlo, è Rita Skeeter, che sta cercando in ogni modo di ottenere un'intervista in esclusiva sulla mia "caduta nelle mani insanguinate del Signore Oscuro e seguente rinascita tra le braccia del Cervello del Golden Trio", testuali parole.

La cosa che mi sconvolge di più, però, è come ogni volta che mi sono trovato tra le grinfie dell'ennesimo curioso, un collega, un mio ex compagno di scuola eroe di guerra o un membro della famiglia Weasley sono venuti in mio soccorso, strappandomi alla tediosa conversazione con una scusa qualsiasi, arrivando al punto di sacrificarsi al posto mio per rispondere al fuoco di fila di domande inopportune.

"Ci siamo passati tutti" è il commento più gettonato, seguito da uno sguardo comprensivo.

Ora che, dopo una serie di noiosi discorsi e la consegna di alcune onorificenze, la sala inizia a svuotarsi e mi trovo finalmente solo accanto al boccione del punch, mi concedo di pensare che, in fondo, avevamo torto tutti. Sì, nella mente delle persone sarò sempre colui che è stato il pupillo di Voldemort e no, non è vero che a nessuno frega niente di cosa faccio e con chi sto: le persone che vivono di pettegolezzi continueranno a farsi allegramente i fatti miei, come si fanno quelli di chiunque altro abbia un minimo di visibilità. Però...

Però la gente sembra disposta a considerare quello che ho fatto come qualcosa di passato, di concluso, qualcosa su cui ricavare storie succulente, magari, ma che non mi definisce come cittadino. Che non mi rende pericoloso.

After Dark - Capitoli NON CENSURATIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora