Ronnie si fissava allo specchio tentando di aggiustare quell'ammasso di capelli che aveva sopra la testa, in pochi minuti Brian sarebbe passata a prenderla e lei non era per nulla pronta. Riuscì a domare i suoi ricci e osservò nuovamente il suo riflesso, aveva optato per un look semplice: una linea di eyeliner, all star, una felpa per tenersi al caldo e un paio jeans sorretti da una cintura. Le sua guance erano già arrossate al solo pensiero di incontrare il riccio, quel giorno avrebbero fato un uscita speciale: sarebbero andati a vedere fin sopra la collina più alta per riuscire a vedere una cometa. Il campanello suonò facendo sobbalzare la ragazza che corse immediatamente ad aprire la porta sentendo il proprio cuore accelerare. Per poco non si schiantò contro la figura che l'attendeva dal'altra parte del varco, alzando la testa incrociò subito gli occhi penetranti del ragazzo che la scrutavano divertiti.
<Anche io sono felice di vederti> ridacchiò lui, Ronnie arrossì distogliendo lo sguardo per non farsi vedere in viso
<Sono solo inciampata> bofonchiò ammirando di nascosto Brian.
Prese la propria borsa con dentro il telescopio e se la mise in spalla uscendo di casa per poi chiudere la porta a chiave
<Da' qua, è pesante> detto ciò Bri uscì dalla palazzina dirigendosi verso la propria auto.
Lei lo osservò allontanarsi e sospirò piano chiedendosi perchè mai il chitarrista fosse sempre così vicino e così distante allo stesso tempo. Scosse la testa provando a non pensarci e lo raggiunse sedendosi vicino al posto del guidatore.
Durante il viaggiò il sole cominciava a calare lentamente avvicinandosi sempre di più all'orizonte mentre Brian osservava Ronnie di sfuggita mentre le raccontava di un'idea che gli era venuta per una nuova canzone. Una delle grandi mani del riccio si posò sul ginocchio della ragazza facendla sobbalzare, distolse lo sguardo dal finestrino e lo posò su di lui che continuò a guidare con l'altra mano. Quando Ronnie posò la sua mano su quella di lui, notò quanto fosse piccola in confronto e un sorriso le si dipinse sul volto
<Che c'è?> chiese lui
<Niente, stavo solo pensando> strinse automaticamente le dita intorno a quelle del chitarrista e continuarono in silenzio il viaggio.
Arrivati ai piedi della collina i due scesero prendendo l'attrezzatura e cominciando la salita, arrivati in cima l'intera città era distesa ai loro piedi mentre il sole era ormai basso creando mille sfumature di rosso e di arancio nel cielo.
<Tra poco sarà buio, potremo iniziare a vedere le prime stelle>
la figura del riccio era slanciata e quasi irreale con quelle luci, Ronnie lo osservava senza ascoltare veramente ciò che stava dicendo, troppo presa dalle domande che gli rimepivano la testa: perchè è qui con me? Perchè non è con qualcun altra? Non riusciva a trovare un singolo motivo per il quale lui dovesse volere lei e non una delle groupie che gli giravano sempre intorno.
<Ronnie mi stai ascoltando? Che cos'è quell'espressione ora?> chiese lui andando dritto davanti a lei, Ronnie sobbalzò tornando alla realtà e lo guardò scuotendo la testa
<Non è niente> disse ricevendo un'occhiata interrogativa da Brian
<Nulla di cui ti debba preoccupare.>
<Io mi preoccupo sempre se ci sei tu di mezzo>Ronnie alzò la testa a quelle parole e lo osservò, quasi stupita, senza saper cosa dire. Lui si avvicinò e le scostò un riccio ribelle dal viso
<Mi vuoi dire cosa ti tormenta? Ho fatto qualcosa che ti ha turbato?> la preoccupazione traspirò dalla sua voce mentre la ragazza si affrettò a dissentire con la testa. Un lungo silenzio si appropriò dell'aria
<C'è qualcun altro?> chiese lui con la voce più bassa, prima che lei potesse rispondere lui si affrettò a continuare la frase
<Sappi che non esiste persona al mondo che potrebbe darti di più di quello che ti posso dare io. Nessun altro potrà mai amarti più di quanto posso io, nessuno.>
Ronnie era a pochi passi dal riccio che la guardava con due occhi che avrebbero sciolto anche un iceberg, così senza esitare un secondo di più lei annullò la distanza tra loro e gli buttò le braccio al collo stringendolo a se. Le braccia di Brian erano forti e calde, facevano contrasto con la fredda aria della sera che si scontrava contro i loro corpi. Si guardarono a pochi centimetri l'uno dall'altro senza sciogliere l'abbraccio, gli occhi di entrambi puntati sui loro visi. Poi accadde, le labbra di lui si scontrarono contro quelle di Ronnie trasportandoli in un bacio pressapoco perfetto. Le prime stelle cominciavano a comparire mentre le loro labbra ballavano una danza lenta e passionale. Si separarono di qualche centimetri per riprendere fiato, entrambi con le guance colorate delle stesse sfumature del cielo<Ti amo anche io Brian> sussurrò lei e se avessero alzato lo sguardo, avrebbero entrambi visto la loro cometa, quella che aveva sugellato il loro amore.
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Immagina: Queen
Short StoryÈ una raccolta di piccoli racconti che scrivo o per amici o semplicemente per rilassarmi ✨