RON ED HERMIONE: NONOSTANTE TUTTO

WINGARDIUM LEVIOSA

La cena finisce finalmente. Mentre chiacchero con Parvati Patil saliamo le scale, verso il nostro dormitorio, in cima una scalinata. Purtroppo a volte le scale a Hogwarts si spostano, quindi qualcuno del primo anno urlava ai prefetti domande su come raggiungere  Il proprio dormitorio.
Appena raggiungiamo la sala comune un prefetto ci spiega come raggiungere i dormitori, il nostro femminile era in alto alla scalinata a destra.
Ero in dormitorio con Lavanda, Parvati, altre due ragazze di cui non conoscevo il nome. Mentre mi metto a dormire penso al giorno successivo, quando il direttore della nostra casa ci avrebbe consegnato gli orari! Magari coincideva con quello si Harry...
Lo capivo benissimo che mi detestava, Ron. E anche Harry. Ogni volta che parlavo si girano ignorandomi, senza capire quanto vorrei essere loro amica.
Flitwick oggi vuole insegnarci l'Incantesimo di Librazione, Wingardium Leviosa. A me tocca Ron, a Harry Seamus.
-Wingardium Leviosà- dice lui. Io mi intrometto.
-Fermo Fermo Fermo. Così caverai l'occhio a qualcuno. Per di più sbagli pronuncia. È Leviòsa, non Leviosà.- dico. Mi accorgo di essere un po' saccente.
-Fallo tu, visto che sei una sapientone!-controbatte irritato.
-Wingardium Leviosà!
La piuma sul banco si solleva in aria, tra lo stupore generale.
-Ecco, brava signorina Granger!- esclama Flitwick.
A fine lezione esco dalla classe dietro a Harry, Ron e Seamus, ma loro non mi vedono.
Sento la voce di Don che sovrasta le altre.
- Veramente, quella Hermione Granger è un incubo, parla troppo, ecco perché non ha amici, e pensa pure che standoci attaccata si unirà a noi?-dice ridendo.
Le lacrime mi appannano la vista. Non penso più, non vedo più nulla, so dove devo andare, destinazione Bagni nei sotterranei. Urto il braccio di Harry con il libro, ma non mi fermo, faccio solo in tempo a sentire la fine del discorso.
- Ehi Ron, credo ti abbia sentito...
- E chi se ne importa? Deve pur rendersi conto che non ha amici!- aggiunge ridendo.
Mi chiudo nei bagni, deserti, perché erano tutti a festeggiare Halloween. Mi asciugo le lacrime. Non piango per i ragazzi. No. Non lo faccio...