Prologo.

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Sono Michela Esposito ho 15 anni (quasi 16) e vivo a Torino, ma non ancora per molto. I miei genitori vengono da Roma (o meglio, da un paese vicino Roma: Fregene, un paese sul mare), *anche se ho un cognome napoletano (mio nonno dalla parte di mio padre era napoletano e si è trasferito e Roma per cercare lavoro e li ha incontrato mia nonna)*, e si sono trasferiti a Torino per via del lavoro di mio padre ed ora, dopo 16 anni, sia mia madre che mio padre sono riuscita ad ottenere il trasferimento per tornare finalmente a Fregene, dai nonni, gli zii, tutto il resto della famiglia e dagli amici d'infanzia dei miei genitori. L'idea di lasciare Torino mi rende triste da morire. I miei amici, la mia classe, la mia bella casa...tutto, dovevo lasciare tutto. Per rendere l'addio ancora più difficile, i miei amici mi organizzarono una festa di addio. La festa più bella della mia vita, avevano contribuito tutti nell'organizzarla. La cosa più bella è stato il video che avevano proiettato. Si trattava di un video con tutte le mie foto da quando ero piccola fino a quel giorno, foto con tutti i miei amici e con frasi a me dedicate, tutto ciò sulle note di "Story of my life" degli One Direction e "Let her go" di Passenger. Durante quel video sembravo una fontana, ho pianto un sacco, e non ero l'unica! Tutti i presenti piangevano. Dopo il video ho aperto tutti i regali per il mio compleanno (la festa di cui parlo è stata fatta la sera del 18 agosto, il mio compleanno è il 20 agosto, ma siccome il 19 mattina sono partita per trasferirmi a Roma oltre che una festa d'addio quella è stata anche una festa di compleanno in anticipo).

Siamo partiti il 19 agosto, erano appena le 6:00 di quella soleggiata domenica. Si sentiva il venticello che soffiava e allo stesso tempo il solo che scaldava la pelle, usciti di casa mi guardai intorno e vidi per l'ultima volta quel condominio che sembra un villaggio turistico per via delle case bianche, le tende verdi (che a dirla tutta stanno proprio male insieme) e la sua grandezza. "Non voglio andare via da qui" continuavo a ripetermi, uscendo dal cancello mi soffermai a leggere tutti i nomi delle persone che vivevano in quel condominio. Li conoscevo tutti e mi sarebbero mancati tutti. Sono salita in macchina e uscendo dal parcheggio ho letto per l'ultima volta quella specie di targhetta all'angolo della strada che portava il nome di "Via Artom". Continuando, pochi minuti dopo ci siamo trovati davanti a quel cartello dove c'era scritto che li finiva la città Torino. Nel vedere quel cartello il mio cuore andò in frantumi. Tutta la mia vita era lì, in quel paesino. Insomma, quasi 16 anni trascorsi il quei luoghi così belli che dalla mia mente non potranno mai essere cancellati.

Tutto, mi sarebbe mancato tutto e tutti. Il viaggio durò circa sei ore, in quel lasso di tempo non ho mai smesso di piangere. Troppe cose stavo lasciando, davvero troppe. Non sapevo cosa mi aspettava a Roma, sapevo solo cosa lasciavo a Torino. Mi sentivo vuota.

Questa è la mia storia, la storia di come mi sono adattata ad una nuova città, la storia di come ho incontrato l'amore, la storia di come ho incontrato 3 fantastiche amiche, la storia di come in una nuova città sono riuscita a farmi grandi amici, la mia storia. Io sono Michela Esposito e questa è la mia storia.

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