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Mi sveglio come al solito accecata dalla luce.
Mi giro dall'altra parte ma mi scontro con il corpo nudo di Jimin.
Awww! È così bello!
Mi accocolo vicino a lui e ripenso alla notte bollente appena passata.
Ci siamo dati proprio da fare.

Dopo un po' mi decido finalmente di alzarmi dal letto senza svegliarlo, fallendo miseramente.

Jimin:Dove vai?

Dice con voce roca.

Lisa:In bagno.

Jimin:Anche io devo andare in bagno, porti anche me?

Lisa:Come faccio a portarti? Ti devo trascinare?

Jimin:No, mi faresti male al cu*o.

Non sia mai che qualcuno rovini il favoloso sedere di Jimin!
Il Jibooty è sacro!

Lisa:Non ti avrei trascinato comunque, sei troppo pesante.

Jimin:Non sono pesante.

Lisa:Pesi più di me, quindi per me sei pesante.
Se devi andare in bagno fallo ora, poi sarà occupato dalla sottoscritta.

Jimin:Va bene.

Si alza dal letto e si dirige verso il bagno.

Lisa:Potevi almeno coprirti.

Jimin:A me non sembra che tu ti stia coprendo...sei con le tette all'aria da almeno cinque minuti.

Lisa:Ma...pervertito!

Mi copro con le braccia il seno.

Jimin:Come se non l'avessi già visto.

Entra in bagno e si chiude la porta alle spalle, ne approfitto per vestirmi, metto solamente una canotta, le mutande e i pantaloncini.

Jimin esce dal bagno e mi ci fiondo dentro, faccio i miei bisogni mi lavo le mani ed esco.
Il mio stomaco brontola, così decido di andare a preparare la colazione.

Jimin:Cosa cucini?

Lisa:Pancake.

Jimin:Posso darti una mano?

Lisa:Si, mi puoi prendere la farina?

Jimin:Certo.

Sento un tonfo e poi vedo il polverone bianco alzarsi, tossisco e sventolo una mano davanti al mio naso per cercare di cambiare aria.

Lisa:Jimin che hai combinato?

Jimin:Quando ho aperto il mobile é caduta.

Lisa:Uff, c'è un'altro pacco?

Jimin:Non credo, posso andare a chiedere ai vicini.

Lisa:Da quando abbiamo dei vicini?

Jimin:Da sempre.

Lisa:Non credi che potrebbero riconoscerti?

Jimin:No, mi metto la mascherina e il cappello.

Vai sicuro, sarai irriconoscibile.

Lisa:Vabbè, vai a chiedere la farina.

Mentre Jimin va a prendere la farina inizio a rompere le uova e dividere il tuorlo dall'albume e le solite cose che devi fare per preparare i pancake.

Jimin:Eccomi!

Lisa:Come sono i vicini?

Jimin:Vicini.

Lisa:Mh interessante.

Prendo la farina dalle sue mani e l'appoggio sul tavolo.

Preparato l'impasto comincio a cuocere i pancake.

Jimin prende con un dito un po' di impasto e lo porta alle sue labbra assaggiandone un po'.

Lisa:Perché mangi l'impasto crudo?

Jimin:Vuoi assaggiarne un po'?

Lisa:N--JIMIN!

Jimin:Sei carina con l'impasto in faccia.

Inizia a ridere di gusto e lo fulmino con lo sguardo.
Vuoi la guerra? Che guerra sia.

Prendo una manciata di farina e le la lancio contro.

Lo guardo con un sguardo di sfida ed iniziamo a lanciarci contro tutto ciò che ci capita in mano, fatto sta che siamo diventati due fantasmi sporchi.

Lisa:Dobbiamo cucinare i pancake non spalmarceli addosso!

Jimin:Va bene.

Una volta cucinati li metto a tavola e ci sediamo a mangiarli.

Lisa:Povera domestica, rimarrà scioccata quando vedrà come abbiamo ridotto la cucina...

Jimin:Per non parlare della camera da letto.

Finito di mangiare mettiamo i piatti nel lavandino.

Lisa:Vado a farmi una doccia prima che l'impasto diventi secco.

Vado in bagno e mi spoglio dei miei vestiti ormai sporchi, apro l'acqua lasciandola scorrere un po' per arrivare alla temperatura desiderata e poi vado sotto la doccia, l'acqua calda che mi cade addosso e davvero rilassante.

Sento dei lievi rumori ma non ci faccio troppo caso, finché non sento una presa dietro di me.

Jimin:Posso lavarmi anch'io?

Lisa:Ormai sei sotto la doccia.

Jimin:Lo prendo per un si, mi passi lo shampoo?

Lisa:Tieni.

Jimin:Grazie.

Lisa:Ah Jimin, mi porteresti insaponare la schiena?

Jimin:Si.

Lisa:Grazie mille.

Prende il bagno schiuma ed inizia a insaponarmi la schiena, fino a scendere un po' più sotto.

Lisa:Ho detto la schiena non il cu*o.

Jimin:Già che c'ero ho insaponato anche quello.

Scuoto la testa divertita, quanto può essere pervertito questo ragazzo.

Lisa:Ti ho già detto che sei pervertito.

Jimin:Si, e lo sei anche tu.

Lisa:Non lo nego.

Jimin:Piccola che ne dici di un terzo round?

Sussurra in un mio orecchio mordicchiandomi il lobo.
Mi giro verso di lui guardandolo negli occhi.

Lisa:Accetto.

𝑱𝒖𝒔𝒕 𝒃𝒆 𝒘𝒊𝒕𝒉 𝒚𝒐𝒖~𝑷𝒂𝒓𝒌 𝑱𝒊𝒎𝒊𝒏~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora