Capitolo 12

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Il cielo illumina Baia Nevosa di un tenue viola, dato dal sole che sta ormai tramontando. Le prime luci iniziano ad accendersi nelle abitazioni e alcune persone contemplano l'assenza di nuvole, evento piuttosto raro nel regno. I palazzi di ghiaccio riflettono la luce del tramonto che si affievolisce di minuto in minuto. Quando l'ultimo fascio di luce se ne sarà andato, io, Alec, Kaden e Martha, accompagnati da Davon e da alcuni soldati reclutati da mio fratello, partiremo per raggiungere le Terre a Sud e cercare qualche alleato, poi metteremo in atto il piano proposto da Alec.

Osservo il paesaggio dalla finestra di camera mia aspettando che arrivi l'ora. Martha è con me, dal momento che riteneva imprudente lasciarmi da sola.

«Kaden mi ha detto che nelle Terre a Sud ci sono dei guaritori, esistono altri tipi di potere?» domando distraendomi dal tramonto.

Martha annuisce lievemente «Una volta sì, ce n'erano molti, ma al potere c'erano Agghiaccianti e Ardenti. C'era una grande divisione fra loro e tutte le altre persone. Circa due secoli fa ci fu una ribellione, ma non ebbero successo e i pochi rimasti vivi furono esiliati, probabilmente sono morti poco dopo: erano in condizioni pessime, o almeno così si dice. Sono rimasti dei guaritori, ma hanno rifiutato di venire a Baia Nevosa, quindi sono rimasti nelle Terre a Sud. Vogliono farci pagare per quello che abbiamo fatto ai loro simili».

«Ne parli come se fosse un male, che esistano altri poteri. Io lo troverei utile.»

«Lo è, ma a causa della loro ribellione infondata molti dei nostri sono morti ed è anche a causa loro se i ribelli contro cui combattiamo ora si sentono autorizzati ad attaccarci.»

«Hai detto che pensano che, distruggendo la Terra, possano crearsi nuovi poteri. È per questo che vogliono salire al comando? Per lasciare che la Terra muoia?»

«Esatto e hanno usato te come pretesto. Inoltre tu e Alec siete un ostacolo: siete gli unici della famiglia reale rimasti in vita. Se moriste, non ci sarebbe più nessuno al comando.»

«Ma c'è un consiglio: se noi morissimo qualcuno di loro prenderebbe il potere.»

Martha diventa seria all'improvviso «Chi ci assicura che il traditore non sia uno di loro?»

Qualcuno bussa ripetutamente alla porta e io mi alzo per andare ad aprire. «Probabilmente è Kaden, gli ho detto di venire qui, una volta finito il suo allenamento» afferma la mia amica sdraiandosi sul letto.

Quando apro, però, non trovo nessuno. Mi sporgo per guardare lungo il corridoio, ma pare essere deserto. Mentre chiudo la porta noto una busta a terra, la raccolgo esaminandola, ma sopra non c'è scritto nulla.

Torno a sedermi sul letto, sotto lo sguardo vigile di Martha e apro la busta leggendo il contenuto a voce alta. Riconoscerei quella scrittura ovunque, dopo aver letto così tante volte il diario di mio padre.

 Riconoscerei quella scrittura ovunque, dopo aver letto così tante volte il diario di mio padre

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«Non l'ho mai ricevuta» mormoro.

«Qualcuno deve averla rubata, ma perché dartela ora? Non ha senso.»

Scrollo le spalle, non sapendo cosa ribattere e guardo nuovamente la lettera; la carta è consumata, probabilmente è stata scritta di fretta su un pezzo di recupero, però la scrittura è delicata e precisa, come se avesse pesato ogni parola. Chi mai avrebbe potuto evitare di farmela ricevere? Dopotutto, non viene nominato nessuno, il traditore non rischierebbe di essere scoperto. La ripiego e la metto dentro il diario che ripongo all'interno dello zaino che ho preparato per la nostra partenza.

«Cosa c'è a Sud?» domando per distogliere l'attenzione di Martha dalla lettera.

«Altri regni, più piccoli di Baia Nevosa. Sono felice di dirti che fa più caldo, ma non aspettarti niente di stupefacente. Mentre qui, al potere, ci sono gli Agghiaccianti, là prevalgono gli Ardenti.»

Nello stesso istante in cui Martha termina la frase Alec fa il suo ingresso all'interno della stanza con un'aria terribilmente preoccupata. I capelli scuri sono appiccicati alla sua fronte sudata, probabilmente ha appena finito l'allenamento. In mano tiene un foglietto di carta spiegazzato e continua ad agitarlo mentre ci raggiunge vicino al letto.

«Non possiamo andarcene. Cioè, dovremmo, ma non possiamo» esordisce piazzandoci il foglietto di carta davanti.

Guardate meglio, ma con più discrezione: il nemico vi osserva.
Cercate di vedere, non limitatevi a guardare.

«Che cosa vuol dire?» domanda la mia amica, gli occhi ancora fissi sul biglietto malconcio.

«Che o il nostro nemico ci sta dicendo che siamo fottuti o che qualcuno ci sta dando degli indizi per smascherarlo» risponde Alec tutto d'un fiato.

«C'entra qualcosa con la lettera?» domando a Martha, poi mi rivolgo a mio fratello «Quando l'hai ricevuto?»

«Adesso, credo. Ero appena tornato dall'allenamento e l'ho trovato nascosto fra i vestiti dell'armadio» afferma, poi sembra pensare a qualcosa, prima di domandare: «Di che lettera stai parlando?»

«Poco fa qualcuno ha bussato alla porta, ma quando ho aperto c'era solo questa lettera a terra» dico mostrandogli la lettera.

Mentre la legge, vedo nei suoi occhi la malinconia di chi ha perso i genitori e so che per lui è completamente diverso, perché Alec se li ricorda. I suoi occhi accennano a diventare umidi: è una cosa difficile da superare. Tutti sappiamo che vedremo i nostri genitori morire, ma non quando siamo bambini, quello è un terribile colpo basso.

«Ormai è chiaro che papà sapeva perfettamente che c'era un traditore a palazzo. Prima il diario e ora questa lettera. Quello che mi chiedo è perché non è intervenuto subito; gli sarebbe bastato un ordine e quella persona sarebbe stata giustiziata.»

«Forse non si fidava di nessuno, forse, come noi, aveva paura che qualcuno scoprisse i suoi sospetti. Noi stiamo facendo lo stesso: vogliamo andarcene per sentirci più al sicuro. Ma forse qualcuno sta cercando di aiutarci a fare quello che papà ha iniziato, come dice la lettera.»

«Stai dicendo che la lettera ci suggerisce di smascherare il traditore?» domanda Alec donandomi la sua piena attenzione.

«Non lo so, sto cercando di leggerla. Martha ha ragione quando dice che ci deve essere un motivo se me l'hanno fatta avere proprio ora e un'ulteriore ragione per cui qualcuno non voleva che la ricevessi.»

«Stai suggerendo di rimanere?» Martha posa il suo sguardo su di me.

Scrollo le spalle «Non lo so, però se davvero c'è qualcuno che cerca di aiutarci potrebbe essere un vantaggio: uccidere il nemico dall'interno. Come noi abbiamo degli infiltrati tra i ribelli loro ne avranno qui, se riuscissimo a trovarli potremmo ricavarne informazioni e avere un vantaggio.»

La mia amica annuisce lievemente «Cercheremo comunque un modo di trovare un Guaritore» afferma alludendo al mio braccio inerme, appeso ad uno straccio legato al collo, come se avessi un gesso permanente.

«Non è una priorità, al momento, ma grazie. Preferirei che questo finisse presto.»

«Sorellina, siamo ben lontani dalla fine: ad essere sinceri, niente è ancora cominciato.»

Forgotten Queen -La guerra dei due mondi- (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora