Cerco di regolarizzare il respiro, che ancora fatica a tornare nei parametri normali a causa della corsa, e mi faccio piccola piccola dietro il cassonetto dell'immondizia di un vicolo buio.
Il freddo invernale qui a Dublino è talmente forte che sento come se qualcuno mi stesse graffiando le guance e considerando poi che non indosso nulla di davvero pesante, direi che ad occhio e croce potrei morire assiderata in circa cinque ore.Quasi non mi accorgo di essere tornata a respirare normalmente, immersa nei pensieri rumorosi che mi fanno venire voglia di urlare, in questo squarcio di città silenzioso come il canto dei morti.
Chi può avermi tradito?
Sono anni che Arina mi cerca, anni che prova ad entrare in possesso dell'unica cosa che la mia famiglia si tramanda di generazione in generazione: il libro dei morti.Fino a cinque anni fa pensavo che fossero tutti dei pazzi con le manie di persecuzione dato che, tecnicamente, l'oggetto in questione non è altro che un antico libro egizio, il cui titolo originale è "libro per emergere nella luce": praticamente la raccolta di storielle, filastrocche e poesie che secondo gli antichi servivano ai defunti come protezione e aiuto nel viaggio verso Duat, il mondo dei morti.
Ho creduto che i miei fossero fuori di testa anche quando ad otto anni hanno costretto me e Alan, il mio gemello, a prendere lezioni di Krav Maga, un'antica tecnica di combattimento israeliana, poi, a quattordici anni mamma ci ha mostrato l'enorme armeria nascosta in cantina: ricordo ancora lo sguardo di mio fratello a metà tra l'eccitato e il confuso mentre io avrei preferito che fosse tutto un incubo.
Ho realizzato davvero che tutto ciò era reale solo quando mamma, papà e Alan sono stati uccisi.
Li ho ritrovati in casa al ritorno da una stupida gita al liceo: un buco in fronte ed un biglietto attaccato al petto per informarmi che avrei fatto la stessa fine se non avessi consegnato loro il libro.
Dio solo sa quanto ho desiderato, in questi cinque anni, essere con loro quel giorno.Ho iniziato a fare le prime ricerche qualche mese dopo la loro morte: ero nel salone deserto di una delle case nascoste di famiglia e mentre curiosavo tra la roba di mio padre, con in mano un thè caldo e la speranza di sentirmi meno sola, subito mi sono saltate agli occhi delle lettere firmate da un certo Henry Dumas.
Mi sono messa alla ricerca della famiglia Dumas e solo sette mesi dopo ho trovato Joseph qui a Dublino, ma era troppo tardi: anche i suoi genitori erano morti.
Passai altri due mesi a spiegargli che di me poteva fidarsi e dopo l'ennesimo attacco da parte di Arina, scampato per un pelo, si convinse: abbiamo scoperto che entrambi possediamo i due pezzi del puzzle, il mio libro è frammentato esattamente come il suo e soltanto insieme si completano.E adesso anche la mia vita sarebbe incompleta senza quell'arrogante egocentrico dai capelli neri e dalla risata contagiosa.
Quando sento dei rumori avvicinarsi squarciando così il silenzio di cui ormai facevo parte anche io, trattengo a stento l'istinto che mi suggerisce di correre, di scappare via da qui.
Un volto a me sconosciuto, poi, mi si para davanti e nonostante il buio della notte i miei occhi riescono a catturare alcuni particolari che probabilmente non mi serviranno a nulla: capelli quasi rasati, cicatrice profonda sul lato destro del viso, ghigno perfido.
《Game over topolino.》La sua mano afferra poco delicatamente il mio braccio mentre io sembro quasi paralizzata dalla paura, che cessa soltanto quando sento una scarica di adrenalina invadere totalmente il mio corpo, che inizia a muoversi e a colpire, quasi istintivamente, chiunque mi si pari davanti: colpi netti e puliti che mantengono il religioso silenzio di questo frammento di città, mentre dietro di me soltanto la musica violenta e rilassante delle onde che si infrangono contro gli scogli sembra volermi suggerire di correre via da qui.
A volte mi piace pensare che la mia famiglia adesso faccia parte dell'oceano, freddo e fiero proprio come loro, e magari adesso le onde mi stanno urlando di fare attenzione perché è lì che abitano mamma, papà e Alan.
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brani per "writing competition"
SonstigesParticipiamo ad un concorso di scrittura e qui pubblicheremo i due brani richiesti.