Angelo non si faceva mai scappare un'occasione. Non appena aveva a tiro Fabio, niente e nessuno poteva fermarlo. Come quando riceveva un suo messaggio oppure quando rimaneva solo. Ogni occasione era buona per vederlo, gustarlo possederlo, farlo suo.
A fottergli il cervello
-Potrebbe arrivare qualcuno- disse Fabio contro la porta. Angelo aveva già preso a toccarlo e baciarlo da dietro mentre a Fabio rimaneva poco tempo per bloccarla prima di perdere il controllo.
-Lo so- rispose Angelo-Ci..... Ci potrebbe sentire qualcuno- rispose l'altro
-Quindi è meglio che non ti fai sentire-rispose mentre già stava annusando il collo di Fabio e le sue mani vagavano sotto la maglietta. Aveva troppe cose al giorno a cui dare conto ogni giorno, troppe cose richiedevano la sua attenzione, Fabio era l' unica scappatoia che lo faceva sfogare e non pensare.
Fabio era la sua unica dose di libertà quando ne aveva bisogno.
-Bastardo- gli rispose l'altro. La sua testa cadde contro la porta, la sua fronte sbatte contro il legno fine provocando un rumore sordo. Fabio si morse il labbro, un po' per la cazzata che aveva fatto un po' per le labbra e la barba di Angelo sul suo collo che lo mandavano in tilt. Fabio aveva tutto quello che desiderava. Amici, uno o due il necessario, una casa, il suo lavoro, la stima dei suoi pusher e poi Angelo. Di lui aveva bisogno solo quando quello che richiedeva il suo corpo si doveva per forza fare in due. Non fosse indispensabile avrebbe fatto anche da solo ma, Angelo, non era poi tanto male.
Anzi.... Quello che faceva lo faceva anche fin troppo bene.
-Noi.... Non dovremmo farlo.... Qui- disse Fabio già aggrappandosi alla porta come meglio poteva. Le dita di Angelo si erano intrecciate a quelle dell'altro ragazzo, avvinghiate e strette le une nelle altre
-Già forse- la voce dentro le orecchie di Fabio era un bisbiglio, quasi un sussurro, le labbra calde sulla sua pelle scottavano sulla pelle dell'altro e la lingua si insinua a nelle pieghe fino ad insinuarsi ancora al di sotto, nella sua testa.
-Andiamo Bruno. Non mi vuoi dentro?- Fabio tentava di rispondere, il suo cervello combatteva e scalpitava dicendogli di no, che si stava cacciando in un casino ma era la lingua di Angelo, le sue dita e il suo petto premuto contro la sua schiena a controllare il suo corpo ora. Già Fabio ora era solo una marionetta comandata da Angelo, creta ammorbidita dalla saliva e modellata dalle sue mani.
-Ci metto poco lo prometto- senza staccare il suo corpo ne le dita della mano dall'altro, l'altra aveva staccato il primo bottone alla vita di Fabio
- colpo-
via il secondo bottone della patta
-dopo-
via il secondo
-colpo-
Sali giusto il tempo di arrivare all'elastico dei boxer di Fabio incontrando i peli ispidi e già bagnati dal presperma del cazzo duro dell'altro.
-Maledizione a quanto sei bravo- il jeans di Fabio scesa di poco scoprendo ancora di più il tessuto nero del boxer mentre le dita dell'altra mano di Angelo erano già sporche del liquido dell'altro. Le portò prima al suo naso e poi alla bocca dell'altro.
Fabio non perse neanche un attimo a prenderle dentro la sua bocca e tra i suoi denti mordendole anche forte tanto da far sibilare Angelo. Molló la presa e senza perdere tempo gli tirò i capelli da dietro. Fabio come risposta non fece altro che spingere ancora di più il suo culo contro la patta gonfia di Angelo.
-Ti ho detto niente segni l'hai dimenticato?-
-Cristo! - Fabio sbatte i pugni contro la porta facendo rumore.
-Chi è la? - si sente una voce nel bagno. I due erano così presi da loro stessi che neanche si sono accorti che qualcuno era entrato in bagno.
-Fabio amico, sei tu? -
Cazzo! Era proprio Jason, uno dei suoi migliori amici. Spalancò gli occhi bloccandosi ma Angelo non si fermó. Le sue mani dalla bocca dell'altro andarono a finire sul suo fondo schiena fino a oltre l'elastico e tra le sue natiche. Fabio cercó di staccare Angelo o almeno di fermarlo ma l'altro lo rispinse via contro la porta facendo altro rumore.
-Rispondigli-bisbiglió Angelo al suo orecchio in modo da farsi sentire solo da lui.
Fabio piegó la testa contro la porta, la sua fronte bagnata e i primi capelli attaccati dal sudore. Poteva sentire il sorrisetto stronzo di Angelo sulla sua schiena.
Bastardo pensò ma doveva uscirne fuori da quella situazione.
-J-Jason... S-si sono io scu-sa ma.... - rispose
-Amico tutto ok? Vuoi una mano?-
-No! - rispose forse un po' troppo alto Fabio, la mano di Angelo però continuava a farsi strada tra le cosce di Fabio che cercava di recuperare lucidità inutilmente.
-Davvero sto.... Sto bene, deve essere stato il caffè di stamattina a quella merda di bar.... Tranquillo io sto be.... Sto bene-
Stava più che bene. Era in tutt'altro mondo.
-Sei proprio sicuro amico? Se vuoi posso darti una mano.. -
-Siiii! - rispose Fabio -cioè no-una risposta falsa. Il dito di Angelo aveva appena varcato la soglia del suo culo e Fabio non faceva altro che spingere contro di lui. Le sue unghia che graffiavano contro il legno e la sua bocca aperta che cercava aria in qualche modo.
-Sto bene davvero, ti raggiungo in Aula fra poco tu.... Vai... -
-Come vuoi tu amico.... Ci si Becca-Jason non ebbe risposta.
Aspettó giusto il tempo che Jason chiuse la porta.
-Basta fe.... Fermati cazzo.... Non.... Qui non.... -
Angelo infiló un altro dito dentro di lui. Fabio buttó indietro la testa sulla spalla di Angelo.
-Lasciati scopare, poi me ne vado - rispose l'altro.
Fabio sapeva che tutto questo non era giusto. Tutto quel casino non era giusto. Angelo non era il suo ragazzo anzi, era il fidanzato di un'altra e nemmeno lo conosceva così bene, poteva beccarsi una bella sospensione al campus se veniva scoperto e non poteva permetterselo, i suoi affari e i suoi giri sarebbero andati a puttane solo con una sospensione. E non poteva permetterselo. Ma di nuovo tutto quello che fece fu cercare la lingua di Angelo in modo disperato incatenando la sua nuca alla sua bocca con la mano che aveva liberato dalla stretta dell'altro. Angelo intanto aveva abbassato anche il boxer di Fabio e tirato fuori il suo cazzo pulsante.
Non ci volle molto che Angelo entró completamente dentro Fabio e il cazzo dell'altro a sbattere contro il legno della porta. Pulsava e faceva male sfregandoci contro. Fabio stava per toccarselo ma Angelo lo fermó. Gli blocco la mano contro la porta un'altra volta.
-Non farlo-
-Fallo tu allora-
-No- gli rispose Angelo continuando a scoparselo.
-Come cazzo sarebbe a dire che.... -
-Vuoi farmi credere che non sei così perverso da poter godere anche senza che ti tocchi io? Non ci redo Bruno.... Ne sei capace, me l'hai dimostrato un sacco di volte-
-Bastardo-
-Dai fammi vedere quanto sei pervertito lo sai che mi piace-
La voce di Angelo era bassa e grave contro il suo collo che stava torturanfo con le labbra e la sua lingua.
-Così carino- disse Angelo
- così bello-continuò
-così stretto- un'altra spinta
-Così.... Fottutamente..... Sexy- l'ultima spinta prima di.....
-Fabio-
-Angelo-
-Fabio- altre due spinte e il bagno si riempi dei gemiti sommessi dei loro nomi.
Angelo a godere dentro di Fabio e Fabio senza niente altro che il solo cazzo di Angelo dentro al suo culo era abbastanza per farlo venire copiosamente contro la porta. Le gambe di Fabio lo reggevano a stento mentre Angelo lo sorreggeva alla bene e meglio per non farlo cadere. Lo giró e lo fece appoggiare alla porta. Se lo bacio di nuovo divorandoselo.
-Guarda che hai fatto, sei proprio un disastro Bruno-
-Fottiti- gli rispose l'altro
-Aspetto che lo fai tu la prossima volta-disse Angelo prendendo con le proprie dita il liquido bianco sulla porta e portandoselo alla bocca.
Fabio era come rapito dall'immagine dell'altro che stava leccando il suo seme dalle proprie dita che non resistette. Rapi la sua mano leccando anche lui il resto che era rimasto lì sopra.
-Piace anche a te però -
-Non ti vedrei ancora se non mi piacesse- rispose Angelo riallacciandosi i jeans aprendo la porta del bagno.
-Dove stai andando adesso? - rispose Fabio stizzito - A fare le mie cose, alla prossima Bruno-
-Ma cazz.... -
-Sciacquati la bocca ora che esci, sei ancora sporco-Ora si! Adesso si che ci siamo! Eccolo il mio stile! Yessssss ora possiamo continuare!

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Your love is my drug
RomanceFabio di roba buona ne produce e tanta anche. Ne spaccia a vagonate ogni giorno grazie ai suoi pusher di fiducia. Angelo è un poliziotto tutto d'un pezzo. Osserva le regole,ha una ragazza bella e brava,acchiappa criminali e li sbatte in cella giorno...