Capitolo 4

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Letizia:
Vidi Austin entrare in classe,ma prima che potesse sedersi al suo solito posto lo chiamai"ei Austin buongiorno,ti va di sederti accanto a me?"sembrava un po' sbalordito dalla mia risposta e così annui soltanto incamminandosi verso il posto accanto a me.
La professoressa non era ancora arrivata e Austin non aveva ancora aperto bocca così decisi di fare il primo passo dicendogli"ei Austin come stai?"vidi che divento tutto rosso appena stava per rispondere sentiì qualcuno che mi chiamava e appena mi girai vidi vicino la porta la persona che non avrei mai voluto vedere girandomi verso di Austin gli chiesi scusa e usciì per vedere cosa voleva ancore quello sbruffone"dimmi"dissi senza emozioni vidi che era un po' in imbarazzo"allora?hai intenzione di restare zitto per un ora intera..non ho tanto tempo.
Vidi che stava per parlare e così restai ferma a vedere cosa aveva da dirmi"senti piccola,scusa per come ti ho trattato prima in macchina non volevo e solo che ero un po' arrabbiato non dovevo prendermela con te"sembrava sincero ma non gli avrei dato vinta"sisi certo ora posso tornare in classe dato che hai interrotto la mia ripetizione di storia?"
"A si storia?a me non sembrava affatto dato che ti ho vista parlare con quel tipo!"be si era vero"e allora?pure se fosse quale sarebbe il tuo problema?"
"Senti non sono venuto per litigare ma per chiederti scusa e v-vuoi uscire con me stasera?"rimasi scokata aspettavo da tempo questa proposta ma non gli daró la soddisfazione perché io non sono una ragazza facile quindi"j-Justin io non posso mi ha già invitata Austin e poi non credo sia il cas-"non mi fece finire la parola che mi disse"fottiti sei una puttana come tutte le altre che se la tira"sentivo i miei occhi pizzicarmi il che mi fece credere che sarebbe successa una cosa che non volevo che lui vedesse,non volevo,non potevo piangere,non davanti a lui"come ti permetti"dissi alzando la voce irritata"posso essere tante cose ma una puttana mai"non riuscendo più a trattenere le lacrime ne cadde una fredda come lame sulle mie guance che andavano a fuoco seguita da altre lacrime.
Lui era ancora li è per la prima volta vidi nei suoi occhi un briciolo di tristezza,e proprio quando stava per abbracciarmi me ne andai in classe evitando gli sguardi di tutti su di Mer andai a sedermi accanto ad Austin.
Al termine delle lezioni stavo andando a casa quando una macchina rallentò andando a mio passo"sali!"disse una voce a me famigliare "no, sparisci dalla mia vista! " era ancora li.
Fermó la macchina e scese " perché non mettiamo fine ai nostri litigi e non proviamo ad essere amici?" mi disse, "forse perché tu credi che sono una puttana?" Sospirò "non lo penso davvero!" decisi di non rispondere "sali, ti porto a casa " alzai gli occhi al cielo "no grazie so camminare anche da sola "
"Ti prego non complicare le cose" decisi di non parlare ma di aprire la portiera e di sedermi dentro aspettando che salisse per poi partire con il silenzio tombale.
Arrivata difronte a casa scesi senza nemmeno dirgli grazie ed entrai a casa. saliì in camera mia e chiamai Eliana dopo un po' di squilli "ei amore" mi disse con entusiasmo "ei amore ti va se andiamo a ballare stasera?faccio venire anche Austin e Jhon ok?" dissi un po' ridendo perché sapevo che gli piaceva Jhon "ssii" disse felice e già immaginavo la sua faccia mentre saltava per la camera "bene allora a stasera" dissi con un sorriso stampato in faccia "si a stasera ciau amore!"
Andai in cucina a pranzare e dopo saliì dinuovo in camera mia e mi riposai.
Quando mi svegliai mi preparai mi misi un vestito corto blu aderente con tacco bianco e aspettai Eliana...!

Un amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora