1. ESCAPE

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'Cerca di essermi grata, Sophie. Io ti ho portata fuori da quella casa, posso riportartici!'

'Sai una cosa, Andrew? Fottiti. Mi avrai anche portata fuori da lì ma sicuramente non mi hai messa in una situazione migliore.'

'SOPHIE DEVI PORTARMI RISPETTO!'

'NON CHIAMARMI COSÌ! IL MIO NOME È T/N! SEI SOLO UNO PSICOPATICO SE CREDI CHE IO POSSA PRENDERE IL POSTO DELLA TUA RAGAZZA! LEI È MORTA!'

Gli occhi spalancati del ragazzo divenirono umidi all'affermazione della ragazza.

'Sophie, chiedimi scusa...'

'Non meriti le mie scuse.'

La ragazza camminò verso la porta abbassando la maniglia.

'Torna qui, Sophie... Non farmi arrabbiare...'

La ragazza aprì la porta portando un piede fuori dall'uscio.

'Sophie...'

Uscita dalla porta, la ragazza iniziò a scappare velocemente, urlando e chiedendo aiuto.
La regola era mai guardarsi dietro, vero? Bene, lei la infranse.
Girandosi, vide il suo peggior nemico, Andrew, correrle dietro.

'AIUTO! AIUTO! AIUT-'

Sentì una mano coprirle la bocca e qualcuno spingerla violentemente per terra.

'Sophie... Non avresti mai dovuto farlo...'

La ragazza si dimenava cercando di togliere la mano di Andrew dalla sua bocca.
Le lacrime le scendevano sulle guance per il forte dolore alla testa che la caduta le aveva provocato.
Gli occhi azzurri del ragazzo, contornati da delle occhiaie scure, le scrutavano il viso e lei chiuse i suoi per non incontrare lo sguardo di Andrew finché non sentì dei singhiozzi e la mano del ragazzo  togliersi dalla sua bocca.
Andrew piangeva, singhiozzava con gli occhi serrati.
I singhiozzi si fecero ancora più forti finché lui non scoppiò in una sonora risata, isterica e forte.
Continuava a piangere, ridere, piangere e ridere.
Nella strada vuota risuonava la sua voce e solo un lampione non funzionante illuminava la strada.
T/N era terrorizzata.

'Ti prego... Lasciami andare...'

Disse lei con un filo di voce.

'Come potrei... COME POTREI LASCIARE ANDARE UNA CREATURA BELLA COME TE?! DIAMINE, AVREI DOVUTO TENERTI LEGATA AL LETTO PER PIÙ TEMPO! TU APPARTIENI A ME! ME!'

'Andrew... Ti prego...'

Il ragazzo cacciò un taglierino dalla tasca, puntandolo alla gola di T/N.

'Adesso la pagherai cara Sophie Black!'

Un'altra piccola risata da psicopatico uscì dalla bocca del ragazzo.

'No... Ti prego non dinuovo-'

Non finì nemmeno la frase che Andrew le rigò lo zigomo fino ad arrivare alle labbra, lentamente, il più lento possibile.
T/N non si azzardò a urlare, sapeva che se lo avrebbe fatto gliel'avrebbe fatta pagare. Sì limitò a emettere un piccolo 'gh' dalla gola cercando di farlo a bassa voce.

'Questo è per aver detto che la mia ragazza è morta... Ma anche per aver provato a scappare...'

Il ragazzo si alzò osservandola a terra.

'Attenta a quello che fai.'

Il ragazzo gettò il taglierino sul marciapiede proprio vicino a T/N e si volta camminando verso casa.
Lei allungò il braccio verso esso, afferrandolo, quasi tagliandosi.
Cercò di alzarsi silenziosamente e corrette verso di lui, cercando di ignorare il dolore ai muscoli del viso e agli arti.
Andrew non fece in tempo a girarsi che la ragazza infilzò la spalla di quest'ultimo, infilando il taglierino interamente tra il collo e la spalla.
Il ragazzo urlò dal dolore portandosi la mano alla spalla, cadendo sul terreno duro.

'PUTTANA!'

La ragazza corrette dall'altra direzione, il più veloce possibile, lasciandolo lì a terra, sanguinante.
Non aveva un singolo senso di rimorso, quel ragazzo le aveva rovinato la vita, era il minimo che lei avrebbe potuto fare per rivendicarsi.

Wonderland - [ Finn Wolfhard FF - AU ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora