5. RED ARROW TAVERN

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'Millie, dimmi perché.'
'Perché sì!'
Continuava a trascinarmi dal braccio mentre io, a malavoglia, volevo tornare nel bar di prima, quello che conoscevo da sempre.
'A questo bar conoscerai i miei migliori amici!'
Sospirai, abbassando la testa.
Mi sarei sentita una merda a non accettare. So che lei tiene a queste cose e quando gliel'ho chiesto io lei ha sempre accettato quindi T/N non fare la stronza.
Ad un certo punto il cellulare di Millie iniziò a squillare, e lei si fermò, sfilandolo dalla tasca.
'Sadie? ... Sì, stiamo arrivando. Due minuti e siamo lì! ... Va bene, va bene!'
La guardai e lei fece lo stesso. Poi afferrò la mia mano velocemente e iniziò a correre, rischiando di farmi cadere rovinosamente a terra.

Arrivammo in un centro commerciale, di fronte ad un bar con una insegna enorme:

RED ARROW TAVERN

'Siamo qui!'
Squittì Millie, aprendo la porta con una mano lasciando che la piccola campanellina suoni.
'Buongiorno, bellissima Millie!'
Sentì una voce maschile arrivare da dietro al bancone fatto in legno e laccato in un rosso sgargiante.
Adoravo lo stile di quel bar.
I tavolini erano il legno ricoperti da una tovaglia dello stesso rosso del bancone, mentre non c'erano sedie ma piccoli divanetti rosso scuro.
Sopra ad ogni tavolo c'era un vaso in legno con una rosa oppure un candeliere rosso laccato con delle candele con la fiamma sintetica ma comunque bella.
Appeso con una corda al di sopra di ogni tavolino un vaso in vetro con dentro una piantina di rose rosse.
Dietro al bancone c'era uno scaffale di legno pieno di bottiglie: alcolici sicuramente.
Muri credo ricoperti di parquet e pavimento tale e quale.
Quel bar aveva uno stile antico, quasi medievale, ma molto alla Tolkien.

Millie mi trascinò una seconda volta al tavolo dei ragazzi.
'Ragazzi, questa è la mia migliore amica, T/N!'
Mi osservarono ed una ragazza mi mostrò un sorriso a trentadue denti.
'Piacere, T/N! È un giorno meraviglioso, non credi?'
'Uhm, ehm, uhhh, grazie...'
La ragazza mi guardò stranita ma mi sorrise divertita e allungò la mano.
'Sadie, chiamami Sadie!'
Le strinsi la mano.
'Io sono Caleb!'
Un altro ragazzo dall'aria simpatica mi porse la mano e la strinsi.
'Jaeden, e lui è Gaeden.'
'Grazie, ma avrei preferito presentarmi da solo.'
'Sophia, ma puoi chiamarmi Soph!'
'Jack, Jack Dylan-'
'Chosen, Chosen Jacobs!'
'Wyatt Ol-'
'OLAF!'
Gridarono quasi tutti all'unisono, eccetto un ragazzo con il cellulare in mano, seduto con le gambe aperte e con una mano nella tasca della tuta blu che stava indossando, incurante di tutta la situazione.

Arrivò una cameriera che ci chiese di ordinare perché erano stati per troppo tempo senza ordinare nulla.

Ordinai un normalissimo cappuccino perché quasi tutti lo avevano fatto, ho dei gusti strani e solo Millie li conosce.

Portarono le  bevande e vidi che lo stesso ragazzo di prima, quello in tuta blu, aveva ordinato solo un caffè senza zucchero.

Mi piegai e sussurrai all'orecchio di Millie.
'Mills, chi è quel ragazzo al cellulare? Quello con la tuta, intendo.'
Millie mi sorrise maliziosamente e poi indicò il dito verso il ragazzo, urlando.
'Finn! Finn Wolfhard!'
Il ragazzo alzò la testa dal cellulare, annoiato ma sorpreso.
Lui rispose con un cenno della testa, alzando un sopracciglio, con sguardo di disprezzo.
'LEI DICE CHE SEI SEXY'
'COSA?! NON L'HO MAI DETTO!'
'SÌ INVECE!'
'NO INVECE!'
Tutti si misero a ridere tranne quel ragazzo, di nome... Finn?
Lui si limitò ad allungare un braccio verso al tavolino per afferrare la tazzina del caffè, e merito sua posizione di relax, la manica della tuta si accorciò leggermente, lasciandomi vedere dei numerosi cerotti sui polsi.
Appena so accorse del mio sguardo sulle sue braccia, prese velocemente la tazzina di caffè dal manico e scansò la mano, guardandomi arrabbiato, probabilmente annoiato dalla mia presenza.
Cercai di non fare attenzione e tornai alla disputa con Millie, che intanto stava raccontando a tutti di come io avrei 'chiesto freneticamente il suo nome attratta dal suo fascino'.
Aish.
Non ho detto nulla.
'Ragazzi, credetemi, non ho detto nulla!'
'Oh, noi ti crediamo. Millie fa così anche con noi, lasciala stare.'
Mi rispose il ragazzo di nome Caleb, sospirando.
'Millie, io-'
'E quindi io l'ho detto, capisci Sadie? Vogli aiutarla, è attratta dal suo fascino deprimente e-'
'IO NON SONO ATTRATTA DA LUI!'
Urlai.
Forte.
Tutto il locale si girò verso di me.
Calò un silenzio fastidiosamente straziante.
Avrei tanto, tanto voluto non dirlo.
Il ragazzo, Finn, si alzò di scatto, quasi sbattendo la tazzina di caffè sul tavolo, mettendosi di seguito le mani in tasca.
I suoi riccioli corvini li coprivano gli occhi mentre andava al bancone, cacciando un borsellino e pagando il suo caffè.
Dopodiché si diresse verso l'uscita, mentre Millie lo chiamava, ammettendo di aver mentito e scusandosi, ma lui sembrò non sentire, o, perlomeno, finse di non farlo.
Complimenti, Millie. Il tuo umorismo mi ha rovinato la reputazione un'altra volta.
'M-mi dispiace... Io...'
Millie si girò verso di me, con la testa abbassata, cercando di non incontrare il mio sguardo e quello dei ragazzi.
'... Va tutto bene, Millie...'
Millie alzò la mano e chiamò un cameriere.
'Il conto, per favore.'
Il cameriere annuì e poco dopo portò il foglietto con la cifra da pagare.
'Millie, posso pagare io-'
Millie cacciò i soldi dal suo zaino velocemente e li mise sul conto.
Il cameriere ringraziò e andò via.


Wonderland - [ Finn Wolfhard FF - AU ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora