Writing ✍ Tom Felton

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Mi trovavo al parco, in piedi, a camminare avanti e indietro davanti ad una panchina. Erano le 16:05, erano passati solamente 5 minuti dall'orario dell'appuntamento ma avevo già il presentimento che Emma non sarebbe venuta. Il mio stato d'ansia era costantemente in aumento e non sapevo come mi sarei dovuto comportare quando sarebbe arrivata. Dovevo dirle tutto ciò che provavo, anche perché avevo già dato abbastanza nell'occhio con i miei bigliettini di complimenti e frasi amorose. Ma non potevo continuare in questo modo.

Una mano si poggia sulla mia spalla e mi giro di scatto. Emma era qui, davanti a me, in tutta la sua bellezza. Indossava un vestitino floreale, corto ma per nulla volgare, abbinato a degli anfibi neri. La sua semplicità la rendeva ancor più bella di quanto già non lo fosse.

«Ciao Tom.» mi salutò, la sua voce angelica mi riempiva il cuore. Scacciai questi pensieri sdolcinati e nel cervello feci spazio per la razionalità. Ricambiai il saluto con un bacio sulla guancia, e iniziammo a camminare fianco a fianco lungo i sentieri del parco. Iniziammo a parlare del più e del meno e mi resi conto che questa era la nostra priva vera e propria conversazione. Dentro di me scoppiavo, avevamo rotto il ghiaccio e sentivo il profondo bisogno di dichiararmi. In un momento di silenzio mi feci coraggio e parlai.

«Emma, devo dirti una cosa importante.»

SPAZIO AUTRICE
Sono passati più di due anni da quando ho aggiornato l'ultima volta... Ora ho ripreso la mia vita in mano e ho deciso di completare questa storia. Probabilmente molti di voi non ci saranno più a seguire questa storia, ma io aggiorno comunque, perché scrivo per passione e non solo per compiacere le persone. Scrivo in primis per me. Ecco a voi il penultimo capitolo di questa storia. L'ultimo sarà più lungo rispetto agli altri.